0.1 armondare, armonnaro, remonda, remondando, remondar, remondare, remondaro, remondate, remonderà , remondo, remonne, remudatelo, remundo, rimonda, rimondandosi, rimondar, rimondare, rimondarono, rimondasse, rimondato, rimondava, rimonde, rimondi, rimondiamo, rimondo, rimondò, rimundare, rrimundari; f: rimondino.
0.2 Da mondare.
0.3 Stat. sen., c. 1303: 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. sen., c. 1303; Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Almansore volg., XIV po.q. (fior.).
In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.); Stat. ver., 1380; Matazone, XIV sm. (lomb.).
In testi mediani e merid.: f Bagni di Pozzuoli, c. 1340 (napol.); Stat. perug., 1342; Doc. assis., 1355-62.
In testi sic.: Thes. pauper.volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).
0.7 1 Pulire da impurità o da rifiuti (anche con valore iterat.). 1.1 [Tess.] Raffinare un tessuto. 1.2 [Agr.] Potare (un albero). 1.3 [Med.] Depurare (l'organismo, qno) da una impurità. 1.4 Fig. Liberare (da un obbligo o da un compito). 1.5 Fig. Purificare dal peccato.
0.8 Federico Novello 13.10.2022.
1 Pulire da impurità o da rifiuti (anche con valore iterat.).
[1] Stat. sen., c. 1303, cap. 19, pag. 86.8: Anco, che la fossa de la Capezagna, la quale si chiama la Testiera, da lato di Stilliano si rimondi e s' incupi e si sciampi, et alzinsi li argini e la fossa...
[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 14, pag. 124.11: Nel paradiso sono necessarie le piante, e così si rimonda lo luogo delle spine e dell' ortiche, e che vi siano buoni frutti e che vi siano fonti.
[3] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 13, pag. 227.11: ke i pesci di stagno ke ssia keto e non è rimondato né purgato de due anni, o de tre, una volta, questi sono sopra tutti li altri pegiori e non sono buoni a usare a natura d'uomo.
[4] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 13, par. 25, vol. 1, pag. 51.31: esso palaço co' la piaça del comuno de Peroscia remondare e purgare de la putredene e de la enmunditia fare siano tenute.
[5] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 259, pag. 116: Le provane se volen colechare / Entro la fossa e aledamare / Di fanghaci de le strade, / Che sono state remondate...
[6] Stat. ver., 1380, pag. 402.2: [38.] Item che i diti capotanii debia çascauna fià che besogna far faro e remo(n)daro e ma(n)tegniro tuti e segnenti dugali, vie, fosse e ponti del so capotanià...
[7] Matazone, XIV sm. (lomb.), 112, pag. 795: lo badile e la vanga / perché la tera franga, / la folca su la spala / per remondar la stala.
1.1 [Tess.] Raffinare un tessuto.
[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta 20, pag. 332.12: Anco statuto et ordinato, che ciascuno cardatore de' panni sie tenuto e debbia dibarbare, rimondare e pianare el panno spiegato...
1.2 [Agr.] Potare (un albero).
[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 2, cap. 28, vol. 1, pag. 220.34: I quali piantamenti il terzo anno, quando saranno cresciuti, si rimondino ovvero potino, e si pieghino... || Corpus OVI.
[2] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 472, pag. 130: Li olivi picolini non rimondare / Così sterpi li lassi stare, / Tanto che vederai ch' arano messo / Quel polun che creser vole da sè stesso, / E alora sì gli vien remondando / Di rami tristi e li buon vien lasando.
[3] Doc. assis., 1355-62, pag. 77.44: Dì venardì .xxviiii. del dicto mese ave(m)mo .ii. vecturagli a llegare le lena della sepe e ll'espine et talglaro le ca(n)ne et armo(n)naro .iii. ulme...
1.3 [Med.] Depurare (l'organismo, qno) da una impurità.
[1] f Bagni di Pozzuoli, c. 1340 (napol.), XXXIV De Gimboroso, 607, pag. 68: potè li rini da doglle curare, / de prete et de renelle remondare. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 87, pag. 130.18: né più né meno come la calcatrice fa all'uccello, che gli fa bene e gli rimonda la bocca de' vermini, e ella l'uccide.
[3] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 169, pag. 90.7: A rrimundari la fimmina di sangui. [1] Pigla menczu quartuchu di lixia et dalla a biviri et sanirà.
1.4 Fig. Liberare (da un obbligo o da un compito).
[1] ? Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 31.19, pag. 76: Ella [[scil. l'incostanza]] ci porta, rimonda e divide / Ogni immaginazion dall' intelletto; / Come le ree, così le buone e fide. / Questa non duce mai cosa ad effetto...
1.5 Fig. Purificare dal peccato.
[1] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 25.3, pag. 384: Umilità dolcemente il riceve / e dice: - Punto non vo' che ti gravi, / ch'e' pur convèn ch'io ti rimondi e lavi, / e farotti più bianco che la neve.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 13.107, vol. 2, pag. 220: «Io fui sanese», rispuose, «e con questi / altri rimondo [[ed.: rimendo]] qui la vita ria, / lagrimando a colui che sé ne presti. || Variante di una parte della trad. doc. già in Crusca (1) s.v. rimondare. Cfr. anche Petrocchi, Commedia, vol. III, p. 220.
[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 40.36, pag. 101: Così per modi prefetti e giocondi, / I nostri petti moderanza serra / Fra le virtù, e da' vizi rimondi.