RATTIEPIDITO agg.

0.1 rattiepidito; f: ratiepidito.

0.2 V. rattiepidire.

0.3 f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.): 1; Boccaccio, Decameron, c. 1370: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Diventato meno intenso, affievolito (anche fig.).

0.8 Fabiola Pericolo 14.10.2022.

1 Diventato meno intenso, affievolito (anche fig.).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Coll. 10, cap. 10, pag. 175v.9: S'io sento ispenti in me l'incendimenti dela luxuria, et ratiepidito il calore generativo ne' membri miei, acciò che questa vertù guadagnata, ançi dico gratia di Dio, perseveri lungamente o perpetualmente in me... || Corpus OVI.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 5, pag. 660.27: preporremo la quasi morta donna e il già rattiepidito amore per la spossata speranza a questa liberalità di messer Ansaldo.