SÈCOLO s.m.

0.1 seccolo, secholi, secholo, secol, secola, secoli, secolli, secolo, secolò, secul, secula seculi, secullo, seculo, seculu, segholo, segol, segoli, segolo, segori, segoro, segulo, siecolo, siegoli, siegolo.

0.2 Lat. saeculum (DELI 2 s.v. secolo).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1 [12].

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lett. sen., XIII u.v.; Lucidario lucch., XIII/XIV; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Omelia padov., XIII s.q.; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Disticha Catonis venez., XIII; Poes. an. bologn., XIII; Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Miracole de Roma, XIII u.q. (rom.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Accento: anche secolò.

Anche s.f. (secola).

Locuz. e fras. abbandonare il secolo 2.1.1; annanti il secolo 1; dalla prima secola 3.1.4; dinanzi dai secoli 1; futuro secolo 1.2.2; grande secolo 1.2.4; immortale secolo 1.2.3; innanzi ad ogni secolo 1; innanzi a tutti i secoli 1; in secola 3.1.3; in secolo dei secoli 3.1.2; in tutti i secoli 3.1.1; l'altro secolo 1.2; lasciare il secolo 1.1, 2.1.1; nei secoli 3.1.1; nel secolo dei secoli 3.1.2; nel secolo del secolo 3.1.2; non sapere dire il secolo ove si è 1.1; non sapere il secolo dove si è 1.1; non sapere il secolo ove si è 1.1; nuovo secolo 1.2.5; partire dal secolo 1.1; partirsi dal secolo 2.1.1;passare dal secolo 1.1; passare di questo secolo 1.1; per i secoli 3.1.1; per tutti i secoli 3.1.1; per tutti i secoli dei secoli 3.1.2; ritornare al secolo 2.1.2; santo secolo 1.2.4; secolo a venire 1.2.1; secolo che deve venire 1.2.1; secolo che è a venire 1.2.1;secolo che verrà 1.2.1; secolo di paradiso 1.2.6; secolo futuro 1.2.2; secolo nuovo 1.2.5; tornare al secolo 2.1.2; trapassare di questo secolo 1.1; uscire di questo secolo 1.1; venturo secolo 1.2.1.

0.7 1 Luogo dove si compie l'esistenza terrena, mondo. 1.1 Estens. Esistenza, vita terrena. 1.2 L'altro secolo: vita eterna ultraterrena. 1.3 Estens. Genere umano, umanità. 2 Ciò che appartiene al mondo terreno o che ha valore in esso; beni materiali. 2.1 La realtà al di fuori di una comunità religiosa. Estens. Laicato. 3 Periodo di cento anni. 3.1 [Generic.:] lungo spazio di tempo. 3.2 Estens. Età in cui qno si trova a vivere; epoca o chi vi si trova. 3.3 [Con rif. ai periodi in cui era suddivisa la storia del mondo]. 3.4 Estens. Tempo, storia (del mondo e dell'uomo); evento umano che accade nella storia.

0.8 Nicola Pacor 24.11.2016.

1 Luogo dove si compie l'esistenza terrena, mondo. || Spesso in unione con l'agg. dim. questo a marcare l'opp. rispetto all'aldilà.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 462, pag. 542: La onça è una bestia mala e perigolosa: / cercare pòi lo segolo, no trovi peçor cosa; / d' ognunca crïatura este contrarïosa...

[2] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 8, pag. 177: «Se di meve trabàgliti, follia lo ti fa fare. / Lo mar potresti arompere, a venti asemenare, / l'abere d'esto secolo tut[t]o quanto asembrare...

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9.12, pag. 91: Co' non pensate, femmene, col vostro portamento / quant' aneme a esto secolo mannate a perdemento? / Solo col desiderio, sanz' altro toccamento, / pur che li èi en talento, - l' aneme macellate.

[4] Miracole de Roma, XIII u.q. (rom.), 34, pag. 578.9: Et ad similitudine de lo rege potentissimo, li quali sallo sopre li cavalli ad similitudine sopre li potenti principi de questo seculo.

[5] Lett. sen., XIII u.v., pag. 49.34: Et ciò è che dice santo Jacomo apostolo: «Chi vuole essare amico di questo secolo bisogne che diventi innimico d' Iddio».

[6] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 59, pag. 130.34: Noi sappiamo che' Greci sono molto valente gente [[...]] e apresso tutto ciò ànno molta gran signoria, ch'egli ànno tutta Europa in loro subiectione, ch'è la terza parte del secolo...

[7] Stat. assis., 1329, pag. 162.3: Apparve la gratia de Dio nostro salvatore a tucti gl'omine, amaestrante nuy, aciò che, anegante la impietà e i secolari desiderii, sobriamente et giustamente et piatosamente viviamo en questo seculo...

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 33, pag. 164.11: Loê lo Segnor e confessê ch'el è bon e la soa misericordia si è grande in lo secol de çá.

[9] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 43, pag. 104.9: Secolo, cioè mondo. «Secolo» [[...]] in questa parte non lo 'ntende l'autore per ispazio di tempo, ma, seguendo l'uso del parlare fiorentino, nel quale, volendo dire «in questo mondo»...

[10] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 389, pag. 394.17: Gli tre re significano ch'egli vorrà trarre a sé, per fey gli Asiriani e gli Africani e quelli di Uropia, e bene tre parti del secolo, Asia e Africa e Uropia.

[11] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 74.14, pag. 75: Colui, che pria si dinoccolò / mostrò il collo suo a Galien, / ma con diversi morbi sentolò; / quando s'attuffa l'anitroccolò / piglia de' pesci, che fugir dovien. / Ciascun usi su' arte al secolò.

- [Con partic. rif. alla creazione divina].

[12] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 44, pag. 601: Pare del ciel altisemo, re de gloria posente, / glorïosa maiesta, verasi' onnipotente, / lo siegolo formassi tut emprimeramente, / ciel e terra e mar, qe tut era nïente...

[13] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 324, pag. 187: A te dico, che m'odi, / che quattro so· lli modi / che Colui che governa / lo secolo in eterna, / mise ['n] operamento / a lo componimento / di tutte quante cose / son, palese e nascose.

[14] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 2, pag. 46.16: Ancora, il nostro Signore creò e fece tutte le cose de' secoli ad assempro, e per utile dell'umana nostra vita.

- Annanti il secolo, dinanzi dai secoli, innanzi ad ogni secolo, innanzi a tutti i secoli: prima della creazione.

[15] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 14, pag. 237.16: Onde è scritto di lei [[sc. la Sapienza]]: «Dal principio [e] dinanzi dalli secoli creata sono...

[16] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 8, pag. 22.4: Deu cussì li avi ordinati, lj cosi predestinati, a zo ki vegnano per orationi de li sancti: et cussì Deu ordinau ananti lu seculu ab eternu.

[17] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 55.8, pag. 91: Io credo in un Dio Padre Onnipotente, / [[...]] / e in un Segnor Iesù Christo beato, / prince di pace e nimico di guerra, / di Dio figliol unigenito e nato / del Padre inanzi gli seculi tuti, / inmenso, incomprensibele, increato...

[18] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, proemio, pag. 194.19: e così credettero, che una sola natura, cioè umana, fosse in Cristo suo figliuolo unigenito, cioè di Dio nato del Padre innanzi a tutti li secoli, lume di lume...

[19] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 1, cap. 8, pag. 38.8: Onde certo è che la predestinazione dell' eterno regno in tal modo è dall' onnipotente Dio disposta, [[...]] sì che gli eletti orando meritino di ricevere quel bene, lo quale l' onnipotente Dio inante ad ogni secolo dispose di donare a loro.

1.1 Estens. Esistenza, vita terrena. || Spesso in unione con l'agg. dim. questo a marcare l'opp. rispetto alla vita eterna.

[1] Omelia padov., XIII s.q., pag. 7.12: quando lo Segnór Deo ve torrá de questo seculo, ke 'l per la sóa misericordia ve déa víta eterna.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 24: Questo seculo è come uno ponte, la montata del quale è qua(n)do lo h(om)o esce dal ventre dela madre (et) la scesa è qua(n)do muore...

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 45, pag. 528.19: Che danno è al cristiano, che attende d' avere vita eterna, da questo secolo in qualche tempo e per qualche via essere rimosso?

[4] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 33 parr. 5-8.8, pag. 138: «Anima mia, chè non ten vai? / chè li tormenti che tu porterai / nel secol, che t'è già tanto noioso, / mi fan pensoso di paura forte».

[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 42.36: come più invidia questa vita più disidera l'altra, e di ciò nascono altre lagrime che i santi uomini hanno in questa vita cioè in questo secolo...

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 649.32: lo disprezzamento del mondo, e il dispetto di se medesimo e le privazioni delle cose corporali, l'amore della virtù e l'odio del vizio e la fatica del secolo e la prontitudine dello spirito...

- Fras. Lasciare il secolo, partire dal secolo, passare dal secolo, passare, trapassare di questo secolo, uscire di questo secolo: abbandonare il mondo; morire.

[7] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 193.15: Molto m'è dolce e soave il pensiero de li amici passati dal secolo; ebbili sì come li dovesse perdere, perdeli sì come sempre li abia.

[8] Pacino Angiulieri (ed. Contini), XIII sm. (fior.), 8, pag. 390: ch'io non ispero mai esser gioioso / poi l'avenent' e dolze donna mia / è dal secol partita / e sua amorosa cera morta giace.

[9] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 2.16, pag. 327: E 'n guisa tale ebbe terzo marito; / Al qual morío, e lasciògli una figlia. / Poi d'un'altra ebbe il marito altra figlia; / Or s'è per morte dal secol partito.

[10] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 74.4: Il re Nino tenne in sua signoria tutta la terra della grande Asia, salvo che l'India. E quando egli passò di questo secolo, egli lasciò un giovane figliuolo ch'ebbe nome Saratiel.

[11] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 27, vol. 1, pag. 286.4: E poi ch'egli ebbe tutto questo fatto, e molte altre cose, egli trapassò di questo secolo negli anni della incarnazione del nostro Signore Gesù Cristo ottocentoquattordici anni.

[12] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 10.6, pag. 101: Deo, che dato m'ài / tal che nne chero dal secol partire, / per pïetà mi degni sovenire / a che m'incontra. Più non posso omai / viver, ch'ontra podere conoscenza.

[13] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 100, pag. 23: Io vo per li apostili, no faccio plu sogiurno, / per reconforsare, te starrau dentorno. / A demane te levarai quando se fa iurno; / poy escierai de quistu seculo, en celu ène lu tou returno.

[14] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 336, pag. 357.7: Ella era tanto dolorosa, che sovente fiate facea sembrante di morire; ella diveniva sovente verde e palida, così come trapassata di questo secolo, ché di liei non esciva né fiato né lena.

[15] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 14, pag. 281.42: E quando a questo passo serai adirissato e in tucto bene, e tu cte ne verrai a mei, e lasserai lo seculo e poi aviteremo insime e seremo conpagnoni durabilemente in dell'altro seculo».

[16] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 39, pag. 287.10: Passare di questo secolo, grande tribulazione significa. Parlare co' morti, letizia significa.

- Fras. Non sapere (dire) il secolo (d)ove si è: non sapere se si è vivi o morti; essere in uno stato confusionale.

[17] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 42.55, pag. 557: Me' mi saria - s'io moro per amore / c'aver tal doglia al core, / chente voi, fiore, - mi fate sofrire, / ché già non saccio dire / lo secolo ov'i' sia.

[18] Poes. an. tosc., XIII/XIV (2), 60.6, pag. 364: L'Amor l'à messo in sì gran strulochiero, / che nnon sa seculove si sia, / e voi amando sta in gran pensiero: / non à riposo né notte né dia.

[19] Meo dei Tolomei, Caribo, XIII/XIV (sen.>umbro-march.>ven.), 137, pag. 83: un sì fatto pazzarone, / e tènse savio 'l garzone. / E doisè, / che non sa 'l segol do' se', / e dice ch[ed] ogn'om gli par de fé!

1.2 L'altro secolo: vita eterna ultraterrena.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 62, pag. 300.15: «Adopera adu(n)que p(er) l'altro secolo secondo ke tu dovessi morire testeso»... || Cfr. Albertano, De amore, IV, 22: «Operare igitur pro futuro seculo quasi minime sismoriturus...».

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 55, pag. 284.3: I mali de l'altro secolo e le pene sono: ninferno e purgatorio e limbo; tutte queste pene sono per colpa.

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 30.39: Com'elli saranno beati nell'altro secolo ciò non può neuno perfettamente sapere in fin ch'elli vi sieno...

[4] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 219, pag. 53: ke en l'altro segolo et en questo / da Deo el serà granmentre maleeto; / e ben lo sapa, s' elo vol saver, / ke queste conse ge verà a ver.

[5] Dino Fresc. (ed. Contini), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 4.59, pag. 623: Ma poi, com'uom che d'altro secol riede, / vil di paura e di pietà pensoso, / destòssi pauroso, / e vide che costei s'era partita...

1.2.1 Secolo che deve venire, secolo (che è)a venire, secolo che verrà , venturo secolo.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 22: Et però spera del s(e)c(u)lo che dè venire sì come aquale dovessi morire... || Cfr. Albertano, De amore, IV, 22: «Operare igitur pro futuro seculo...».

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 14, pag. 237.16: è scritto di lei: «Dal principio [e] dinanzi dalli secoli creata sono, e nel secolo che dee venire non verrò meno»...

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 105.1: la pace e la beatitudine che sarà nel secoloch'è a venire, per la quale guadagnare e avere l'uomo dee vivere santamente in questo secolo...

[4] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 55.66, pag. 92: e pur aspetto la resuretione / de' morti et an' la vita del venturo / seculo.

[5] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 193, pag. 718.9: Questa antica pietà morire dee nel seculo che verrà , questa reverenza fu quando Saturno teneva e' villani imperi.

[6] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 5, par. 10, pag. 29.32: Ché intra lle leggi e ssette, che ssono diverse per lo mondo molte ne sono che promettono e ttenghono che a' buoni iddio distribuirà nel secolo avenire merito e guidardone per le loro buon'opere... || Cfr. Defensor pacis; I, 5, 10: «in futuro seculo».

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 308.6, pag. 382: Da poi più volte ò riprovato indarno / al secol che verrà l'alte belleze / pinger cantando, a ciò che l'ame et preze: / né col mio stile il suo bel viso incarno.

1.2.2 Secolo futuro (anche in ordine inverso).

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), D.10.13, pag. 234: Ché, s'io contemplo el gram premio venturo / a chi Dio chiama la cristiana prole, / per me niente altro che quel[o] si vuole; / ma di te, caro amico, sì mi duole / che non rispecti al seccolo futuro / e perdi per lo vano el bem siguro.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 92, pag. 667.6: la lunga età e la grave infermità mi mostrano la vicina morte [[...]]. La quale poi che del mondo tolto m' avrà, e renduta l' anima al futuro secolo, tu del presente regno, del quale io lungamente re sono stato, prenderai la corona e 'l reggimento.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 22, vol. 2, pag. 343.34: Voi siete del mondo. È dunque Padre del futuro secolo, e però a coloro, che Egli elesse per figliuoli, e per discepoli, non diede, ma fece lasciare li beni presenti, e promise loro li futuri.

1.2.3 Immortale secolo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 2.15, vol. 1, pag. 22: Tu dici che di Silvïo il parente, / corruttibile ancora, ad immortale / secolo andò, e fu sensibilmente.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 541.19: Nè l' impetrare spirazion ec. E questo si puote esponere in due modi: o che in sogno Beatrice, donna di mortale ad immortale secolo trapassata...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 109, pag. 494.30: Quale allora la paura di Filocolo fosse io nol crederei sapere né potere dire, [[...]] egli fu quasi che passato agl'immortali secoli, appena vita gli rimase...

[4] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 2, pag. 113.14: Qui D. dice a V.: «O V., tu dici che 'l patre de Silivo, cioè Enea marito de Lavina, essendo ancora Corruptibile, cioè col corpo, andò ad inmortali Secoli, cioè in inferno, purgatorio e in paradiso».

[5] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 2, 10-36, pag. 61.39: ad immortale Secolo andò; cioè andò all'inferno ove è secolo che non dee mai aver fine, e però dice immortale.

1.2.4 Grande, santo secolo.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 3 parr. 1-9, pag. 11.13: passando per una via, volse li occhi verso quella parte ov'io era molto pauroso, e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel grande secolo, mi salutoe molto virtuosamente...

[2] Novellino, p. 1315 (fior.), 75, pag. 300.16: Ma dimmi in tua fe': chi mangiò li ernioni del cavretto?». Il giullare rispuose: «Per quel santo secolo dov'io debbo andare, compagno mio, ch'io non li mangiai!».

1.2.5 Secolo nuovo (anche in ordine inverso).

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 31 parr. 8-17.61, pag. 132: e quale è stata la mia vita, poscia / che la mia donna andò nel secol novo, / lingua non è che dicer lo sapesse...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 60, pag. 338.31: E ben che ella lietamente viva ne' nuovi secoli, a noi gravissima noia ne' cuori di tale partita è rimasa, però che infinito amore le portavamo...

1.2.6 Secolo di paradiso.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 6, pag. 198.4: Addunque, acciò che tu schifi la morte, e sia recevuto nel seculo di paradiso, fa' quello che dicie l'Apostolo ad Galachia fa' bene ad tutta gente, e maximamente ad domestici de la fede...

1.2.7 Estens. [Traduzione occasionale del lat. beatitudo].

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 15, pag. 89.19: "Non puoi aver licenzia da me, se prima non vedi le nostre magior pene e più dure e come quelle altre ànno magiore allegrezza e magior secolo". || Cfr. De amore, I, 6 E: «et maius aliarum gaudium atque beatitudinem aspexeris».

1.3 Estens. Genere umano, umanità.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 254, pag. 609: Guardà-ve de quelor qe ve vol ençegnar, / q'ig a nuia mesura no ve possa laçar, / qé mai no vedhes lo segolo sì malamentre andar...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 9, pag. 17.23: La seconda ragione si è, che non solamente ei buoni ànno gloria e rinomea in questo mondo, anzi l'ànno ei malvagi; perciò che 'l secolo è molte volte ingannato nel giudicare...

[3] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), ball. 9.41, pag. 228: Erore e stoltezza abondava / e catuno stava - ne muto; / fede e vertù amortava, / und'era 'l secul perduto, / no 'nd' avesse Dio proveduto / di te, per cui ben reformato / e amendat[o] - è follore.

[4] Disticha Catonis venez., XIII, L. 2, prologo, pag. 55.19: S'el plas a ti amar alguna causa o enprendre amar leçando, demandaràs Ovidio; se quest penser è a ti, ke tu vive savio, aod qelle cause, le qual ke tu posse enprender, per le qual cause lo segolo fi menado desevrado da li vicij.

[5] Poes. an. bologn., XIII, 8, pag. 9: [Ma]donna perfectissima, de Ioachìn fusti nata. / Per salvar[e] lo segolo fusti al mondo creata, / stella dolce clarissima, gema glorificata.

[6] Lucidario lucch., XIII/XIV, L. 1, quaest. 98-101, pag. 45.37: perché tu salvasi questo malvagio secolo, che trapasseràe con tucte le sue cose.

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.13, pag. 387: tener stao religioso / en qualche secreto logo, / per fuzir ogni re' zogo / de questo segoro fauzo, re' e van, / per no descender in borcan, / sì che fosse da ogni lao / en De' servir <da> tuto ordenao.

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 190.9: Dio, il quale riprendi il secolo del peccato commesso, della giustizia non fatta, e del giudizio non temuto.

[9] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 1.47, pag. 421: La maraviglia è pur che Dio sostiene / nostre spurcizie e mene, / e come l'ira sua può mitigarsi, / ch'e' non profonda giù il secol tutto.

- [Generic.:] persone, popolazione.

[10] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 185.12: Neuno per li seculi fue posto sì alto che non abbia povertà d'amici, s'elli vuole che per richezza neente li falli.

[11] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 9, pag. 17.31: La terza ragione si è, che se i re ed i príncipi intendono principalmente e per lo maggiore bene avere la rinomea del secolo, e' li basterà solo di parere buono al popolo...

[12] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 38, pag. 46.23: sognò Vaspasiano che uno lione venia di verso il cielo, [[...]] e quand'egli l'avea iscorticato tutto, sì si guardava in uno specchio sì no si potea conoscere, e gl'era aviso che ttuto il secolo corea apreso lui e diceano: - Venite, venite a vedere il morto ch'è risucitato. -

[13] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 79, vol. 3, pag. 168.24: E rubellossi al re Piero il conte Ruggieri da Lentino con tutte le sue castella [[...]]: e così si rivolge il secolo.

2 Ciò che appartiene al mondo terreno o che ha valore in esso; beni materiali.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 42.7: Un altro savio dice che filosofia è onestade di vita, studio di ben vivere, rimembranza della morte e spregio del secolo.

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2139, pag. 68, col. 1: Quel homo sí è mato ke tropo s'asegura / In avere grande richeçe e stare in aventura / Ke i' ó veçuo ventura e grande rikeça / Ki én devenue a grande baseça; / Lo segolo è fragele e van, / Tal g'è ancó, no g'è doman.

[3] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 20, pag. 137.19: «Qua(n)do s'a(n)noverano, molti sono li amici, ma nel te(n)po dela necessitade sono pochi». [38] Quelli è vero amico ke t'aiuta quando lo s(e)c(o)lo ti viene meno.

[4] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 18.29, pag. 40: e mir' como / val meglio esser gaudente / non avendo neente, / ch'aver lo secol totto / dimorando a corrotto.

[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 18.9: chi questa vertude hae, elli si guarda che non sia corrotto per tre cose che 'l mondo oniscono, di disiderio di carne, orgoglio di vita, concupiscenzia del seculo, siccome disse messere santo Giovanni.

[6] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 9, pag. 272.28: Che manifeste sono l'opre dela carne, ciò è avolterio, fornicatione, luxuria, la servitudine dell'idule, [[...] invidia, micidio, avaritia, vanagloria, maldire, l'amore del seculo, ebbrietà, troppo mangiare...

2.1 La realtà al di fuori di una comunità religiosa. Estens. Laicato.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 23, pag. 272.17: et questo si fa quando ellino inpromettono castità, o quando vanno ad religione di comunal concordia, o vero l'uno per consentimento dell'altro va ad religione e l'altro rimane nel seculo...

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 43, pag. 238.15: sì come dice s(ant)o Paolo, così tra lli uomini sono distinti li offici, ke altra cosa èe detta ali religiosi, (e) altra a coloro ke sta(n)no al seculo, (e) altra alli giudici.

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 88.5, pag. 178: Diss'alor Falsembiante: «or ascoltate, / Chéd i' sì vi dirò la veritate / De· luogo dov'io uso e dov'i' stoe. / Alcuna volta per lo secol voe, / Ma dentro a' chiostri fug[g]o in salvitate, / Ché quivi poss'io dar le gran ghignate.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 76, vol. 3, pag. 500.9: Li santi uomini sono quelli che questo mondo rifiutano, e lasciano il secolo, in tal maniera ch'elli non si dilettano se non in opere di Dio.

[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 101.9: La moglie di Lotto significa quelli che sono usciti del secolo, et intrati in religione ritornano a dietro per volontade, e per desiderio ch'al corpo hanno.

[6] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 1, pag. 97.31: non potendo più sostenere d'abitare colle genti del secolo, acceso d'un santo desiderio, fuggì in solitudine, e incominciò a fare asprissima e santissima vita.

[7] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 37, par. 3, vol. 1, pag. 410.12: Non empertanto sia licito ad alcuno agl preditte figluogle naturagle overo spurie lassare [[...]] oltra la sesta parte de la sua redetà, soprestaente figluogle maschie legeteme e naturagle, uno overo più, en lo siecolo staente...

[8] Stat. lucch., XIV pm., pag. 87.18: Ciascum che viene adla religione dello spitale quel servigio faccia che facea al seculo.

[9] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 115, S. Bernardo, vol. 3, pag. 1015.20: Un monaco il quale era stato al secolo rubaldo e giocatore, fue tentato dal nemico di volere tornare al secolo e, non potendolo san Bernardo ritenere, dimandollo di che viverebbe.

2.1.1 Fras. Abbandonare, lasciare il secolo, partirsi dal secolo: abbracciare la vita religiosa, prendere i voti.

[1] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 2, pag. 100.20: Uno cavalieri ge(n)tile (et) riccho si partì dal seculo et i(n)tró i(n) dell'ordine di Cistella.

[2] Lucidario pis., XIII ex., L. 2, quaest. 8, pag. 75.5: Che dici tu di quelli che lassano lo seculo et prendeno habito di religione et in pogo tenpo mecteno tucto gioso et pigiori sono poi che non funo inprima?

[3] Lucidario pis., XIII ex., L. 3, quaest. 33, pag. 111.24: como sono monaci et rimiti et altri honesti homini che àno abandonato lo seculo...

2.1.2 Fras. Ritornare, tornare al secolo: abbandonare la vita religiosa, lasciare i voti.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Malco, cap. 1, pag. 188.18: Della qual cosa sconfortandomi l'abate mio, [[...]] dicendomi che questo era inganno e pensiero del nimico, lo quale sotto ispezie di bene e d'onestade mi volea far tornare al secolo...

[2] Stat. castell., XIV pm., pag. 209.29: Anco mo ordenamo stantiando et affermando ke nesciuno poi che sirà emtrato em questa fraternita, d' essa possa uscire retornando al seculo, empertando possa amdare liberamente ad altra religione approbata.

3 Periodo di cento anni.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 33.95, vol. 3, pag. 553: Un punto solo m'è maggior letargo / che venticinque secoli a la 'mpresa / che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo.

[2] Gl Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 42, gl. b, pag. 27.23: Secolo è tempo di C anni, e però si chiamavano «giuochi secolari», perché si faceano de' C anni una volta, e però erano poco manifesti.

[3] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 29, 37-54, pag. 646, col. 1.4: Secolo si è cento anni, et altri lo fa piú et altri meno.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 52.18: Lo Sole sedeva adornato in su la sedia di vestiri di porpora, risprendente di chiare pietre smeraldine. Dalla parte diritta e dalla manca erano i dì, e 'l mese, e l'anno, e' secoli, e l'ore poste con iguali spazi...

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 635.9: Santo Jeronimo scrisse in una epistola a Tito: «Il numero delli anni del nostro tempo non compie ancora li semilia; e quanti seculi di tempo dall' origine è da arbitrare che fossero, che li Angeli, li Troni, e le Dominazioni, e li altri ordini servirono a Dio?».

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 2.13, pag. 430: Settecento e cinque anni e più dimora / sotto gl'imperador, che poi seguiro, / che, come sai, viveano in Grecia allora. / Ma propio in quel secol, se ben miro; / che Macometto fu, levar lo niffo / e da lo 'mperio in tutto si partiro.

[7] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 101, pag. 331.6: Ma quando il mio pensiero è fermo, e' sa, che non è alcuna differenza tra 'l dì, e 'l secolo, e io m'ho renduto tutto il mio dovere.

3.1 [Generic.:] lungo spazio di tempo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 13, pag. 233.5: e intra molta età di lungo secolo la misera cittade, e veragemente misera madre, appena uno anno si riposò dalle paure de' pianti...

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 298.35: e ordinano che il monte sia chiamato, per lo nome di colui, Monte Miseno: il quale nome tiene per eterni secoli. || Cfr. Verg. Aen., VI, 235: «ab illo / dicitur aeternumque tenet per saecula nomen».

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 21.80, vol. 2, pag. 362: Ora chi fosti, piacciati ch'io sappia, / e perché tanti secoli giaciuto / qui se', ne le parole tue mi cappia».

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 420.7: Tu, la quale fai l'ingegni degni di fama, e longevi, cioè antichi e per lunghi secoli...

[5] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 135.5: la ragione civile stette celata per molti secoli intra li sacrificii e le solennitadi delli dii immortali...

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 55.26: Et in tal guisa amavannu li Rumani la patria caritativamenti que grandi tempu et multi seculi stitti que nullu di li senaturi nu[n]ca revelau nullu secretu di lu consilyu. || Cfr. Val. Max., II, 2, 1: «ut arcana consilia patrum conscriptorum multis saeculis nemo senator enuntiauerit».

[7] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 8.15: ma certissimo abbiamo essa [[scil. Firenze]] non dopo molti secoli da Attila, crudelissimo re de' Vandali e generale guastatore quasi di tutta Italia [[...]] in cenere la ridusse e in ruine...

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 72, vol. 1, pag. 410.25: E per fare questo per certa vanagloria al loro tempo, lasciarono di farli scolpiti, e fusi di rame e dorati, che costavano poco più che quelli del macigno, ed erano belli e duranti per lunghi secoli...

3.1.1 Locuz. avv. In tutti i secoli, nei secoli, per i secoli, per tutti i secoli: per sempre, per l'eternità.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 147, pag. 242: Ki presta a Iesú Criste bon cambio pò attende; / Per pizen fag a tempo un grand tesor gh'á rende, / Tammagn k'in tug li segori no g'á mancar da spende: / Oi De, quam bel guadhanio, ki zo voless attende.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 178.18: E driedo lo terzo dì la [[scil. la sibilla tiburtina]] repuose a l'imperador in questo muodo: segno de zudisio, la terra comenzerà a bagnarse da sudor; de cielo vegnerà el re che vegnerà per li siegoli, e le altre cosse che segue.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Prologo2, pag. 165.27: Enea fu il primo loro genitore: da lui come da principale radice, nel nome di Dio, il quale eternalmente vive e regna per tutti i secoli, cominceremo.

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 332.7: Non circonscritto ec. Dice, che tre volte fue cantato [i]l Padre, e ['l] Figlio, e lo Spirito Santo, il quale è uno Iddio in tre persone, vive e regna per tutti li secoli.

[5] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 3, pag. 206.6: À ricevuto Israel il suo garzone, racordandosi della sua misericordia. Sì com' egli promise a' padri nostri, cioè ad Abraam e al seme suo ne' secoli.

[6] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 26, pag. 314.17: E bene ce ne chiarifica il Profeta, dicendo: «La sua giust[iz]ia sta e permane per tutti i secoli

[7] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 3, pag. 237.21: Lo immondo mondo quali cose monde ti darà? Pensi tu, matto, vivere per tutti i secoli?

3.1.2 Locuz. avv. Nel / in secolo dei secoli, nel secolo del secolo, per tutti i secoli dei secoli: in eterno, per sempre. || Traduce il lat. In saecula saeculorum.

[1] Gl Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 27, pag. 122.20: Quest' ultimo timore è eterno, e di questo dice il Salmista: Il timore di Dio santo resta nel secolo delli secoli, cioè in eterno.

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 8, pag. 66.10: Lo settimo è timore di riverenzia, lo quale procede da profonda umilitade [[...]] onde questo timore è eziandio in Paradiso. E però dice il Salmista: Il timore di Dio santo permane nel secolo del secolo.

[3] Stat. lucch., XIV pm., pag. 84.50: L'omnipotente Dio doni et conceda che i frati in questo seculo vivano religiosamente et nell'autro possegghano lo regno di cielo, lo quale col Padre et collo Spirito Sancto vive et regna per tutti li seculi dei seculi, amen.

[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 17, pag. 66.13: A lui sia lalde e gloria in seculo de' seculi, et a voi il meriti colui, che per voi à fatto bene a me.

[5] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 553, pag. 529.1: Gli corpi avranno belleza, isnellità, forteza, francheza, diletto, sanità, onore, sicurtà, allegrezza; alla quale ci conduce quelli che vive e regna per tutti i secoli de' secoli. Amen.

3.1.3 In secola: eternamente.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 33, pag. 162.24: Tu è' beneechio in la sedia del to' regno e laudabel e glorioso e alto sovre ogne cosa in secola, et beneechio è 'l nome sancto de la toa gloria e alto sovre ogne cosa in secola.

3.1.4 Femm. Dalla prima secola: dal principio. || Forma esemplata sul neutro plur. lat. saecula, dovuta a esigenze di rima.

[1] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 484, pag. 380, col. 2: Anche te voglio pregare / tu cte micti ad pensare / lo nenguere et lo piovere / et la terra commovere, / bonnire et tonetare, / fulgori et allustrare; / questo no è facto jecola, / fo dalla prima secola.

3.2 Estens. Età in cui qno si trova a vivere; epoca o chi vi si trova.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 4, pag. 43.25: Perchè conciossiacosachè quelle medesime spese faccia l' oste e diligentemente, e negligentemente ordinata, non solamente a' presenti, ma a' secoli che debbon venire fia prode...

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 276.12: Il vino aparechia li animi e falli acconci alli calori amorosi: [[...]] Allora viene il riso [[...]] Allora la radissima simplicità apre le menti al nostro secolo, scotendo Idio l'arti. || Cfr. Ov., Ars am., I, 241: «Tunc aperit mentes aevo rarissima nostro / Simplicitas...».

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 171.34: O tu, reina, sola misericordiosa delle grandissime fatiche di Troja, li dii ti rendano grandissimi meriti. Quali secoli ti portaro sì gaja? quale padre e quale madre sì eccellenti ingeneraron te... || Cfr. Verg., Aen., I, 605: «Quae te tam laeta tulerunt / saecula?».

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.135, vol. 2, pag. 276: Ma qual Gherardo è quel che tu per saggio / di' ch'è rimaso de la gente spenta, / in rimprovèro del secol selvaggio?».

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 130.4: Minos fuggì li porti doni; e turbato per la immagine del nuovo fatto, rispose: o infamia del nostro secolo, gli dei rimuovano te dal loro mondo...

[6] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 30, pag. 156.12: sì sarei io da dire più felice che quale io sono ne' presenti secoli pieni di tante delizie, di tanti ornamenti e di cotante feste.

[7] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis I.17, pag. 179: I', che gioir di tal vista non soglio / Per lo secol noioso in ch' i' mi trovo, / Voto d' ogni valor, pien d' ogn' orgoglio...

3.3 [Con rif. ai periodi in cui era suddivisa la storia del mondo].

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 307.26: qui è il divino Agusto, il quale edificherà li secoli dell'oro...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 218.18: Ma non credo che alcuna cosa basti lungo tempo in una medesima immagine: così, o secoli, siete voi venuti dall' oro al ferro; così è volta molte volte la fortuna de' luoghi.

[3] Gl <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 22, 142-154, pag. 465, col. 1.9: Lo secol primo, çoè la prima età che fo de Saturno...

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 425.13: Lo secol primo ec. [[...]] del quale primo secolo dice Boezio, nel libro della Consolazione: «Felice molto la prima etade contenta de' fedeli campi, non perduta per la pigra morbidezza...

3.4 Estens. Tempo, storia (del mondo e dell'uomo); evento umano che accade nella storia.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4 Prologo, pag. 147.4: Il primaio ordinamento di fare cittadi sceverò l' agresta e solinga vita degli uomini (che fue dallo incominciamento del secolo) dalla comunanza de' bruti animali, o vero fiere.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 30.105, vol. 2, pag. 526: «Voi vigilate ne l'etterno die, / sì che notte né sonno a voi non fura / passo che faccia il secol per sue vie...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 537.18: all'angeliche piatose sustanzie disse: Voi sempre intendete in Dio, sì che il riposo della notte, quando cessano le operazioni diurne, nè alcuno ozio del tempo, per lo quale il secolo corre.

[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), proemio, pag. 41.10: Or chi sarebbe quelli che comprendesse i fatti di tutto il secolo in piccolo numero di volumi? || Cfr. Val. Max., I, Praef.: «quis enim omnis aeui gesta...».

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 47, pag. 311.16: Perché cominciammo dal prencipio del seculo, è stato covenevole finire la nostra impresa colla sopradetta materia ch'apertiene ala prima, ciò è della fine del mondo...

[6] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 26, pag. 102.15: La medicinale arte e industria dal principio de' secoli non ha ancor potuto trovare tante generazioni d' infirmitá e tante spezie di passioni, quante l' umana fragilitá ha potuto sopportare.