0.1 scibile, scibili.
0.2 Lat. scibilis (Nocentini s.v. scibile).
0.3 Dante, Convivio, 1304-1307: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-1307.
N Att. solo fior.
0.8 Daniele Sorba 25.07.2022.
1 Che può essere compreso (dalla mente umana).
[1] Gl Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 298.11: sa [[scil. il diavolo]] le spezie degli alberi, la natura, la qualità, le virtù dell' erbe e delle pietre preziose, le miniere dell' oro e dell' argento e degli altri metalli: e brievemente, tutte le cose che sono scibili, cioè che si possono sapere, e che si sanno naturalmente e per essercizio di studio da qualunche umano intelletto...
1.1 Sost. Ciò che è oggetto di conoscenza.
[1] Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 13, pag. 344.7: E nel primo dell' Etica dice che «'l disciplinato chiede di sapere certezza nelle cose, secondo che la loro natura di certezza si riceva»: in che mostra che non solamente dalla parte dell'uomo desiderante, ma deesi fine attendere dalla parte dello scibile desiderato.