SGRIDATO agg./s.m.

0.1 sgridati.

0.2 V. sgridare.

0.3 Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.): 1.

0.4 In testi tosc.: Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Boccaccio, Decameron, c. 1370.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Fatto oggetto di grida (di dolore). 2 Sost. Chi è oggetto di un rimprovero rivolto ad alta voce.

0.8 Irene Angelini 25.05.2022.

1 Fatto oggetto di grida (di dolore).

[1] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 2, cap. [vv. 1-42], pag. 93.9: sì come le case sbigottite stanno chete nel primo honore della morte, quando i corpi giacciono no ancora sgridati... || Cfr. Lucano, Phars., II, 22-23: «cum corpora nondum / conclamata iacent».

2 Sost. Chi è oggetto di un rimprovero rivolto ad alta voce.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 7, pag. 224.35: Essi sgridano contra gli uomini la lussuria, acciò che, rimovendosene gli sgridati, agli sgridatori rimangano le femine...