0.1 rota.
0.2 Da ruota.
0.3 Poes. an. urbin., XIII: 1.2.
0.4 In testi tosc.: Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Poes. an. mant., XIII/XIV.
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).
N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.
0.5 Timbro: ròta.
Locuz. e fras. a rota 1.1; andare a rota 1.2; andare alla rota 1.2; gire a rota 1.2.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Danza in tondo a ritmo veloce d'origine italiana. 1.1 Locuz. avv. A rota: in tondo. 1.2 Fras. Andare a / alla rota, gire a rota: danzare in tondo. 1.3 [Nel Paradiso dantesco:] danza in cerchio dei beati.
0.8 Ilaria Zamuner 01.08.2022.
1 Danza in tondo a ritmo veloce (d'origine italiana).
[1] Poes. an. mant., XIII/XIV (2), 6, pag. 787: Venite, polcel' amorosa, / madona, vinit a la dansa, / mostrati la vostr' alegrança, / sì como vu siti çoyosa. / Vinite, polçe[l'], a balare, / façando la rota venir: / la çent fariti alegrari; / mostrati lo vostro savire.
- [Rif. agli uccelli].
[2] Esopo tosc., p. 1388, cap. 36, pag. 171.12: E vedendo i pagoni la cornacchia non somigliarsi a loro né de' piedi né del becco, cominciarono fortemente a dubitare; e quando venno a fare loro canto e rota, siccome erano usati, la cornacchia, non sappiendo levare la coda e roteare, cominciò a cantare in sua maniera.
1.1 Locuz. avv. A rota: in tondo.
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 13.22, pag. 109: «Questo mio capo, ch' abbi si biondo, / cadut' è la carne e la danza dentorno: / nol me pensava, quann' era nel mondo, / cantando a rota facea portadura».
[2] Poes. an. umbr., XIII/XIV, 16, pag. 101, col. 22: Con tuoi senbianti, guardandol nascoso, / venne amoroso - de la tua amistate, / alora che trass[es]i teco a la dança. / Changnosco, per mia fede!, / quando ti vide a rota lo 'nprimeri!
[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 331.13: Come da più letizia ec. Qui descrive l'atto che fecero li spiriti beati delle due ghirlande, quando Beatrice mosse la questione; e induce, a somigliare tale atto, questo ballare a rota che move a stanza...
1.2 Fras. Andare a / alla rota, gire a rota: danzare in tondo.
[1] Poes. an. urbin., XIII, 25.97, pag. 598: Ço cke potea pensare ke fosse delectança, / a la mia carne misera faceane far provança: / andava a la rota e iocava a la dança, / in ioco et in solaço sempre voleva stare.
[2] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 28, pag. 297: 6. Asino per nota / non sa gire a rota.
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.20, vol. 3, pag. 225: Come, da più letizia pinti e tratti, / a la fïata quei che vanno a rota / levan la voce e rallegrano li atti, / così, a l'orazion pronta e divota, / li santi cerchi mostrar nova gioia / nel torneare e ne la mira nota.
[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 14, 19-33, pag. 416.17: A la fiata; cioè alcuna volta, quei che vanno a rota; cioè quelli che vanno a ballo tondo, Levan la voce; cioè cantando più alto, e rallegrano li atti; cioè saltando e facendo lo volto lieto e ridente...
1.3 [Nel Paradiso dantesco:] danza in cerchio dei beati.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 25.109, vol. 3, pag. 421: E come surge e va ed entra in ballo / vergine lieta, sol per fare onore / a la novizia, non per alcun fallo, / così vid'io lo schiarato splendore / venire a' due che si volgieno a nota / qual conveniesi al loro ardente amore. / Misesi lì nel canto e ne la rota; / e la mia donna in lor tenea l'aspetto, / pur come sposa tacita e immota.