RIALZARE v.

0.1 realzate, rialçato, rialzare; f: rialzò.

0.2 Da alzare.

0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.).

In testi mediani e merid.: Doc. perug., 1346.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Muovere di nuovo verso l'alto. 1.1 Fig. Elevare di nuovo a una condizione pos. 2 Ergere, costruire di nuovo. 2.1 Fig. Accrescere (l'autorità politica).

0.8 Laura Tomasi 14.10.2022.

1 Muovere di nuovo verso l'alto.

[1] f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. II] (R) 22, pag. 318.1: egli rialzò suo governale e fedio Coita sopra suo iscudo dond'egli avea suo capo coperto per tale maltalento che lo scudo fendeo e squartòlo. || Corpus OVI.

1.1 Fig. Elevare di nuovo a una condizione pos.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime (ed. Brugnolo), XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 66.1, pag. 36: Plu c'omo vivo Amor m'à rialçato, / po' ch'esere mi feçe servitore / de quela che per so grande valore / celatamente sunto meritato.

2 Ergere, costruire di nuovo.

[1] Doc. perug., 1346, pag. 23.34: Ancho, ch'el muro che viene sopra le pilastre, fra archo e archo, sia de buone pietre, e biene acapezzato, e sieno murate e realzate gl'archora enfine a la pianezza del canellato e conducto predicto.

2.1 Fig. Accrescere (l'autorità politica).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 53, pag. 285.1: E quando Cesare cominciò a montare in gran potere, elli misse innanzi in grande onore quelli che, di basso lignaggio, erano stati in suo aiuto et in rialzare suo potere...