RACCOMUNARE v.

0.1 raccomunando, raccomunandole, raccomunar, raccomunare, raccomunarono, raccomunassono, raccomunassorsi, raccomunata, raccomunati, raccomunato, raccomunò, rachomunò, racomunammo, racomunare, racomunarono, racomunarsi, racomunassono, racomunata, racomunò; f: raccomunarsi, raccumunaro, racomunassono, racomunerò, racomunino.

0.2 Da accomunare.

0.3 Stat. sen., 1298: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1298; Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1310]; Stat. fior., c. 1324.

0.7 1 Mettere in comune, in partic. condividere il possesso (di un bene). 1.1 Condividere (un potere, una carica o un'autorità). 2 Mettere insieme formando un tutto unico. 2.1 Unire di nuovo un'entità politica o amministrativa precedentemente divisa. 2.2 Unire amministrativamente e giurisdizionalmente due entità precedentemente distinte. 2.3 Pron. Unirsi o riunirsi, associarsi in una comunità.

0.8 Niccolò Gensini 14.10.2022.

1 Mettere in comune, in partic. condividere il possesso (di un bene).

[1] Stat. sen., 1298, dist. 1, rubricario, pag. 131.12: Di non donare nè dare nè raccomunare alcuna cosa dell'Arte de la Lana a veruna nè con veruna persona o luogo, senza tre conselli.

[2] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1310], pag. 420.13: Fuoro per la casa che racomunammo a' detti filiuoli di Pacino ch'era di noi tre, la quale casa conperamo da Vanni Benintendi de li Albizi...

[3] Stat. sen., 1329, cap. 14, pag. 291.6: Et passati e' decti tre anni, debbia et sia tenuto di pacare al comuno de la decta Arte XL soldi di denari senesi, per ciò che li è rimessa e racomunata la decta pocessione a lui come a nui...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 170, vol. 2, pag. 734.4: e cominciò loro a mancare la vittuaglia e vino e molte altre cose necessarie; e convenne loro ogni vittuaglia e vino raccomunare...

[5] f Avventuroso ciciliano, XIV sm. (umbr.>fior.), L. 3, cap. 21, pag. 318.10: Come questa compagnia si ritrovaro insieme e raccumunaro tutto loro tesoro. || Corpus OVI.

- [Con ogg. indiretto].

[6] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Coll. 6, cap. 3, pag. 95v.6: il quale [[apostolo]] comanda a' ricchi di questo mondo che dieno legiermente e racomunino a' bisognosi, et facciansi tesoro di buono fondamento nell'altra vita, acciò che per queste richeççe guadagnino la vera vita... || Corpus OVI. Cfr. Cass., Coll., VI, 3: «conmunicent indigentibus».

- [Con rif. a un bene immateriale].

[7] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 22, pag. 113.19: Quanto la cosa è più materiale, tanto si può meno participare; e quanto più è spirituale, tanto si può più racomunare.

[8] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. 1, ep. 7, pag. 8, col. 1.27: Ma acciò ch'io non abia per me tanto solamente apparato, racomunerò teco quelle cose che mmi sono occorse nobilmente dette... || Corpus OVI.

1.1 Condividere (un potere, una carica o un'autorità).

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 14, vol. 2, pag. 21.12: E già era tempo di fare Comizii de' tribuni di cavalieri, di che i Padri per poco avieno maggior pensiero che della guerra; però ch'elli vedevano il sommo imperio non pur solamente raccomunato colla plebe, ma presso che perduto. || Cfr. Liv., V, 14, 1: «quippe non communicatum modo cum plebe sed prope amissum cernentibus summum imperium».

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 25, pag. 171.10: Arrivato Saturno in Italia con una nave di grano, Iano, che alora regnava, lo ricevette graziosamente e per le virtù che trovò i· lui gli racomunò il reame...

1.1.1 Condividere (cariche pubbliche tra fazioni avversarie).

[1] Dino Compagni, Cronica (ed. Cappi), 1310-12 (fior.), L. 2, pag. 59.4: Niuno argomento da guerra si fece, perché non poteano pensare che a altro che a concordia si potesse venire, per più ragioni: [[...]] perché cagion non v'era altro che di discordia, però che le offese non erano ancora usate tante che concordia esser non vi dovesse raccomunando gli onori.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 40, vol. 2, pag. 67.9: E lui riposato in Firenze, richiese balìa al Comune di pacificare insieme i Fiorentini; e per levare via le dette parti bianca e nera volle riformare la terra, e raccomunare gli ufici...

[3] f Storie pistoresi, a. 1348 (tosc.), Rubr. 11, pag. 22.4: Stando messer Carlo alquanti giorni, mandò per li caporali della parte bianca e della parte nera per volerli pacefficare insieme e per volere che li ufici si racomunassono in tra loro. || Corpus OVI.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 4, cap. 84, vol. 1, pag. 597.10: Lo 'mperadore [[...]] diliberò che tutti i cittadini non rubelli di quello Comune racomunassono li ufici, e che tanti vi fossono de' Ghibellini quanto de' Guelfi...

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 36, terz. 89, vol. 2, pag. 142: Volendo poi raccumunar gli uficj, / la parte Nera, e Carlo contraddisse...

2 Mettere insieme formando un tutto unico.

[1] Stat. fior., c. 1324, cap. 4, pag. 23.12: Lo quale Gonfaloniere abbia e debbia avere dal Comune di Firenze per suo salario e tutte sue spese, ciascuno die di due mesi, soldi dieci di fiorini piccioli, li quali si debbiano raccomunare col salario de' segnori Priori.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 117.26: E ordinarono insieme la falsa dottrina e mala legge de l'Arcaram, traendo in parte quello ch'a lloro piacque del vecchio Testamento e de' X comandamenti di Moises, e così del nuovo e vangelico di Cristo, della fede de' Cristiani, e parte della legge pagana idolatra; e raccomunandole insieme colle leggi fatte in prima e poi per Maomet, ne feciono una quarta legge...

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 1, pag. 67.12: però che così sono ordinate le arti, che neuna arte basti a se medesima, ma raccomunando le sue cose agli altri, allora vale.

2.1 Unire di nuovo un'entità politica o amministrativa precedentemente divisa; riappacificare.

[1] Dino Compagni, Cronica (ed. Cappi), 1310-12 (fior.), L. 3, pag. 107.37: Ma i Genovesi di loro natura sono molto altieri e superbi, e discordanti fra loro: ché il re Carlo vecchio mai li poté raccomunare.

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 4, cap. 56, vol. 1, pag. 439.14: ma se per alcun tempo gli onori fossero comuni, e la republica fosse raccomunata, elli metterebbono consiglio e pena che li senaticonsulti non fossero contradetti, nè cassati per rigoglio d'alcun magistrato... || Cfr. Liv., IV, 56, 12: «si quando promiscui honores, communicata res publica esset...».

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 229, vol. 2, pag. 411.10: i priori e gonfaloniere che allora erano a la signoria di Firenze [[...]] presono balìa di fare priori per lo tempo avenire, e feciongli per XLII mesi avenire, e mischiarono de la gente che non avea retta la terra dal tempo del conte a Battifolle allora, due in tre per uficio di priorato, per mostrare di raccomunare la terra per la novità degli sbanditi ch'era stata l'agosto dinanzi...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 271, vol. 2, pag. 444.9: e quelle lezioni trovando assai bene fatte, no· lle mutarono, ma arrosono gente nuova per VI priorati, e mischiarsi insieme con gli altri, e mettendovi dell'altra setta che non avea retto, sotto colore di raccomunare la città, e dare parte a' buoni uomini.

2.2 Unire amministrativamente e giurisdizionalmente due entità precedentemente distinte.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 19, vol. 1, pag. 82.3: Poi crescendo gli abitanti, si raccomunò l'uno luogo e l'altro, e però secondo gramatica si diclina in plurali: pluraliter nominativo hee Sene.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 43, pag. 300.22: fecervi due borghi di leggieri casamenti e ciascheduno fu chiamato Sene, e poi raccomunati e cresciuta gente, muraro intorno e chiamossi Siena.

2.3 Pron. Unirsi o riunirsi, associarsi in una comunità.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 79, vol. 2, pag. 283.28: onde avenne che si tramisono d'accordo e per parole e per minacce che' Guelfi si raccomunassono insieme de la signoria, e convenne che si facesse...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 5, cap. 31, vol. 1, pag. 648.20: i Gambacorti, per riparare col loro séguito con dolcezza alla loro malizia, avieno aconsentito di racomunarsi insieme nella città e nelli ufici...

- Sost.

[3] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Coll. 18, cap. 5, pag. 228.35: Là onde ne seguì che per lo raccomunarsi in compagnia furono chiamati cenobiti, e le celle loro e le caselline furono chiamate cenobi. || Corpus OVI.