VELLUTO agg./s.m.

0.1 vegliuti, vegliuto, velluta, vellute, velluti, velluto, veludo, veluti, veluto, villuti, vilutu.

0.2 Lat. tardo villutus (DELI 2 s.v. velluto).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.2.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Stat. pis., 1322-51, [1322]; Simintendi, a. 1333 (prat.); f Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Doc. venez., 1363.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Anonimo rom., Cronica, a. 1360.

In testi sic.: Poes. an. sic., 1354 (?); Doc. mess., 1380.

0.5 Nota le forme del tipo vegliuto, per influsso di veglio 'mantello' (v. vello).

Locuz. e fras. velluto di grana 2.

0.6 A Doc. fior., 1272-78: Micho (e) Bonacorso del Velluto.

0.7 1 Ricoperto di pelo, peloso (detto di un animale, della sua pelle, o di una parte del suo corpo). 1.1 [Detto di una veste:] fatto di pelo. 1.2 Estens. [Detto del corpo umano:] coperto da fitta peluria. 2 [Tess.] Sost. Tessuto di materiale e colore vario che presenta su una delle facce una superficie, liscia o lavorata, di pelo fitto, corto e morbido. Pezza di tale tessuto. 2.1 Meton. Veste fatta di tale tessuto. 2.2 [Tess.] Agg. [Detto di un tessuto:] che presenta su una delle facce una superficie, liscia o lavorata, di pelo fitto, corto e morbido.

0.8 Irene Falini 06.07.2020.

1 Ricoperto di pelo, peloso (detto di un animale, della sua pelle, o di una parte del suo corpo).

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 499.9: Traggonsene fuori le rapine e 'l grande corpo morto: non si possono saziare di riguardare i terribili occhi e 'l volto e 'l petto velluto di setole e li spenti fuochi nella strozza del mezzofiera.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 8, pag. 376.13: Evandro [[...]] riceve singularmente Enea in una pelle di velluto leone...

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 69.11: Afidas [[...]] teneva li mescolati sagrifici colla debole mano, disteso nella velluta pelle dell'orsa del monte Ossa.

[4] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 336.3, pag. 311: E' mi par giá che Dïana trasmuti / le membra mie in un corrente fiume, / o vero in fiera co' dossi velluti...

[5] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 79, pag. 336.26: Nela belleçça delo cavallo dia tu guardare che elli abbia [[...]] la testa ritta alquanto sembiante a testa di montone, lo crino spesso, la coda bene velluta...

[6] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 55.33: andando verso Catai si trova la città di Singuy, dove sono molti buoi salvatichi grandissimi e bianchi come latte, e anche v'ha de' neri e son tutti velluti di lana lunga tre palmi, salvo che 'l dosso...

- [Con rif. al mitico vello d'oro].

[7] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 18 [Leandro a Ero], pag. 608.4: Io òe certo grande invidia di Frixo, il quale passòe sicuro per questo pericoloso e tristo mare in sul montone vegliuto di lana d'oro. || Cfr. Ov., Her., 18, 144: «Aurea lanigero vellere vexit ovis».

- [Con rif. al corpo di Lucifero]. || Att. solo in Dante e nei commentatori.

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.73, vol. 1, pag. 591: Com' a lui piacque, il collo li avvinghiai; / ed el prese di tempo e loco poste, / e quando l'ali fuoro aperte assai, / appigliò sé a le vellute coste; / di vello in vello giù discese poscia / tra 'l folto pelo e le gelate croste.

[9] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 34, pag. 491.15: E quando le ali de Luciffero furon aperte assai, esso se apigliò a le vellute coste, idest piene de lanagio o de peli.

[10] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 34, 55-69, pag. 856.36: et elli, quando li parve tempo e luogo, s'appigliò alle vellute coscie del Lucifero, e di vello in vello discese tra 'l pelo del Lucifero e le croste della ghiaccia che gli erano d'intorno.

1.1 [Detto di una veste:] fatto di pelo.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 110.5: Nel verno si dee l'uomo vestire di robe di lana bene ispesse e vellute, con buoni foderi di volpe, perciò che quella è lo più chaldo che uomo possa avere, o di ghato o di coniglio overo di lievre; e non i[n]tendendo niente che queste fodere sieno più chalde l'una che l'altra, se no quand' elle sono ischaldate, quelle ch'àno più gran pélli e più ispessi, sì tengnono più il chalore.

1.2 Estens. [Detto del corpo umano:] coperto da fitta peluria.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 62, vol. 3, pag. 448.3: Giovenale dice: Le membra vellute, e le dure setolose braccia mostrano la durezza e la crudeltà del cuore.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 117.6: e Arpalos c' hae mezza la fronte bianca, e Maganeo e Lamme col corpo velluto, e Labros, e Agriodos, e Ilattor con istridente voce...

- [Come appellativo del gigante Urgano].

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 65, pag. 242.13: Tristano [[...]] udìe uno bando per la città gridare, che ogni persona de lì a quindici giorni avesse pagato lo trebuto che pagare si soleva al grande gigante Urgano lo Velluto.

2 [Tess.] Sost. Tessuto di materiale e colore vario che presenta su una delle facce una superficie, liscia o lavorata, di pelo fitto, corto e morbido. Pezza di tale tessuto.

[1] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 25.2: Per ciascu[na] peçça de drappo vergato, schitti, deavorati, palii o velluti de seta.

[2] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1312], pag. 428.31: Annone dati Tomaso e conpagni lbr. 267 s. 8 d. 10 in fior., die 5 di lulio 1315. Pagarli per uno vestire di sciamito, veluto per guarnaca e mantelo e cotta di catasciamito...

[3] Stat. pis., 1322-51, [1322] Agg., cap. 1, pag. 594.4: oro filato, argento filato di Venetia; vegliuti di piò ragioni...

[4] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 6.1: Filippo Chorbizzi de dare a dì XX di frebraio per una borsa di veluto e per chanavaccio che aveva auto da Bonachorsi...

[5] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 8.4: Il letto no si potrebe credere, scrivere quanto fu richisimo: la copritura di sopra fu di finisimi veluti vermigli.

[6] Poes. an. sic., 1354 (?), 75, pag. 26: Li samiti sun pirduti - et li strangi impirnaturi, / li guanti di camuti, - gran panni di culuri, / li nobili villuti, - riali caniaculuri: / tutti simu vistuti - di lana di muntuni.

[7] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 18, pag. 166.18: Sedeva in uno destrieri granne, vestuto de seta, cioène de velluto mieso verde, mieso giallo, forrato de varo.

[8] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 133.29: E 'l ducha di Milano per questa magnanimità fé giostrare III doni; uno chavallo chovertato di fiorini II cento, e una armadura di fino aciaio di pruova, e XXV braccia di velluto fino.

[9] Doc. venez., 1363 (2), pag. 338.12: It(em) p(er) J° vestido de veludo i(n)cordelado <veludo> d'oro s. XVIIJ go..

[10] Doc. mess., 1380, pag. 132.22: it(em) paru unu di maniky di mari vinicianisky cuverti di vilutu nigro...

- [Con rif. al tessuto del palio che si corre a Firenze].

[11] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 11, cap. 17, vol. 2, pag. 610.3: ivi alla Bessa co· l'usate muccerie, ad etterna rinoma del Comune di Firenze, e infamia de' Pisani, feciono correre u· ricco palio di velluto in grana foderato di vaio, il quale ebbe il conte Niccola delli Orsini, e llo mandò a Roma per onore della sua cavalleria.

[12] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 48, terz. 51, vol. 3, pag. 39: E i Fiorentini il dì di San Giovanni / vi fer correre il palio del velluto, / come in Firenze soglion far gli altri anni.

[13] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), I, ott. 15.3, pag. 193: Poi fece da San Marco a Sansovino / per lor dispetto correr quattro palj, / l' un di velluto, all' uso Fiorentino...

- Velluto di grana.

[14] f Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 26, pag. 142.30: a traverso a dicti vegliuti debia gittare di una spetie sola trama cioè o accia pura et cotta o filugello vel cocollo puro et cocto vel seta pura et cotta excetto che in vegliutidi grana non si possa mectere accia di neuna ragione... || Corpus OVI.

[15] F Lett. comm., 1380-1407 (tosc./sett.), [1400]: non ò abiutto se no 1 lettera che feva mentione chome aviva chomprato lo veluto verde e lo veluttodi grana di Gotardo e altre cosse per dare a le done. || Frangioni, Milano fine Trecento, p. 531.

2.1 Meton. Veste fatta di tale tessuto.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 71, pag. 644.7: Appresso i quali Biancifiore, vestita d' un verde velluto adorno di risplendente oro e preziosissime pietre...

[2] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 234, par. 3, vol. 2, pag. 313.27: E ke né portare, né fare fare possa alcuno agiubato se non sotana tonda, né portare possa alcuno velluto overo tararesco overo alcuno panno denante diviso overo aperto.

[3] Lett. fior., 1375 (7), pag. 30.17: Apresso vennono da ciento cinquanta scudieri, intendi uomini di nome, figliuoli di signori e di gentili uomini, tutti vestiti di zetani e di velluti azurri e neri, tutti con ricche cintole suvvi...

2.2 [Tess.] Agg. [Detto di un tessuto:] che presenta su una delle facce una superficie, liscia o lavorata, di pelo fitto, corto e morbido.

[1] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 7.28: sotto a' piedi fu messo un tapetto veluto a modo degli altri tapeti, salvo ch'era tutto di finisima seta e tutto nuovo...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 301, vol. 2, pag. 465.9: il dì di san Giovanni feciono correre palio di sciamito velluto presso a la porta di Pistoia.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 61, terz. 35, vol. 3, pag. 180: E 'l giorno, ch'era la festa sovrana / di San Giovanni, alla Cittade appresso / corsero il palio velluto di grana.