SENO s.m.

0.1 sem, sen, seni, seno, sieno, sini, sino, sinu, sinus.

0.2 Lat. sinus (DELI 2 s.v. seno).

0.3 Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.); Albertano volg., 1275 (fior.); Lucidario pis., XIII ex.; Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. al seno di Abramo 1.5; aprire il seno 1.1; aprire il seno della misericordia 1.1.1; aprire il seno di misericordia 1.1.1; aprire i seni 1.1; ascondere in seno 2; avere in seno 3.1; cadere in seno alla morte 1.2.9; dare del proprio seno 1.2.5; dare nel seno 1.2.7; del seno di 1.2.3; del seno del Padre 1.2.2; empiere il seno 2.2; essere ricevuta nel seno 1.2.6; infino al seno 1.4; in seno 1.4, 3.1, 4.1.2; in seno a 1.2.3; in seno di 1.2; in seno di Abramo 1.5; inverso il seno 1.4; mettere in seno 2, 2.2; nascondere in seno 2; nel seno di 1.2, 4.1.2; nel seno del Padre 1.2.2; nel seno di Abramo 1.5; nutricare nel seno 1.2.1; nutrire nel seno 1.2.1; porre in seno 2; portare in seno 2, 3.1; riporre in seno 2; seno della terra 4.1; seno di Abramo 1.5; tenere in seno 1.2.4, 2; togliere del seno della madre 1.2.8; trarre dal seno 2; trarre di seno 2; venire nei seni 1.2.6.

0.7 1 [Anat.] Incavo compreso tra le due mammelle (rif. in partic. al petto femminile). Estens. [Al plur.:] mammelle. Anche in contesto fig. 1.1 Aprire il seno / i seni (anche pron.): scoprire il petto (anche in contesto fig.). 1.2 Locuz. prep. In / nel seno di (qno o qsa): presso qno o qsa (in senso proprio e fig.). 1.3 Estens. Grembo, ventre (materno). Anche in contesto fig. 1.4 Fig. Locuz. avv. In, infino al, inverso il seno: verso il basso (in espressioni che descrivono l'atteggiamento di chinare il capo in segno di tristezza, di vergogna, di resa). 1.5 [Con richiamo a un passo evangelico:] seno di Abramo: luogo di riposo e beatitudine riservato alle anime dei giusti. 2 Parte della veste che copre il petto adattata in modo da contenere qsa. Estens. Spazio compreso tra il petto e l'indumento che lo copre. Anche in contesto fig. 2.1 Estens. Piega di una veste. 2.2 Fras. Empire il seno, mettere in seno: accumulare (ricchezze). 3 Fig. Interiorità di una persona (in quanto sede dei sentimenti). 3.1 Locuz. avv. In seno: dentro di sé. Avere, portare in seno. 3.2 Estens. Inclinazione dell'animo. 4 Cavità, rientranza. 4.1 Parte interna (di qsa). 4.2 Valle. 4.3 Anfratto. 4.4 Estens. Spazio (atto a contenere qsa). 5 Tratto di mare che rientra nella terraferma; insenatura. Estens. Distesa di mare. 5.1 Ansa, letto di un fiume. 5.2 Distesa di terra.

0.8 Irene Angelini 28.04.2022.

1 [Anat.] Incavo compreso tra le due mammelle (rif. in partic. al petto femminile). Estens. [Al plur.:] mammelle. Anche in contesto fig.

[1] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 19 [Ero a Leandro], pag. 616.11: e ch'io ti riscaldasse il tuo pecto col mio seno.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 178.22: Quegli leccava la bocca della sua moglie, e andava, sì come s'egli la conoscesse, ne' cari seni, e abbracciavala, e domandava l'usato collo.

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 108, comp. 17b.7, pag. 85: Dispensa - iusto amor seno maturo.

1.1 Aprire il seno / i seni (anche pron.): scoprire il petto (anche in contesto fig.).

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 172.1: quand l'unicorn ardidament ven a lé, ella s'avre 'l sen e mostraie lo peit e le mamelle, e l'unicorn [[...]] mansuetament ie met el co sul peit...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 8, pag. 390.25: ma incontra lei il Nilo del gran corpo tristo, ed aprente i suoi seni e chiamante con tutta la veste sua i vinti nell'ampio grembo e nelli oscuri corsi suoi.

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, pag. 729.32: levato a me di sopra agli omeri miei il non pesante mantello, come vinta dal caldo, aperto il vago seno, le bellezze di quello, alquanto bassandomi, gli feci, sanza parlare, scoperte...

1.1.1 Fras. Aprire il seno di / della misericordia: essere misericordioso.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 2, cap. 4, vol. 2, pag. 169.21: li peccatori a lui tornano, e corrono, vedendo, che non dispregia nè poveri, nè peccatori, ma a tutti apre lo seno della sua misericordia.

[2] Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.), oratio.1459, pag. 583: A çascadun che del pecà si dole / tu apri el seno di misericordia, / sì che tuti ne piia quanto vole.

1.2 Locuz. prep. In / nel seno di (qno o qsa): presso qno o qsa (in senso proprio e fig.).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 15, pag. 235.8: Et in un altro luogo si dicie: non essere velocie ad adiratti, perciò che l'ira si riposa nel seno de lo stolto.

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 15, pag. 108.6: «No(n) sie tostano ad adirarti, p(er)ciò ke l'ira nel seno del matto si riposa».

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 45, pag. 129.10: E no vorebe, misere, ke quisti grand homini ke dicen incontra l'amico meo movessa ira, perké l'ira non habita in sino del savio.

[4] Vang. venez., XIV pm., Giov., cap. 13, pag. 355.2: Adonca sì era un de li discipuli asentado en lo seno de Iesù, lo qual amava Iesù.

[5] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 1.27, pag. 662: Nel sen de caritate Amore alberga, / e chi non sente lei, né lui non sente.

[6] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 22, pag. 136.3: poi che dormitte in nel seno della femmina e osioso con lei rimase, subbito fu preso e accecato dalli nimici.

1.2.1 Nutricare, nutrire nel seno. Anche pron. e fig.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 372, pag. 16: Nu servim a Zené zascun de nu grandmente, / In sen nu 's nudrigamo lo venenos serpente.».

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 753.8: E infino a questi tempi Cupido con picciolissime penne, non potendo volare, nel seno della madre s' era nutricato...

[3] Landulfo di Lamberto, 1389/99 (napol.>sett.), 47, pag. 212: Tra l'altre cose, è quel che più ti noia / d'avere nel tuo seno già nudrita / gente falsa e tradita / che t'à condocta a tal distructïone...

1.2.2 [Relig.] Del, nel seno del Padre.

[1] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 16, pag. 843.24: Al custui tempo discese la nostra salute del sino del padre e prese carne umana...

[2] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 21, pag. 131.29: O santa e venerabile umilità, tu lo Figliuolo di Dio del seno del Padre facesti descendere in del ventre de la Vergine...

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 4.178, pag. 27: Et cotesto sian decto / l'Unigenito suo, il qual se inserta / nel seno del suo Padre...

1.2.3 Fig. Locuz. prep. Del seno di (qno), in seno a (qno): vicino a qno (per legami di nascita o di fedeltà)?

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 22.18, pag. 150: E poi che sciolto in man mi tornò il freno / de lo 'mperio mio, così il porsi / a Lodovico, che più m'era in seno.

[2] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 27.12, pag. 393: Provedi a ciò, e di que' del tuo seno / poni alli onor cui sai dritto e verace, / e non ogni umicciuol di vertù voto.

1.2.4 Fras. Tenere in seno (qno): stringere tra le braccia.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 100.21: Anatanaquil gio ad sacrificare a lo tempio de dio Marte e la corça tenea lo filio en seno et apparseli una fiamma de foco e tucto lo capo coperio a lo filio...

1.2.5 Fras. Dare del proprio seno (a qno), ricevere nel seno (qno): accogliere qno presso di sé.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 190.15: Quella lo riceve nel seno; e abracciante gli freddi membri del suo figliuolo...

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 2.59, pag. 682: ove se mai / sarai, ché vi sarai, nel divin seno / me che più t' amo ancor riceverai.

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 93.21: Chiamò alquanti poveri homi pescaor e grossi d'inçegno sençça ogne letra, fa-gli habandonar quel pocho ch'egli havevan, fa-sse-gli vegnir apresso e se gli amoreça, dà-ghe del so' seno, basa-gli per la bocca, ghe serve e ghe ministra a tuti.

1.2.6 [Rif. a una donna:] fras. Essere ricevuta nel seno (di qno), venire nei seni (di qno): divenire l'amante, la moglie di qno.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 280.19: Infino che Menelao era assente da Elena, ella fu ricevuta nel caldo seno del suo oste, acciò ch'ella non giacesse sola.

[2] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. III, pag. 527.8: Lo 'ngannevel Iason lassà la mare de Phasis; una altra muier venne in li seni de Iason, fiol de Eson.

1.2.7 Fras. Dare (qno) nel seno (di un altro): concedere come amante.

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 16, vol. 1, pag. 82.2: l' ancilla mia ho dato nel seno tuo; la quale vedente ch' ella è gravida, m' hae a dispetto...

1.2.8 Fras. Togliere del seno della madre: allontanare dalla famiglia.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 114.24: la vergine forte e sventurata, e più che femmina, tolta del seno della madre, la quale ella presso che sola sosteneva, fu menata all'avello per farne sagrificio alla crudele anima.

1.2.9 Fras. Cadere in seno alla morte: morire.

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 44.24, pag. 129: Ella m' ha fatto continue scorte / Ne' passi dubbi, a qua' chi non provede, / Con vitipèro in sen cade alla morte.

1.3 Estens. Grembo, ventre (materno). Anche in contesto fig.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 50.12: Cutantu eguali compagnia di fortuna et eciandeu di amistati quali esti quillu qui non creya que issa fu ingendrata, nutricata et compluta da lu sinu di issa la celestiali concordia?

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 45.10, pag. 827: E ne' dì primi dentro al divin seno, / per vertù vera del suo primo amore / di somma beninanza sempre pieno, / nascemmo...

[3] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 155.44, pag. 220: Perdonami, o figliuolo di Maria, / Per lo prezioso sangue che succhiasti / Da Lei, qualora entrasti / Nel verginal suo seno immaculato.

- [Con rif. a una comunità, in partic. alla Chiesa intesa come madre dei fedeli].

[4] Dante, Convivio, 1304-1307, I, cap. 3, pag. 13.12: Poi che fu piacere delli cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gittarmi fuori del suo dolce seno - nel quale nato e nutrito fui in fino al colmo della vita mia...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 74.14: Modu vignu a lu precipuu hunuri et stabilimentu di lu Rumanu imperiu, chò esti a lu tenacissimu vinculu di la disciplina di li cavaleri [[...]]; jn lu sinu et in la diffinsiuni di lu quali riposa lu serinu et tranquillu statu di la beata paci.

[6] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 36, Abram, pag. 1331.24: congreca, pregoti, e reduce questo populo disperso al seno della santa madre ecclesia...

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 28, 28-36, pag. 721.17: traendoli del seno della santa Madre Chiesa, e per lui intende tutti li altri che simil peccato facessono.

1.4 Fig. Locuz. avv. In, infino al, inverso il seno: verso il basso (in espressioni che descrivono l'atteggiamento di chinare il capo in segno di tristezza, di vergogna, di resa).

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 92.5, pag. 210: Enfra le genti vo col capo 'n seno, / più vergognoso ch'un can foretano...

[2] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 46, Pelagia, pag. 1416.23: come ebbro di dolore, incominció a ssospirare fortemente, e inclinando la sua faccia infine al seno, pianse...

[3] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 189.5, pag. 356: - Consummatum est! - disse e, 'n vèr lo seno / inclinò 'l capo, e fu da vita sciolto.

1.5 [Con richiamo a un passo evangelico:] seno di Abramo: luogo di riposo e beatitudine riservato alle anime dei giusti.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 11, pag. 52.19: Il senod'Abraàm al ninferno de' dannati ha grande distanzia e intervallo...

[2] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 34, pag. 158.1: lu sinude Abrahama si era unu locu de riposu, duvj andavanu tucti li boni animi avanti ki Xristu muntassi in chelu...

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 11, pag. 49.5: se ghe promettevan quî loghi de requie, albergo pietosissimo, che la scritura appella lo send'Abrahan, chi fo gran patriarcha e pare de la fé nostra.

- Al, in, nel seno di Abramo. || Cfr. Lc 16, 22: «in sinum Abrahae».

[4] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1192, pag. 67: Li agnoli con gran baudeça / Lo portà en ciel cum alegreç[a] / En la gloria de paradiso, / En lo sen d'Abraàm l'asiso...

[5] Memoriali bologn., 1279-1300, [1279] 1.30, pag. 3: Dimitimus a fare che doveamo: / perdonane e fane andare in seno d'Abraàm.

[6] Lucidario pis., XIII ex., L. 3, quaest. 19a, pag. 106.18: lo riccho homo che fue sepulto in inferno vide bene Laçaro ched era in del seno d'Abraam, ciò est in del suo luogo, et era molto lontano l'uno da l'altro.

[7] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 66.33: ma alla morte dell'uno e dell'altro li dadi molto furono loro cambiati, che Lazzaro fue portato dalli angeli nel seno d'Abraam, e 'l ricco fue sepulto non in terra sagrata, nè benedetta, ma in inferno...

[8] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1654, pag. 395, col. 1: Catarina, / sponsa mea pura et fina, / veni, dilecta mea, / toy la corona tea / et recepi la gloria / cha ài victu con victoria, / in sinu de Habraè / che recoglierà te.

[9] Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 16, pag. 269.13: Ello avenne che questo puovero morì et fo portado da li senti angeli en lo seno da Abraam.

[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 4, vol. 2, pag. 159.24: Set, li patri santi li quali avianu riposu a lu sinu di Abraam, Cristu li fichi beati di la visioni di la fachi divina...

2 Parte della veste che copre il petto adattata in modo da contenere qsa. Estens. Spazio compreso tra il petto e l'indumento che lo copre. Anche in contesto fig.

[1] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), canz. 2.30, pag. 48: Al cor m'ard'una doglia, / com'om che te· lo foco / a lo suo seno ascoso...

[2] Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.), 103, pag. 282: Questi davante m'unge, / ma di dietro mi punge, / e come l'ape in seno / mi dà mele e veleno.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 68, pag. 336.14: e la vecchiezza è pessima, che nne viene col pien sieno de le male venture...

[4] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 9, pag. 26.8: Exìu lu episcupu et gictaulj chillj dinarj allu sinu de chillu soy neputi...

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 10, pag. 439.25: Enea pinge la forte spada per mezzo il giovano e tutta ve l'asconde, e lli passò lo scudo, arme leggera, e passò la veste, la quale aveva filata la madre con oro, e 'l sangue l'empiette il seno.

[6] Fiore di virtù, 1313/23 (bologn.), cap. 9, pag. 173.18: «Sera la lemosena in lo seno del povero e quelo pregarà per ti e liberaràte d'ogne male».

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 216.5: Proserpina si trastulla, e coglie o vivole o bianchi gigli; e empiendo i panieri e 'l seno, a modo di fanciulla, e sforzandosi d'avanzare le compagne in cogliere...

- Ascondere, mettere, nascondere, porre, portare, riporre, tenere in seno (anche pron.).

[8] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 151, pag. 185: «Le Vangel[ï]e, càrama? ch'io le porto in seno: / a lo mostero présile (non ci era lo patrino).

[9] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1308 (pis.), cap. 4, pag. 379.21: Or può l' uomo nascondere il fuoco in seno, che non s' ardano le vestimenta?

[10] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 47.18: «Ecco lo frate nosso, ch'io vo dissi ieri, à lo freno del'ariento in seno ascoso, lo quale stanocte li diè lo diaule».

[11] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 222.8, pag. 91: come tre coppe d'or si mise in seno / dicendo che ss' usava in suoi paiesi.

[12] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 44.39: neuno puote il fuoco in suo senoriporre ch'elli non arda la roba.

[13] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 24, pag. 29.6: ello se meteva lo napo d' oro o d' arçento en sen...

[14] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 3, cap. 12, Detti di Arsenio, pag. 939.4: che sempre etiandio quando lavorava, pensava e orava, e teneasi un pannicello in seno per forbire le lagrime...

[15] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 4, vol. 2, pag. 121.7: Et poi santu Nicodemus cum santu Iuhanni sclavaru lu clovu di li pedi [[...]], et secretamenti si misiru li clova in sinu, per tal ki la dulurusa matri non lu vidissi.

[16] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 168, pag. 239.12: ki homu pona la limosina in lu sinu di lu poviru...

- Trarre dal, di seno (anche pron.).

[17] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 62, Serapione discepolo di Teona, pag. 1480.17: E così piangendo con molta amaritudine, mi trassi 'l pane di seno, lo qual mi v'avea messo pogo innansi stando a mensa...

[18] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 1, cap. 2, pag. 79.23: inçenoiàse in oratium, levà le man a cel e trase de sem lo caçà de Honorao e miselo su lo peto de lo fantin morto.

[19] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 4, pag. 25.7: E l' uno si trasse di seno uno piccolo libro scritto di lettere d' oro...

[20] Tristano Veneto, XIV, cap. 352, pag. 315.11: vedé queste letre le qual ella a vui manda». E sì le trasse amantinente dalo so sen...

2.1 Estens. Piega di una veste.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 386.11: e non t' asettare la zazzera e li capelli, perchè tu dei venire a llei e non sia la tua guarnac[c]a da guardare per l' ampio seno. || Cfr. Ov., Rem. Am., 680: «Nec toga sit laxo conspicienda sinu».

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 126.9, pag. 167: herba et fior' che la gonna / leggiadra ricoverse / co l'angelico seno...

- [Con rif. al lembo di una vela].

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 5, pag. 317.25: Insieme tutti fecero il piede, e equalmente ora li sinistri ora i destri seni delle vele isciolsero. || Cfr. Verg., Aen., V, 830-831: «una omnes fecere pedem pariterque sinistros, / nunc dextros solvere sinus».

2.1.1 Estens. Veste.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 4, pag. 17.1: e perquote se, e straccia lo suo seno, e rompe e legami arrappati dal collo della fanciulla.

[2] Vang. venez., XIV pm., Matt., cap. 9, pag. 36.7: fese tanto ch'ela tochà la geda (ço è un puoco de lo seno) de la vestimenta de Cristo.

2.2 Fras. Empiere il seno, mettere in seno: accumulare (ricchezze).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 146.20, pag. 217: Non gaude aver om, ch'aver fa rancora, / ch'el mor, s'aver desmora, / e dolsi sempre, se non mette 'n seno, / unde fa lui veneno, / se ben mangia, o se ben vest'ancora.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 133.73, pag. 517: La limosena à una natura / chi è de gran bona ventura: / ché a quelo chi la dá / sempre reman e tuta l'à. / Chi unca fa questo ben / traze de borsa e mete in sen.

[3] Sacchetti, Solian mangiar, XIV sm. (fior.), 73, pag. 6: Bella cosa è a vvivere ordinato, / e mortalmente pecca, al mio parere, / chi sséguita il volere, / credendo viver per empiere il seno.

3 Fig. Interiorità di una persona (in quanto sede dei sentimenti).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 22.22, vol. 2, pag. 371: come poté trovar dentro al tuo seno / loco avarizia, tra cotanto senno / di quanto per tua cura fosti pieno?

[2] Poes. an. perug., c. 1350, 460, pag. 28: così roder a voi vegiove 'l seno / che non ve consumate a conpimento / che d'afletion sentiate 'l troppo e 'l meno.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 158, Commemoraz. morti, vol. 3, pag. 1390.15: allora quelle orazioni sarebbono rendimenti d'orazioni e di grazie e tornerebbono a merito del pregante, secondo il detto del Salmista: "L'orazione mia si convertirà nel seno mio".

[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. cap. 7, vol. 1, pag. 10.25: Questa mia speranza è riposta nel mio seno.

3.1 Locuz. avv. In seno: dentro di sé. Avere, portare in seno.

[1] Frate Ubertino, XIII sm. (tosc.), 2a.37, pag. 11: Un segnore tereno / comune in ogni regno ha segnoria; / lui ubidisco e servo a mia possanza / e sua fé porto in seno...

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 39.100, pag. 269: Colui che aveva il tradime(n)to in seno / era con essi.

3.2 Estens. Inclinazione dell'animo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 18.63, vol. 1, pag. 303: e se di ciò vuoi fede o testimonio, / rècati a mente il nostro avaro seno».

[2] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 7, pag. 111.11: nella pace con occupare li minori ne' loro servigi, o nelle loro cose, cagiono in questo seno de l'avarizia.

[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 18, 52-66, pag. 479.17: Recati a mente il nostro avaro seno; cioè animo de' Bolognesi, che per avarizia fanno tali seduzioni.

4 Cavità, rientranza.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 2, pag. 150.2: ed in quelli canti fecero spesse torri, acciocchè se neuno al muro di cotale ordine fatto, gatti, o torri, o scale volesse appoggiare, non solamente nella fronte, ma dalle latora, e di dietro, siccome in uno seno rinchiuso, fosse tormentato.

- [Con rif. all'abisso infernale].

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 21, pag. 42.17: però ha sciampiato il ninferno il seno suo, e discenderannovi i grandi e' forti e li gloriosi del mondo a lui». || Cfr. Is 5, 14: «dilatavit infernus animam suam».

- [Con rif. alla disposizione non lineare di una schiera militare].

[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 26, pag. 34.7: Sicchè in prima la schiera sia stesa in tale modo che neuno seno, e neuna piegatura non abbia, e che d' iguale e convenevole spazio cavaliere da cavaliere sia sceverato.

- [Con rif. all'incavo dell'occhio].

[4] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. I, cap. 4, pag. 50.23: E 'l secondo paio nascie dipo 'l primo paio; il quale paio per li forami ke sono nel seno de l'occhio esce dal craneo e spargesi per li muscoli delli occhi, dando a lloro i suoi movimenti.

4.1 Parte interna (di qsa).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 25.79, vol. 3, pag. 417: Mentr' io diceva, dentro al vivo seno / di quello incendio tremolava un lampo / sùbito e spesso a guisa di baleno.

[2] Gl Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 25, v. 79, pag. 2406.7: vivo seno. Çoè nel meço della luxe.

[3] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 3 Re 22, vol. 3, pag. 446.11: e il re d' Israel istava nel carro suo contro a' Siri; e morì nel vespro, e uscia il sangue della ferita per lo seno del carro.

- Seno della terra.

[4] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 3, cap. [vv. 453-508], pag. 143.5: Li giovani di Marsilia credeano, quando tanto peso si crollava, che 'l vento, che volesse uscire fuori, iscomovesse i seni della terra, e meravigliavansi che le mura non cadeano.

[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 21, 34-54, pag. 503.2: Diviene alcuna volta che 'l Sole muove li vapori secchi dentro dal senode la terra, li quali trovando luogo aperto, convertiti in vento esceno fuora...

4.1.1 [Con rif. a un territorio].

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 41, pag. 515.16: E questo popolo nel seno d' Italia già ricevuto, Roma che di paura tremava, di presso già tormentavano.

- [Con rif. a un popolo per indicarne la regione di appartenenza].

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 32, pag. 486.18: E incontanente la grande moltitudine, e la forte gente de' Goti nel seno de' detti barbari, cioè nella regione de' Sarmati, disperse e ispense.

4.1.2 Locuz. avv. In / nel seno: all'interno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.86, vol. 2, pag. 96: Cerca, misera, intorno da le prode / le tue marine, e poi ti guarda in seno, / s'alcuna parte in te di pace gode.

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 6, 76-93, pag. 135.28: e poi ti guarda in seno; cioè in fra terra nel mezzo di te, dove si stende lo monte Appennino per tutta l'Italia...

- [In contesto fig.].

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 33, pag. 487.23: Ed essendo uscito per la porta dell' errore degl' idoli, un' altra volta nel seno dell' errore ricadde, quando in Dio più Dei vae caendo.

4.2 Valle.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 7.76, vol. 2, pag. 114: Oro e argento fine, cocco e biacca, / indaco, legno lucido e sereno, / fresco smeraldo in l'ora che si fiacca, / da l'erba e da li fior, dentr' a quel seno / posti, ciascun saria di color vinto...

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 7, 70-84, pag. 160.5: tutti questi colori Posti, dentro a quel seno; cioè dentro in quella valle a la quale erano venuti...

4.3 Anfratto.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 3, pag. 684.8: Era di piacevoli seni e d' ombre graziose la selva piena, d' animali veloci, fierissimi e paurosi...

4.4 Estens. Spazio (atto a contenere qsa).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 13.7, vol. 3, pag. 205: imagini quel carro a cu' il seno / basta del nostro cielo e notte e giorno, / sì ch'al volger del temo non vien meno...

- [In contesto fig.].

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 28.6, vol. 1, pag. 471: Ogne lingua per certo verria meno / per lo nostro sermone e per la mente / c' hanno a tanto comprender poco seno.

5 Tratto di mare che rientra nella terraferma; insenatura. Estens. Distesa di mare.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 18.5: Tracia hae dall' oriente il seno del mare, e la città di Costantinopoli, appellata prima Bisanzia; dal settentrione parte di Dalmazia, e seno del mare Eusino...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 43.36: Capitol dey sinus de mar.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 1, pag. 204.14: fa porto per la circunstantia delle ripe dallato, nelle quali si rompe ogni onda che viene del mare e fende se stessa in curvati seni.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 6, vol. 1, pag. 181.18: Ma que incirku eu Asya, oy li gran sulitudini di Barbaria, oy li loki ascusi di lu sinu di lu Pontu...

[5] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 8, cap. [vv. 202-62], pag. 297.4: La discorrente aura spirò del lito Choo, quindi fugge Nidon e lascioe Rodi chiara per lo sole, e compensa nel mezo del mare gli grandi seni dell'onda Celimesidos.

- [In contesto fig. con rif. alle sinuosità dei capelli].

[6] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 313.4: questa altra piace d'essere ornata con testug[g]ine cilenesca; quell'altra sostegna i seni, simili all'onde tempestose. || Cfr. Ov., Ars. Am., III, 147: «Hanc placet ornari testudine Cyllenea: / Sustineat similes fluctibus illa sinus».

5.1 Ansa, letto di un fiume.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 297.30: Le selve accerchiano quelli luoghi e 'l corrente fiume chiamato Cocíto intornea con iscuro seno...

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 7, cap. 47, pag. 274.15: su per la ripa del fiume comandò che si portassono i segni; e per li tortuosi seni e rivolgimenti del fiume con errore rivolgendosi...

5.2 Distesa di terra.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 32, pag. 780.10: E uscite dell' acque e di mortine coronate, in uno grazioso seno, che 'l monte di sé faceva quivi vicino, di bellissima erba pieno e dipinto di molti fiori, ce ne andammo...