0.1 spigholo, spigoli, spigolo.
0.2 Lat. spiculum (DEI s.v. spìgolo).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 3.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Doc. sen., 1340.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Arch.] Linea formata dall'intersezione di due superfici murarie. 2 [Geom.] In un poliedro, ciascuno dei lati dei poligoni che costituiscono le facce, lo stesso che ipotenusa. 3 Perno di forma appuntita, collocato alle due estremità verticali di una porta, che le permette di ruotare nei cardini.
0.8 Francesca Spinelli 05.05.2022.
1 [Arch.] Linea formata dall'intersezione di due superfici murarie.
[1] Doc. sen., 1340, pag. 235.6: E ancho farano e detti maestri uno spigolo nel detto palazzo nella facciata dinanzi a strada, là ve' meglio starà.
2 [Geom.] In un poliedro, ciascuno dei lati dei poligoni che costituiscono le facce, lo stesso che ipotenusa.
[1] Gl Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 164, pag. 136.34: Che ttu ttrovj lo spigholo suo, cioè dall' uno chanto all'altro, cioè la xua inpuntemuxa, e fa' choxj`.
3 Perno di forma appuntita, collocato alle due estremità verticali di una porta, che le permette di ruotare nei cardini.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.134, vol. 2, pag. 152: E quando fuor ne' cardini distorti / li spigoli di quella regge sacra, / che di metallo son sonanti e forti, / non rugghiò sì né si mostrò sì acra / Tarpëa, come tolto le fu il buono / Metello, per che poi rimase macra.
[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 9, 130-138, pag. 216.1: E quando fur ne' cardini distorti: cardini sono le pietre bucate ne le quali girano li subbielli de la porta, li quali l'autore chiama spigoli...