PRUNO s.m.

0.1 prun, pruna, pruni, pruno.

0.2 Lat. prunus (Nocentini s.v. pruno).

0.3 Doc. fior., 1286-90, [1287]: 1.3.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1287]; f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.);Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Simone da Pierile, XIV pm. (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).

0.5 Anche plur. neutro (pruna).

Locuz. e fras. avere il pruno e non cogliere la rosa 3.2; essere il pruno tra i datteri 1; essere pigliato dal pruno 2.4; essere preso dal pruno 2.4; fare del pruno un melarancio 1; prendere il pruno per cogliere la rosa 3.2.

Per pruno albo > prunalbo.

0.6 N La distinzione tra 'pruno selvatico', 'pruno domestico' e 'rovo' è di per sé spinosa.

0.7 1 [Bot.] Arbusto selvatico spinoso del genere Prunus che produce piccole drupe acidule commestibili (prugnole), spesso usato per creare recinzioni o siepi atte a impedire l'accesso ad un luogo. [Anche in contesto fig.]. 1.1 [Bot.] Frutto della stessa pianta. 1.2 [Bot.] Lo stesso che susino. 1.3 [Al plur.:] Fronde arbustive spinose, spesso secche o da ardere (anche in contesto fig.). 1.4 Estens. Vegetazione composta di pruni. 1.5 Tronco secco e sterile. 2 Lo stesso che rovo. 2.1 [In contesto fig.:] difficoltà o insidia che ostacola un percorso. 2.2 [In contesto fig.:] argomento insidioso o complesso. 2.3 Estens. Pianta spinosa infestante che rovina i campi (anche fig. per rappresentare vizi o difetti morali). 2.4 Fras. Essere preso, pigliato dal pruno: restare impigliato o prigioniero di qsa (in contesto fig.). 2.5 Fig. Struttura o arma difensiva. 3 Pianta di rose; [anche:] spina. [Spesso in contesto fig.]. 3.1 Fig. Difetto morale o peccato. 3.2 [Fig. e in contesto fig.:] sofferenza o ciò che la provoca (gen. in opp. alla gioia e al piacere rappresentato dalla rosa, in partic. con rif. alle pene d'amore).

0.8 Chiara Elena 03.12.2021.

1 [Bot.] Arbusto selvatico spinoso del genere Prunus che produce piccole drupe acidule commestibili (prugnole), spesso usato per creare recinzioni o siepi atte a impedire l'accesso ad un luogo. [Anche in contesto fig.].

[1] Novellino (red. vulgata), p. 1315 (fior.), 84, pag. 142.8: Compario l'ac[c]usato, e disse: - Mandate a sapere se ciò può essere, perciò che 'l ciri[e]gio è finemente imprunato -. [9] Allora messere Azzolino ne fece pruova, e l'accusatore condan[n]ò in quantità di moneta, però che si fidò più nelli pruni che nella sua signoria.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.32, vol. 1, pag. 210: Allor porsi la mano un poco avante / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e 'l tronco suo gridò: «Perché mi schiante?».

[3] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 5.59, pag. 58: Lo disperato pon l'autor che cada / in nella selva diventando pruno, / e 'l giocatore per la caccia vada.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 167.4: E ragguardante a dietro, e riposta tra' pruni, si nascose...

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 748.26: intra' quali gran copia di pugnenti pruni, belli di verdi frondi e di bianchi fiori.

[6] f Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 361.20: Ma quando li arbori delle ripe di viti armare disideri, ottimo [è] ed agevole un solco nella ripa fare, e quivi spini, overo pruni, e tali, ciò è bacconi, mischiatamente porre... || Corpus OVI.

[7] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 5, pag. 10.15: quando produce di queste generazioni erbe per se medesima, cioè ebbio, giunco, cannucce, trafoglio, pruni, rovi che fanno le more, grassi pruni salvatichi. || Cfr. Palladio, Op. Agr., I, 5, 2: «trifolium non macrum, rubos pingues, pruna siluestria».

[8] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 5, pag. 11.5: e fruttiferi, cioè peri salvatichi, e pruni rossi, e somiglianti arbusti...

[9] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 4, 19-30, pag. 82.9: molte volte impruna; cioè chiude coi pruni...

[10] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 13, pag. 251.6: serano apesi li nostri corpi al prun de l'ombra, idest de l'anima soa, la qual sta germinata como arbori de pruno.

[11] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 299.4: avengadio che a la intrata de lo dicto luoco era una fossa celata da multi pruni...

[12] f Poes. an. Rendendo gratie, XIV/XV (tosc.), 70, pag. 9: Sonci le gelse e quelle che fa el pruno, / e corbezole e sorbe giú nel fondo / de' tre panieri a punto n'è voto uno. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

- [In contesto fig. con connotazione neg.].

[13] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 319.3: sozzo è il campo sanza erba e lo pruno sanza foglie e il capo sanza capelli.

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.111, vol. 3, pag. 403: ché tu intrasti povero e digiuno / in campo, a seminar la buona pianta / che fu già vite e ora è fatta pruno».

[15] Gl Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 13, v. 134, pag. 2114.14: il prun. Çoè l'arbore, che molte volte produxe multi fiuri e poco frutto.

[16] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 42, pag. 230.12: Or colgono eglino uve di spine, overo fichi di pruni?

[17] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 13, 109-129, pag. 364.34: et in essa sono radicati in pruno et in pianta silvestra li violenti contra sé medesimo, perché sono crudeli et aspri, pungenti et infruttuosi, e rompono lo suo correre togliendosi la vita...

- Fras. Fare del pruno un melarancio: attribuire a qsa un valore superiore a quello che ha.

[18] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 8, pag. 311.4: si credeva per la gran ricchezza del figliuolo fare del pruno un melrancio...

- Fras. Essere il pruno tra i datteri: dimostrare inferiorità o inadeguatezza rispetto ad altri.

[19] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 55, terz. 6, vol. 3, pag. 111: Bench'io sia tra' dicitor più vile, / che non sarebbe tra' datteri il pruno, / dirò com' io saprò, ma non sottile.

1.1 [Bot.] Frutto della stessa pianta.

[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 136, pag. 47.22: Recipe oppei tebauci on. i; sugo di dente cavallino, sugo di more acerbe, di pruno... || Corpus OVI.

[2] Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.), 7.9, pag. 428: Sorbi e pruni acerbi siano lìe, / nespole crude e cornie savorose...

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 346, pag. 385.19: E 'nperçò çoa a quisti çoveni più le decociom de mirabolani citrini e kebuli, de tamarindi, de pruni, de sebestem e de fumus terre.

1.2 [Bot.] Lo stesso che susino.

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 2, cap. 8, vol. 1, pag. 149.30: Ma quando s'innestano nel tronco del salcio i rami de' pruni e de' ciriegi, o d'altri frutti ch'abbian noccioli, diventano i frutti senza noccioli. || Corpus OVI.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 277.27: Il sosino, ovver pruno si semini con noccioli nell'autunno di novembre...

- [In contesto fig.].

[3] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 16, 3.4, pag. 807: Io sono stato gran tempo degiuno / del pasto avuto, che no è disoguale / a quel ch' i' emmaginava aver, del quale / vago me stava, com' prugna del pruno...

1.3 [Al plur.:] Fronde arbustive spinose, spesso secche o da ardere (anche in contesto fig.).

[1] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 165.10: It. per iiij some di pruni, il sezzaio dì d'aprile, s. v.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 24, pag. 69.3: Ed ancora i balestrieri, e coloro colle fonde uno fascio di scope, o di pruni, o di strame per segno ponieno...

[3] Ecclesiaste volg. (vers. alfa), XIII ex. (fior.), cap. 7, pag. 215.12: Come iscòppiaro i pruni e le spine ch'ardoro sotto '· laveggio così è lo riso dello stolto et anche questa è vanitade.

[4] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 2, cap. 28, vol. 1, pag. 220.16: quattro pertiche ugualmente di lungi, per traverso si legano, e poi di sopra di vimini o di pruni posti per diritto s'intessono. || Corpus OVI.

1.4 Estens. Vegetazione composta di pruni.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 2.67, pag. 8: E dove pria parea pur bosco e pruno, / vidi sì sciolta e aperta la strada...

1.5 Tronco secco e sterile.

[1] Gl Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 13, pag. 104.4: E quando chade e gugnie nel detto luogho l'anima medesima s'incharciera in uno di questi pruni overo bronchoni dove le viene chaduta.

[2] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 13, 31-45, pag. 354.10: et or siam fatti sterpi; cioè pruni o ver tronconi d'arbori...

2 Lo stesso che rovo.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 98.4: e fassene arginale, sopra il quale s' ordinano legni con istanghe, e pongonvi pruni...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 235.3: va vagando per li monti, per le selve, per li sassi pieni di pruni...

[3] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 9, cap. [vv. 950-86], pag. 357.9: e tutte le mura di Troia sono coperte di pruni e già sono venute meno le ruine. || Cfr. Lucano, Phars., IX, 969: «ac tota teguntur / Pergama dumetis».

[4] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 2, cap. 28, vol. 1, pag. 221.36: Palladio comanda, che si colgano i semi maturi della spina ovvero pruno, che si chiama rovo canino... || Corpus OVI.

[5] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110 (ed. Verlato), XIV pm. (sett.), 6, Gilio, pag. 497.21: et andò-ssene in una selva molto profunda e salvatica e qui sì entrà in una crota tuta entorniata de pruni.

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 8.47, pag. 449: lo terzo, il mar da la terra recise; / arbori, erbe, folti boschi e pruna, / come tu vedi, per lo mondo mise...

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 4, 51-66, pag. 123.10: E guardando le bestie, li apparve Idio in specie di fuoco in uno pruno ch'ardeva e non si consumava...

2.1 [In contesto fig.:] difficoltà o insidia che ostacola un percorso.

[1] Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 7, pag. 303.6: questo, scorto, erra, e tortisce per li pruni e per le ruvine, e alla parte dove dee non va.

2.2 [In contesto fig.:] argomento insidioso o complesso.

[1] Simone da Pierile, XIV pm. (perug.), 16.2.4, pag. 806: Io son sì al tutto di saver digiuno, / che 'l mio conoscer troppo è desoguale / a l'alto vostro dimandar, del quale / passano molte co' scalzo per pruno.

2.3 Estens. Pianta spinosa infestante che rovina i campi (anche fig. per rappresentare vizi o difetti morali).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Coll. 4, cap. 3, pag. 62r.1: per una cotale otiosità facciamo germogliare la terra del quor nostro spine et pruni... || Corpus OVI.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, conclusione, pag. 719.24: Niun campo fu mai sì ben coltivato, che in esso o ortica o triboli o alcun pruno non si trovasse mescolato tra l'erbe migliori.

[3] Andrea Malavolti, Rime, a. 1373 (tosc.), 160a.3, pag. 162: Dé<e> sempre per consiglio andare a' savi / chi ne la mente sua ha dubbio alcuno, / sí che de la ignoranza lasci il pruno / e creda ciò che tengon gli uomin gravi.

2.4 Fras. Essere preso, pigliato dal pruno: restare impigliato o prigioniero di qsa (in contesto fig.).

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 6, 1.26, vol. 3, pag. 14: L'altro che parea grande a maraviglia / un picciol prun lo piglia, / sì che poi vile e da nulla simiglia.

[2] Ricciardo d. Albizzi (ed. Decaria), XIV m. (fior.), canz. 2.13, pag. 101: Ahi, lasso a tte, non sai / come mie esca tragge a ssé ciascuno / e come preso talor dal mio pruno / si trova qual è più costante e fermo?

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 134.6, pag. 125: Amata lungo tempo giovinetta, / ed ella me dimostrando d'amare, / in un boschetto riscontrai soletta, / presa da' pruni; e non potea passare / inanzi né adrieto ancor tornare, / sì d'ogni parte la venìen pigliando.

[4] Alesso Donati, XIV sm. (fior.), madr. 10.8, pag. 112: Ella pur si fuggia, infin che presa / fu da un pruno e d'amor meco accesa.

2.5 Fig. Struttura o arma difensiva.

[1] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 20.8, pag. 736: E contento non fue, ma ésca e funi / facea per prender Vinegia e Firenza; / ma lor, per iscarcar la sua potenza, / forte s' armaron con terribil pruni.

3 Pianta di rose; [anche:] spina. [Spesso in contesto fig.].

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 12, pag. 45.2: Né non dispregiate qualunque ch'abia senno, con ciò sia cosa che de' pruni nascono le rose...

[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 4 Proemio, 5, vol. 2, pag. 348: E come puoi vedere, / discerne pruni da fiori... || Cfr. trad. lat.: «Spinas autem cernit a floribus...» (Egidi, Doc. am., IV, p. 348).

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 13.134, vol. 3, pag. 220: ch'i' ho veduto tutto 'l verno prima / lo prun mostrarsi rigido e feroce, / poscia portar la rosa in su la cima...

[4] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 20, pag. 374.5: Caino e le spine ec. Qui recita un favoloso detto de' fanciulli, che dicono, che Caino per lo peccato del frat[r]icidio con una incarica di pruni fue messo da Dio nella luna...

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 26, pag. 585.9: ma tu in picciolo pruno voltata, partorirai fiori alla tua bellezza simili...

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 24.72, pag. 158: che questo imperadore visse meco / e che la morte il punse col suo pruno.

[7] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 11, 44.5, pag. 618.4: [la spina]: il pruno.

[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 61, S. Pietro martire, vol. 2, pag. 541.2: Questi nacque nel mondo come lume splendiente ch'esce del fummo e come giglio candido de le spine e come rosa vermiglia de' pruni...

[9] Chiose Inf. di Guido da Pisa volg., XIV sm. (fior.), c. 20, vv. 124-126, pag. 1306.16: dicono che Caino è nella luna con una macchia di pruni in collo. || Cfr. Guido da Pisa, Exp. (Laur.), p. 1164: «cum fasce spinarum».

3.1 Fig. Difetto morale o peccato.

[1] f Bindo Bonichi, Rime, a. 1338 (sen.), canz. II.78: Molti servendo altrui sé han destrutti: / però si guardi, chi saggio è, dal pruno. / Mille omin' corregge uno, / ma chi corregge sé più d'altri vale. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Laude s. Niccolò, XIV (tosc.), Da tutta gente..., 22, pag. 406, col. 1: Niccholao glorioso, / rosa aulente sanza pruno, / parvulino generoso, / macerava per digiuno / lo suo corpo... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

3.2 [Fig. e in contesto fig.:] sofferenza o ciò che la provoca (gen. in opp. alla gioia e al piacere rappresentato dalla rosa, in partic. con rif. alle pene d'amore).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 104.6, pag. 326: dal meo guerrero, colpo non difendo, / perch'io veg[g]io del pruno uscir la rosa...

[2] Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.), son. 104a.4, pag. 327: però ch'amor egli ['n]d' ha per difendo, / ch'altrui dà 'l pruno ed a sé tien la rosa...

[3] Poes. an. Poi ch'è sì doloroso, XIII sm. (tosc.), canz. 12.87, pag. 715: Ver è che ciascheduno / nonn à la spina e 'l pruno, / e a un dà vita gioiosa, / sì che poi co la rosa / ne à dotto legne e foco.

[4] Dante, Rime (ed. De Robertis), a. 1321, son. 106 [CXIII].6, pag. 508: Io che trafitto sono in ogni poro / del prun che con sospir si medicina...

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 77.10, pag. 77: Vostro conforto la mia mente sturba, / levandole da torno ciascun pruno, / che con punture gli desse dolore...

[6] f Bruscaccio da Rovezzano (Ed. Medin), XIV/XV (tosc.), 13.82, pag. 247: Ancor son io digiuno / di poter<e> trovar<e> uno / che mmi stacchi dal pruno / di gelosia. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

- Fras. Avere il pruno e non cogliere la rosa.

[7] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 57.7, pag. 276: ed aquistai per poco senno pene, / ed èi lo pruno e non colsi la rosa, / e la bontà ch'audivi già non vene.

- Fras. Prendere il pruno per cogliere la rosa.

[8] Maestro Francesco, XIII sm. (fior.), son. 3.10, pag. 195: né per dolor che senta non s'atuta / lo cor d'amare e non se ne ripente; / ché per lo fiore - aver prendo l'ortica / e prendo il pruno per coglier la rosa...