0.1 senestra, senestre, senestri, senestro, senistra, senistro, sinestra, sinestre, sinestro, sinestru, sinextro, sinistra, sinistre, sinistri, sinistro, sinistru, sinixtra, sinixtro, sinixtru, ssinestro, ssinistro, synestro.
0.2 Lat. sinister, sinistrum (DELI 2 s.v. sinistro).
0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 2.3.1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.); Libro Guelfo, 1276-79 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Lett. volt., 1348-53.
In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.); Stat. venez., 1366; Doc. ver., 1379 (6); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Giudizio universale, XIV ex. (bresc.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Anonimo rom., Cronica, a. 1360; Destr. de Troya, XIV (napol.); Lett. casent., 1402 (3); Lett. salent., XIV/XV.
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.5 Nota sinestro, da sinextrum per contaminazione con dextrum.
Locuz. e fras. al sinistro di 2.2.2; andare a sinistro 2.2.1, 4.1; a sinistro 2.2, 2.3; a sinistro e a diritto 2.2; dal sinistro di 2.2.2; di verso sinistro 2.2; in sinistro di 4.4.1; tornare in sinistro 4.4.3; trarre di sinistro 4.2.
0.7 1 [Con rif. alle due metà speculari del corpo umano (considerato frontalmente):] che sta dal lato del cuore. Anche in contesto fig. 2 Estens. [Con rif. ai due lati o alle due parti di qsa (considerato frontalmente):] che si trova a sinistra (per analogia con il corpo umano). Anche in contesto fig. 2.1 [Con rif. alla posizione di qsa rispetto a chi parla o a un punto det., anche implicito]. 2.2 Sost. Lato sinistro. Locuz. avv. A, di verso sinistro. 2.3 [Con connotazione neg., spec. in contesto morale]. 2.4 [Con rif. alla direzione della scrittura ebraica:] che procede verso sinistra. 3 Fig. Di cattivo auspicio (spec. detto di un presagio, perché proveniente da sinistra). Estens. Infausto. 3.1 Che fa presagire sventure. 3.2 Sfavorevole, avverso. Estens. Ostile. 3.3 [Rif. a un modo di parlare o di agire:] irragionevole, incauto. 4 Sost. Fig. Avvenimento infausto, disgrazia. 4.1 Fras. Andare a sinistro: avere esito infausto. 4.2 Fras. Trarre di sinistro qno: tirare fuori da una situazione difficile. 4.3 Distruzione di cose o persone (spec. in uno scontro armato). 4.4 Danno (per lo più materiale), perdita. 4.5 Pensiero cupo e tormentoso.
0.8 Irene Angelini 10.03.2022.
1 [Con rif. alle due metà speculari del corpo umano (considerato frontalmente):] che sta dal lato del cuore. Anche in contesto fig.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 6, pag. 199.9: quando tu fai la limosina non far sonar le trombe, ma fallo secretamente, sì che nol sappia la tua mano sinestra quello che fa la dritta.
[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 18, pag. 411.9: toccata di morso di serpente nel braccio sinistro, secondochè si crede, quasi come morta fue trovata...
[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 5, pag. 176.8: uno arciere di Grecia li trasse una saetta, e ferillo ne l'occhio sinistro.
[4] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 40, pag. 168.10: Kistu malatu si vultava pir lu lectu, a zo ki nu llj vidissi: si si vultava allu latu sinistru, illu li vidia; si si vultava a la par[i]ti, illocu ecciamdeu li vidia...
[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 138.15: Ca issu se misi li lìtturi in la manu sinistra sì comu li foru assignati e cumandau a lu litturi qui facissi sou officiu secundu cumandava la ligi.
[6] Vang. venez., XIV pm., Matt., cap. 5, pag. 19.20: se algun te ferirà en la destra masela, e tu li volçi l'altra, açò che ello te fiera ancora en la senestra.
[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 24.90, pag. 324: - Risi, però che in su quel punto vedea / in Celio monte i sette dormienti, / che 'n sul sinistro ciascun si volgea -.
[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 208, pag. 223.11: essendo loro le poppe agli essercizi delle armi noiose, lasciavano loro la destra e della sinistra le privavano...
[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 92, pag. 97.25: Alguni dixe che se quelù, el quale ha le apostematiom in gi lomboli, tuole el fiore de questa herba secco cum la man sinistra e metelo sovra la apostematio(m) che bate, el remette la soa pulsatiom.
- Estens. [Con rif. ad animali con simmetria frontale].
[10] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 20, v. 46, pag. 596.6: custu' tolse un vitello et apropriò la parte dextra a Cesaro e la sinistra a Pompeio, po' l'averse nel ventre e trovò tutti l'interiuri dallo lado sinistro virdi putridi e puçolenti, e dallo lato destro tuto l'oposito...
[11] Thes. pauper. volg., XIV pi.di. (pis.), cap. 56, pag. 383.12: Item prende una rana [[...]] e talliali li piedi dirieto e legali inn una pelle di cervio catuno per sei; e lo piede ricto lega sullo piede ricto dell'omo e lo sinistro sullo sinistro piede dell'omo...
[12] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 4, pag. 7.4: Item lu pectini factu di lu cornu drictu di lu beccu, pictinandu la testa, leva lu duluri di la parti dricta, e lu pectini di lu cornu sinistru leva lu duluri di la parti sinistra.
2 Estens. [Con rif. ai due lati o alle due parti di qsa (considerato frontalmente):] che si trova a sinistra (per analogia con il corpo umano). Anche in contesto fig.
[1] Libro Guelfo, 1276-79 (fior.), pag. 198.13: levamo di loro ragione ove doveano avere da man sinistra...
[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 610, pag. 348: Denançi ad quella nobele lu Gaudiu ly camina, / ke gaude in veritate; / de la dextra compàngnia, quella d'ompne ben plena / che à nom la Bonitate; / la Mangnanimitate / da la sinixtra vene...
[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 16, pag. 59.7: L' ottava schiera nel mezzo delle schiere era posta, seguitandola poscia la nona; la decima schiera nella schiera seconda sempre, e nel corno sinistro era posta.
[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 5, pag. 317.25: Insieme tutti fecero il piede, e equalmente ora li sinistri ora i destri seni delle vele isciolsero.
2.1 [Con rif. alla posizione di qsa rispetto a chi parla o a un punto det., anche implicito].
[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 3, pag. 154.19: E se alcuno ti si accompagna che tu non cognosci ne la via, [[...]] s' egli ha lancia vagli dal lato diritto, e s' egli ha spada vagli dal lato sinistro».
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 3, pag. 207.15: et se alcuno che tu non connoschi ti si accompangna [[...]] se porterà lancia valli dala diricta parte, et se porta ispada valli dala sinestra.
[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 12.29, pag. 106: c' aio dui scudi a collo, / e s' io no i me ne tollo, / per secula infinita / mai non temo ferita. / El primo scudo, sinistro, / l' altro sede al deritto.
[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 249.19: Allora dalla parte destra e dalla sinistra cominciaro ad apparire smisurati pesci di varie generazioni...
[5] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 4, pag. 1010.16: se 'l guardadore vedrà verso oriente et ello è ferido da i ragi del sole dal sinistro lado, che sia in opposito della terra habitabelle...
[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 117.22: ancora vidi multi persuni ki maniavanu, autri di la parti diricta, autri da la parti sinistra...
[7] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 8.58, vol. 3, pag. 126: Quella sinistra riva che si lava / di Rodano poi ch'è misto con Sorga...
[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 23, pag. 112.16: Lo demonio steva sul braçço de la croxe da la parte senestra per veççer e cognosser s'el ghe poesse trovar niente del so'...
[9] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 13, pag. 111.29: Como iessiro, non tennero la deritta via, anche dechinaro alla sinistra per la più largura.
[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 155.26: et andando con tutta quella gente soa da la parte senistra, pervenne a la schera de la gente de Frigia...
2.2 Sost. Lato sinistro. Locuz. avv. A, di verso sinistro.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 32, vol. 3, pag. 339.8: Fortezza è virtù che fa l'uomo forte contra all'assalto dell'avversità [[...]] chè la guarda l'uomo a sinistro, come uno iscudo dalli mali che vegnono.
[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 14, pag. 280.11: allora entrano a dritto et seguono a sinistro perciò che elli non veggiono bene del'occhio ritto, ma del manco veggiono troppo bene.
[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 28.97, pag. 417: Allor prese la via di vèr sinestro / e, giunti in su la riva del bel fiume, / trovammovi una barca col maestro...
- Locuz. avv. A sinistro e a diritto: in ogni direzione.
[4] Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.), De la cu(n)siencia, vol. 1, pag. 177.25: lo diavo abate p(er) av(er)sitae li bem a sinestro e a drito p(er) vana gloria.
2.2.1 [Rif. a un cavallo:] locuz. verb. Andare a sinistro: deviare dalla giusta direzione.
[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 76, pag. 320.34: «Lo cavalo quando die andare drito per lo camin a drito et ello va a sinistro, no è perfecto».
2.2.2 Locuz. prep. Al, dal sinistro di qsa.
[1] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 24.14: Da lo destro et da lo senestro de questa via stano iniostri infra sé partiti; in primo sono li malvasi avary li qualy simonia àne facta con usura.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 3.42, pag. 96: Apresso, i presi stretti a nodo a nodo / venian legati e quivi ciascun messo, / secondo ch'era degno e di più lodo: / per questo avresti conosciuto adesso, / quando preso vi fosse o duca o re, / ch'al sinistro del carro eran più presso.
2.3 [Con connotazione neg., spec. in contesto morale].
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 22, pag. 89.15: Et Salamon disse: el cuor del savio è ne la parte destra, e quel de lo stolto ne la sinistra.
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 41.19, pag. 250: Ben è donca malastruo, / con dur cor e azegao, / chi pende in senestro lao / per dir: «E' serò pur druo / d'un onor tosto perduo, / per dever ese condanao».
[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 10, pag. 89r.18: Le septe principali virtudi, cioè sono le tre theologiche e le quattro cardinali dalle quali tutte l' altre hanno nascimento, sono realiter dalla parte sinistra remote e nella dextra allocate.
[4] Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.), lamentatio, cap. 7.913, pag. 545: O misera, dolente, com'io cado / del lato destro nel lato sinistro / e de nobillitate in basso grado...
[5] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 1, pag. 118.16: Tanto viene a dire che la mano destra è figurata al Nostro Signore, e la sinistra al Diavolo.
- Sost. Locuz. avv. A sinistro.
[6] Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.), De la limoxina, vol. 1, pag. 195.9: zo a intender che vana gloria chi è a senestro no te faça p(er)der la limoxena.
2.3.1 [Con rif. alla posizione dei dannati rispetto a Dio nel giorno del Giudizio].
[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1769, pag. 83: Qe 'l re de gloria à apellar / Et a presente demandar / Quig qe serà da man senestra, / Qe no fo digni da la destra.
[2] Quindici segni, 1270/90 (pis.), 352, pag. 258, col. 1: et poi che fino suscitati / et in due parte diviçati, / li buoni serano a parte dextra / e li malvasci a la sinixtra.
[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 57, pag. 197: Da la senestra parte i han fí rezitai, / Coi renegai demonij firan acompaniai, / I han sgiopá 'd 'niquitá confus e desperai / E tremaran d'angustia com homni abandonai.
[4] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 62.1, pag. 237.10: E similantemente ali rei che sono dala parte sinistra sì dirà: «Ite, maledicti, in foco perdurabele...
[5] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 156, pag. 133.1: E stagando tutti li boni da la soa man dextera e lli rei da la senestra e i meterà tutti prassone.
[6] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 5, 44.8, pag. 70: gli omin santi e buon da la man destra / staranno, e ' peccator da la sinestra.
[7] Giudizio universale, XIV ex. (bresc.), 31, pag. 83: E tug i demonio cum Lucifer / Aparechieth (cum) garafio de fer / Starà insema cu(m) tug i peccathor / Per pothey tost dà pena cu(m) grand dolor / Da la man sinistra de C(h)r(is)t colocheth; / E da la man dextra starà i iusg beeth.
- Sost. Meton. [Al plur.:] i dannati.
[8] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 11 Proemio.12, vol. 3, pag. 341: Su la porta dimora / et àlla aperta e certi dentro chiama / et a sergenti clama / che li sinistri non lassin venire.
2.3.2 Estens. Che pertiene alle cose mondane.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 12.129, vol. 3, pag. 202: Io son la vita di Bonaventura / da Bagnoregio, che ne' grandi offici / sempre pospuosi la sinistra cura.
[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 12, 127-141, pag. 376.31: Sempre pospuosi; cioè io Bonaventura reputai minore, la sinistra cura; cioè la cura delle cose temporali.
2.4 [Con rif. alla direzione della scrittura ebraica:] che procede verso sinistra.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 56, vol. 1, pag. 138.10: Egli trovò le lettere degli Ebrei e figurolle, e insegnò loro a scrivere per diritto verso, e lasciare lo sinistro.
3 Fig. Di cattivo auspicio (spec. detto di un presagio, perché proveniente da sinistra). Estens. Infausto.
[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 27.232, pag. 182: L' altra: ch' ella non lassi portare / Davanti a llui ongni manco legiero, / Ed ongni colpa leve, / O novella sinistra che non pesa...
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 6, pag. 322.11: E tu non dare luogo alli mali ed alla sinistra fortuna, ma va' contra esse cose con molta audacia e vigore...
[3] Valerio Massimo, red. V2, c. 1346 (fior.), L. 4, cap. 8, pag. 460.4: Furiosi isforzamenti, sì nobili compagni seguitarono la condizione de l'amistà con sinistri augurii.
[4] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 11, pag. 48.16: Et lu Conti, audendu chisti sinistri novelli di so frati, motu per affettioni di sangui, incominczau a plangiri...
3.1 Che fa presagire sventure.
[1] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 6, cap. [vv. 667-84], pag. 247.15: Qui si mescola ciò che la natura ingenerò con sinistro parto...
3.2 Sfavorevole, avverso. Estens. Ostile.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 117.5: Questi siccome riposati e intieri fortemente assalieno i nemici, e soccorrieno le primaie schiere se a loro intervenisse alcuna cosa sinistra...
[2] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 438.8: accioché le sinestre e futture cose che 'ntervenire te puono, possano e debiano tei trovare corredato e guarnito di conpangnia e di vero consillio.
[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 3, L. 3, pag. 38r.9: Decimoseptimo exercitare sinistra intentione nell' opere che fanno le creature singularmente virtuose reputate.
[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 9, pag. 159.7: et eciamdeu si alcunu casu sinistru mi accadissi, oy di essiri firutu, oy prisu, tu mi ricactirissi...
[5] Lett. volt., 1348-53, pag. 177.21: Essendo teneri delo stato tuo e de' tuoi come del nostro proprio, e ale cose sinistre a quello volendo a nostro potere ponere ogni salutevole remedio...
[6] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 27, pag. 244.12: Se ve scontrasse alcuna cosa sinistra, scrivateme.
[7] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 6, pag. 60.22: ddi natura tutti uomini questa inclinazione puote avere e affezzion privata e sinestra.
[8] Lett. casent., 1402 (3), 174, pag. 239.21: però piacciavi stare in luogho che sinistro chaso non posa noiare voi e affligere chi bene vi vuole.
3.3 [Rif. a un modo di parlare o di agire:] irragionevole, incauto.
[1] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), canz. 18.47, pag. 67: parla copioso et divo / sì cch'ella veggia suo parlar sinestro / come chi suo balestro / scocca et non tien mente dove dà...
[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 2.16: Qual se' tu, che sì pronto a la fontana / t'acosti in atto semplice e sinextro / e per 'sto luoco alpestro / qual è colui che i tuoi passi consiglia?
4 Sost. Fig. Avvenimento infausto, disgrazia.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 75.62, pag. 382: sì che taor in tar guisa / ge nase guerra e divisa. / Ma De' sempre la mantegna / che senestro no g'avegna, / ma tute or ge sea paxe / e amor de De' veraxe.
[2] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 41, pag. 54.21: Così sol adevegnir ke l'omo se contrista no solamente de senestro lo qual adevegna a si, ma etiamdio de quele cose che adeven circa altri.
[3] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 15.11, pag. 677: Aspro destin, da le pianete messo / nei fredde segne, par ch'en lei s'annide, / sì dai sinistre è visitata spesso.
[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 57, pag. 165.7: Ora per lo sinistro occorso avemo lassato ogni nostra consolazione; poichè è così la volontà di Dio, non ci è pena neuna.
[5] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 28.13, pag. 190: Maestro, il pare a noi per toi mestieri / che sii verace, et nel vero amaestri / innela via de Deo et de' soi sentieri, / né de persona temi o de senestri...
[6] Lett. salent., XIV/XV, pag. 163.34: pozu turnary in casama c'a quistu vyaju ò perduto di capitànya [...]spesa p(er) lu sinestru chi m'è acurso.
4.1 Fras. Andare a sinistro: avere esito infausto.
[1] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), son. 46.4, pag. 764: Sed io comincio dir che pai' alpestro / e ssia noioso e non si possa 'ntendre, / in verità ch'uom no me 'n dé riprendre, / però che 'l fatto mio va a ssinestro...
4.2 Fras. Trarre di sinistro qno: tirare fuori da una situazione difficile.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime (ed. Brugnolo), XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 359.12, pag. 202: però che sempre ch'io te stetti acerbo, / tu me traçevi di cascun senestro, / ma poi che sopra mi domìno avesti, / non mostri pur c'unqua me conossesti.
4.3 Distruzione di cose o persone (spec. in uno scontro armato).
[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 242.27: in nessun muodo ampò se aldegava li Sarrasini choli Cristiani vegnire a batalgia generale, ma, per alguni scaltrimenti, molti senestri o ver danni a quelli faxeva...
[2] Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.), Partitio, pag. 275.18: el dicto doxe in quella fiada mudà arma açò che senestro algun non fosse tra la sua çente et quella del marchese da Monferà...
4.4 Danno (per lo più materiale), perdita.
[1] Doc. ver., 1379 (6), pag. 391.4: el qualo molin d(e) p(rese)nto è guasto e sença chovertura né pò maxenaro, p(er) la qual (con)sa i lavore(n)ti vostri d(e)la d(i)cta te(r)ra sì porta gram dapno, senestro et desviamento...
[2] Doc. fior., XIV sm. (3), pag. 39.21: il detto Mateo de' trare le due parti del guadagno vi si facese e simile se il sinestro venise di perdita le due parti...
4.4.1 Locuz. prep. In sinistro di: a danno di (qsa).
[1] Stat. venez., 1366, cap. 114, pag. 52.21: Cum ço sia cosa che spesse fiade in lo logho dela stadera fia lagado pegola, sevo, botte et altre mercadandie in senestro del ditto logo...
4.4.2 Estens. Mancanza, scarsezza. || (Brugnolo).
[1] Nicolò de' Rossi, Rime (ed. Brugnolo), XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 51.8, pag. 29: bestïe, pesse, uçelli ne sto clastro / plantato sano fori di senestro.
4.4.3 Fras. Tornare in sinistro di qsa: risultare svantaggioso.
[1] Stat. venez., 1366, cap. 150, pag. 70.1: de non vendere galline et altre cose in Riolto, là o' che dixe «in Riolto Novo, etc.», imperçò che torna in senestro et danno dela Terra e delli poveri conduxeori dele dicte cose...
[2] <Doc. ven., 1373>, pag. 138.21: Et se in corte del dito nostro signor fosse algune novele de algun peso, che a nui podesse tornar in nostro destro over in senestro, che Dio cessa, et vui ne le scrivì de presente...
4.5 Pensiero cupo e tormentoso.
[1] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 16.1, pag. 678: Quando sinistro alcun la mente affanna, / déi lo 'ntelletto derizzar sua libra / a schiarir l'accidente, e poi delibra / al corruttibel dar notturna manna.
[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] ball.64.23, pag. 181: Po' che tua signoria pur questo vole, / più che già mai contento vive 'l core; / ma un sinistro sol forte mi dole: / che 'ndegno mi riputo a tanto onore.