0.1 semenaduri, semenaor, semenatore, seminador, seminadore, seminaduri, seminator, seminatore, seminatori, seminaturi, siminatori.
0.2 Lat. seminator, seminatorem (GDLI s.v. seminatore).
0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.); Lett. volt., 1348-53.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. seminatore di parole 2.
0.7 1 Chi effettua la semina di un campo. Estens. Chi coltiva una det. specie vegetale. 1.1 [Rif. a una divinità pagana:] che protegge la semina. 1.2 Estens. Chi intenzionalmente sparge qsa su una vasta area (con rif. all'episodio mitico di Giasone). 1.3 [Fig. o in contesto fig.:] chi elargisce in maniera copiosa (attributo di Dio come dispensatore di grazia e creatore). 2 Fig. [Con rif. all'atto verbale:] chi divulga o diffonde qsa (spec. dottrine, insegnamenti o dicerie). 3 Fig. Chi causa, suscita diffusamente qsa (con connotazione neg.).
0.8 Matteo Luti 09.11.2021.
1 Chi effettua la semina di un campo. Estens. Chi coltiva una det. specie vegetale.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 73, pag. 5: De fav e de oltre leme e' sont semenaor, / Dond goe Zené malvas, ke viv senza lavor...
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 20, pag. 231.16: la virtude dea fare come lo buono semenatore, che mette tanto seme e·llo campo, quanto lo campo pò portare e non più.
[3] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 63, pag. 64.33: Ensì lo seminatore a seminar la soa semença, et seminando lui, altra de la semença caçè apreso la via et li auxeli del çielo la mangiaro...
- [In contesto fig.].
[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 44, pag. 229.29: I seminatori fuoro i profeti e i santi de la Legge Vecchia, ché tutte quelle cose che dissero e quegli ammaestramenti fuoro seme, che 'l gittaro per fare ricolta d'anime come 'l villano di biade; gli apostoli fuoro i mietitori.
[5] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1341 (pis.)>, cap. 6, pag. 51.11: Onde dice s. Agostino: Poichè Cristo è quelli, che semina, che sono io altro, che il cofano del seminatore, da che in me si degna di porre quello, che in noi sparge?
1.1 [Rif. a una divinità pagana:] che protegge la semina.
[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. 7, cap. 3, vol. 3, pag. 71.9: tra li seletti iddii dovettono essere posti molto più Vitumno vivificatore e Sentino sentificatore, che Iano ricettore del seme, e Saturno seminatore, e Libero e Libera del seme spargitori... || Corpus OVI.
1.2 Estens. Chi intenzionalmente sparge qsa su una vasta area (con rif. all'episodio mitico di Giasone).
[1] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 12 [Medea a Giasone], pag. 537.2: elli averebbe seminati li serpentini denti, et incontanente si sarebbero levati contra lui altretanti nemici, acciò che 'l seminatore per lo suo seme medesimo fosse morto.
1.3 [Fig. o in contesto fig.] chi elargisce in maniera copiosa (attributo di Dio come dispensatore di grazia e creatore).
[1] Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 23, pag. 406.2: con quella parte della nostra anima che mai non muore, all'altissimo e gloriosissimo seminadore al cielo ritorna.
[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 9.4, pag. 108: Padre celeste, che 'l mondo governi / Con la ragione, che da te produce / La provedenza de' tuoi seggi eterni; / Seminatore e sollecito duce / Del cielo e della terra, e ciò che cigne / La chiarità della produtta luce...
[3] Gl Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 2, pag. 6.20: glorianci in Jesù Cristo, il quale è nostra vera gloria; e quanto migliore seme in noi seminato fosse e maggiore frutto facessimo, tanto più semo obligati al seminatore, cioè Iddio...
[4] f Chiose Alberto della Piagentina, XIV sm. (fior.), ch. y, pag. 494.1: È detto Dio esser seminatore per simile di colui che semina nella terra. Perciò che, come il seminatore della terra gitta da sé il seme che poi germugla e fa altri frutti, così Dio da sé produce gl'elementi, i quali compongono e de' quali si moltiplicano le cose ellementate. || Corpus OVI.
2 Fig. [Con rif. all'atto verbale:] chi divulga o diffonde qsa (spec. dottrine, insegnamenti o dicerie).
[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 182.14: De la tua buona fama non sie seminatore, nè invidioso de l'altrui...
[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 25, pag. 123.1: Se Cristo no havesse mae desmostró altro noma' lo grande honor chi dura in eterno e no pò vegnir men e lo gran colmo e la grande altura onde el à metuo questi portaor del so' sancto nome e messi e corré de le soe sancte letre e semenaor e doghexe cavagne de le soe parole...
[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 8, pag. 539.33: Anastasio [[...]] fu adunque da questo Fotino corrotto e tratto della catolica fede e cadde in una abominevole eresia, della quale era stato inventore e seminatore uno chiamato Acazio, singulare amico di Fotino.
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 164, S. Cecilia, vol. 3, pag. 1454.25: egli levando le mani al cielo disse con lagrime: "Messere Jesù Cristo, seminatore di casti consigli, ricevi i frutti del seme, il quale tu seminasti in Cicilia...
- Seminatore di parole.
[5] Cavalca, Atti Apostoli (ed. Cicchella), a. 1330 (pis.), cap. 22, pag. 291.11: «Or che vuol dire questo seminatoredi paraule? Questi ci pare annuntiatore di nuove demonia, che predica che Iesu crucifixo è Dio e li morti deno resurgere».
[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 148, S. Dionigi, vol. 3, pag. 1290.9: Essendo Paulo venuto ad Atena, gli Epicurei e gli Stoici disputavano con lui, e alcuni diceano: "Che vuole dire questo seminatoredi parole?".
3 Fig. Chi causa, suscita diffusamente qsa (con connotazione neg.).
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 12, pag. 176.14: il seminatore della discordia e zenzania è simile al dimonio.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 28.35, vol. 1, pag. 475: E tutti li altri che tu vedi qui, / seminator di scandalo e di scisma / fuor vivi, e però son fessi così.
[3] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 28, v. 64, pag. 794.18: Poi c'ha ditto l'autore d'i scismatici partidi dalla unione della Sancta Madre Echesia, qui fa mentione d'alcuni seminaduri de scisma e de scandalo tra le persone.
[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 22, pag. 300.11: Lo seminatore di malitie, ciò è lo diaule, connove bene che -l cuore li andava mutando per le paraulle dela femina, e ebbene molto grande gaugio.
[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 156.17: A la perfini, cun chò sia cosa que la malvastati di quillu seminaturi di odiu si mictissi a iurari et a sconiurarssi que chò era viru, non vulendu Plato disputari di lu sou periuriu, affirmau et dissi que jamay Senocrati no aviria dicti quilli cutali paroli...
[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 193.33: non obstante e molti errori e difecti indebitamente per li Casolesi commessi, non avemo voluto procedere rigorosamente secondo potere e dovere verso di loro, parendoci che ciò procedesse per seductione d'alcuno malivolo mediante el nimico del'umana natura seminatore di scandali...