0.1 ferenza.
0.2 Etimo incerto: prob. da fierezza.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.6 N Avalle (CLPIO, p. CCXLVIII) e Lannutti, Rime francesi, p. 9, ipotizzano la correzione del suff. in -anza per ragioni di rima con soverchianza (v. 11) mediante scambio di suff. (‑anza > ‑enza). Diversamente Cella, I gallicismi, p. 284 e Antonelli (Repertorio metrico, p. 144) ritengono inadatta tale soluzione distinguendo le rime ferenza: soferenza da soverchianza, cfr. PSs, II, p. 952.
0.7 1 Tendenziale incapacità di provare pietà per la sofferenza (amorosa) altrui, lo stesso che fierezza.
0.8 Antonietta Cacciapuoti 02.09.2022.
1 Tendenziale incapacità di provare pietà per la sofferenza (amorosa) altrui, lo stesso che fierezza.
[1] ? F Bonagiunta Orbicciani, XIII m. (lucch.): Tant' è la gioia, lo presgio e la valenza, / la 'ntende[n]za e l' onore / e lo valore e 'l fino insengnamento, / che nascono d' amorosa canoscienza, / che di ferenza amore / non è prenditore di veracie compimento.°|| CLPIO V 123 BoOr.19. L'ed inclusa nel corpus legge differenza: cfr. Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.), canz. 3.19, pag. 29.
[2] Poes. an. Fresca cera, XIII (tosc.), disc. 19.7, pag. 953: che l'argoglio mete guerra / e tuta gente sface: / però so' a vostra ferenza, / bella, contumace.
[3] F Guittone, XIII (tosc.): ed ò le mie batalglie sì ordinate: / contra disamore, fede, / e contro orgolglio, merzede, / e contro a di ferenza, umilitate. || CLPIO V 160 GuAr.66. L'ed. inclusa nel corpus legge ferezza: cfr. Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 22.66, pag. 51 (dove si normalizza la forma pis. feressa del ms. Laur. Red. 9, c. 71v).