RATTIEPIDARE v.

0.1 rattiepidare, rattiepidato, rattiepidava.

0.2 Da attiepidare.

0.3 Simintendi, a. 1333 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (tosc.); Boccaccio, Filocolo, 1336-38.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Rendere meno intenso, affievolire (una sensazione o un sentimento, fig.). 1.1 Alleviare, lenire il dolore (di una ferita). 1.2 Attenuare l'affetto (nei confronti di qno). 1.3 Diventare meno intenso (con rif. a un sentimento).

0.8 Fabiola Pericolo 14.10.2022.

1 Rendere meno intenso, affievolire (una sensazione o un sentimento, fig.).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 20, pag. 280.22: E quante volte già giovani donne per rattiepidare i miei tormenti [[...]] m' hanno del loro amore tentato...

[2] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Coll. 16, cap. 6, pag. 194.46: Quando quello invidioso della carità avrà sparto sentitamente i veleni della tristizia ne' cuori degli amici, conviene che spesseggiando a poco a poco le tentazioni, e rattiepidato l' amore, quando che sia disparta i cuori degli amanti lungo tempo impiagati. || Corpus OVI.

1.1 Alleviare, lenire il dolore (di una ferita).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 74.10: Incontanente Elnome ricevette e morienti membri; e colla mano rattiepidava la ferita... || Cfr. Ov., Met., XII, 423: «manu vulnus fovet».

1.2 Attenuare l'affetto (nei confronti di qno).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 4, pag. 128.11: incontanente chiusi i libri, abbracciandosi si porgeano semplici baci, ma più avanti non procedeano, però che la novella età, in che erano, non conoscea i nascosi diletti. E già il venereo fuoco gli avea sì accesi, che tardi la freddezza di Diana li avrebbe potuti rattiepidare.

1.3 Diventare meno intenso (con rif. a un sentimento).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 26, pag. 162.16: assai leggiermente si passò tutto quel verno sanza troppa noia, però che alquanto l' amoroso caldo per lo spiacevole tempo era nel cuore rattiepidato e ristretto.