0.1 endengnamente, endengniamente, indegnamente, indegnamentre, indegniamente, indengnamente, indignamente, indignamenti, indingnamente.
0.2 Da indegno 1.
0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Doc. lucch., 1346; Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.).
In testi sett.: Passione genovese, c. 1353; Tristano Veneto, XIV.
In testi mediani e merid.: Stat. castell., XIV sm.
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).
0.7 1 In modo non meritato, diversamente da ciò che spetta; senza avere merito, per ingiusta pretesa (anche entro formule di modestia). 1.1 A torto, senza giusta ragione. Locuz. avv. Né, non indegnamente: giustamente, correttamente. 2 In modo contrario alla giustizia o alla morale; in modo biasimevole, condannabile. 3 Con sdegno e a malincuore.
0.8 Speranza Cerullo 13.04.2017.
1 In modo non meritato, diversamente da ciò che spetta; senza avere merito, per ingiusta pretesa (anche entro formule di modestia).
[1] Ugo Panziera, Epist., 1312 (tosc.occ.), pag. 68r.19: A' suoi in Christo dilectissimi spirituali Fratelli [[...]] Frate Ugho Pantiera [[...]] infra e minimi poveri Frati minori della Tartaria d'oriente indegnamente anumerato, se gli racomanda...
[2] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 56, pag. 180.30: li loki sacri, zo è le ecclesie, non iuvanu a killi ki indignamente che su sucterrati...
[3] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 22, pag. 14.3: Molo fu udito sanza interprete parlare nel Senato [[...]], il quale onore non ricevette indegnamente, imperciò che li suoi decti aiutavano la somma potenza del bello parlare romano... || Cfr. Val. Max, II, 2, 3: «non inmerito cepit».
[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Paris, pag. 143.12: avvegna Dio ch' io addomandi grandi e preziosi doni, non gli addomando indegnamente... || Cfr. Ov., Her., XVI, 19: «sed non indebita, posco».
[5] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 167.10: Altri in miseria meritevole straboccò la cresciuta felicitade indegnamente. || Cfr. Boezio, Consol. Phil., IV, 6: «Indigne acta felicitas».
[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 510.33: Semele [[...]] desiderava le cose celestiali indegnamente, e però cadde infino all'utima bassezza.
[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 168.26: Indegnamente inabita corpo umano lo spirito bruto, e bestiale.
[8] Passione genovese, c. 1353, pag. 29.28: lo demonio sì è appareglao de vegnir apresso, como fé a Iuda, chi aveyva preixo indignamenti lo pam che Criste aveyva beneyxio.
[9] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 213.2: a' superbi toglie la grazia, perch' egli tolgono la gloria a lui, e indegnamente l' attribuiscono a loro.
[10] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.27, pag. 37: Or ch'io vorrei ogni mio atto onesto / per lo tempo e per l'abito legale / (il qual portando indegnamente vesto), / e tu, crudele, iniquo e disleale, / m'à' messo en foco dond'ero già uscito...
[11] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 23, pag. 91.1: toglianci a noi e dianci al buono Cristo Jesù, se volse per noi misari indegnamente, con tanta pazienzia patire tante e tagli pene.
[12] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 1, vol. 1, pag. 98.1: Cui mangirà lu pani vel bivirà lu calichi di lu signuri indignamenti, offendirà, ka prindirà lu corpu et lu sangui di lu signuri indignamenti.
[13] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 3, terz. 82, vol. 1, pag. 36: Poi si levaron tre Cheriche rase, / e ciascun si fe Papa indegnamente; / ma poco onor n' acquistar le lor Case.
[14] Stat. castell., XIV sm., pag. 144.10: mo avia ciasscheduno [en] la memoria e la mente la parola del beato Pavolo apostolo, che dice sopra la comunione: «Cholui che mangia e be endengnamente, mangia e be lo giudicio a sé».
1.1 A torto, senza giusta ragione. Locuz. avv. Né, non indegnamente: giustamente, correttamente.
[1] Mazzeo di Ricco (ed. Catenazzi), XIII sm. (tosc.), 47, pag. 210: la pena che l'omo ha indegnamente, / assai più dole dolorosamente.
[2] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), Proemio del volgarizzatore, vol. 5, pag. 7.14: Né indegnamente pensarono la scienza più che altra operazione essere nobile: perché come quanto più cara è la pietra, tanto più giustamente in nobile metallo si lega, e in quello più chiara si mostra la sua bellezza... || Corpus OVI.
[3] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Coll. 21, cap. 5, pag. 256.34: e ognuno che abbandona la casa [[...]] per lo nome mio, riceverà per uno cento, e possederà vita eterna. E non indegnamente, però che non è si lodevole cosa che noi ci rattemperiamo dalle cose non licite, come dalle licite... || Corpus OVI.
[4] f Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), L. 6, cap. 5, pag. 217.10: [[i grossi]] colle mani dell'opera aiutano la tarditade dello ingegno. Per la qual cosa non indegnamente sono elevati sopra l'altezza degli uomini ingegnosi. || Corpus OVI.
[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 75, vol. 2, pag. 548.26: le cui operazioni [[scil. di Tribaldino di Manfredino]] dipoi scoperte li feciono ai suoi cittadini meritare il nome del secondo Catellina; e forse non indegnamente, però che faccendo comperazione da città a città, non era minore quella di Tribaldino verso di sé, che quella di Catelina verso di sé.
[6] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Niccolò, pag. 112.20: Adivenne [[...]] che 'l consolo, cioè il signore della città, condanò tre cavalieri che fosse loro tagliato il capo: e ciò riceveano indegnamente e contra ragione.
[7] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. 8, cap. 1, vol. 3, pag. 156.10: di tutti quelli, le cui sentenzie abbiamo potuto conoscere per loro scritture, voglionsi eleggere quelli, con li quali non indegnamente si tratti questa quistione. || Corpus OVI.
2 In modo contrario alla giustizia o alla morale; in modo biasimevole, condannabile.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 31.1: quando più indegnamente la presumptione e l' ardire de' folli impronti manimettea e guastava la cosa onestissima e dirittissima [[...]], allora era più degna cosa contrastare e consigliare la cosa publica.
[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 21, pag. 261.23: l'[adolescienza] indegniamente trapassata fa odiosa vecchezza.
[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ermione, pag. 78.29: mi vengono toccate le membra di Pirro; e sì tosto com' io mi ravveggio, come cosa abbominevole e contaminata abbandono il suo corpo indegnamente toccato.
[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 7, pag. 62v.24: Caccia tutte le cose dell' anima indegnamente amate: e solo in Dio spira continuo acto d' amore.
[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 71.21: Fue fatto Cecine nuovo uccello: e non si credette al cielo nè a Giove, ricordatore del fuoco ch'egli mandò indegnamente. || Cfr. Ov., Met., II, 378: «iniuste missi memor ignis ab illo».
[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 8, vol. 1, pag. 48.5: la gente de' Giudei e quella di Macometto, come vilissimi, e brutali uomini, indegnamente par che sentano della magnificenza di Dio...
[7] Doc. lucch., 1346, pag. 13.17: ànno eletti certi buoni cittadini ad esaminare et vedere le ditte ripresaglie che indegnamente date fussero.
[8] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 18, pag. 67.30: osservare vogliam la legge di Dio, al quale piace, non per potenzia ma per ragione e per giustizia si posseda, ma non per forza o per rapina, faccendo obrigare le genti e' paesi indegnamente.
[9] f Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), L. 12, pag. 495.7: Questo è il continuo furore di Dio, che egli manda negli degni tormenti coloro li quali sono vivuti indegnamente. || Corpus OVI.
[10] Tristano Veneto, XIV, cap. 505, pag. 469.26: io li apeliè davanti lo re de Norgales de ciò qu'elli olcise mio marido a tradimento et deslialmentre, et qu'elli tien le mie terre indegnamentre...
[11] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Dan 13, vol. 8, pag. 105.20: che voi non conoscete il vero dal falso, e avete condannata Susanna indegnamente. || Cfr. Dan, 13, 48: «Sic fatui, [[...]] non judicantes, neque quod verum est cognoscentes, condemnatis filiam Israel?».
[1] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), [IX.16], vol. 6, pag. 360.15: li dii [[...]] però che la loro deità indegnamente sostenevano essere con peccati e con libidini contaminata, delle occulte tenebre l'hanno tratte [[scil. le azioni delittuose]] in luce... || Corpus OVI. Cfr. Liv., XXXIX, 16, 11: «indigne ferebant».