PRIVATRICE s.f./agg.

0.1 privatrice, privatriçe, privatrici.

0.2 Da privare.

0.3 Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Colei che priva di qsa (in contesti fig. con rif. a entità astratte o personificazioni). 1.1 Agg.

0.8 Duilia Giada Guarino 11.10.2022.

1 Colei che priva di qsa (in contesti fig. con rif. a entità astratte o personificazioni).

[1] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 13.1, pag. 594: O Morte, della vita privatrice, / o di ben guastatrice, / dinanzi a cui porrò di te lamento?

[2] Nicolò de' Rossi, Rime (ed. Brugnolo), XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 190.7, pag. 99: Gi altri contrari su la mente scende / e qui ne vol provar ch'el'è radiçe / d'onni pianto, di çoia privatriçe, / che sempre qual più gli serve l'ofende.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (ii), par. 52, pag. 276.19: cioè le riccheze, i mondani onori e le mondane preeminenze, le quali sono nella prima aparenza splendide e belle, quantunque in essistenza oscure e tenebrose si truovino, in quanto sono privatrici e massimamente in coloro che non debitamente l'amano...

1.1 Agg.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 191-200, pag. 70.11: Vedere adunque dovevi amore essere una passione accecatrice dell' animo, disviatrice dello 'ngegno, ingrossatrice, anzi privatrice della memoria...