0.1 leuto, liuto; f: leudo, leute, liuti.
0.2 V. liuto 1.
0.3 Lett. tosc., 1385 (3).
0.4 In testi tosc.: Lett. tosc., 1385 (3); Lett. prat., 1389 (9); f Davino Castellani, XIV sm. (lucch.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Mar.] Piccola imbarcazione a vela da carico, usata anche per il trasporto di passeggeri e occasionalmente come nave da combattimento.
0.8 Francesca Porcu 28.09.2022.
1 [Mar.] Piccola imbarcazione a vela da carico, usata anche per il trasporto di passeggeri e occasionalmente come nave da combattimento.
[1] Lett. tosc., 1385 (3), 21, pag. 302.15: a dì 8 detto, p(er) lo liuto d'in Solano ebi una tua letera. P(er) q(uesta) ti r(ispondo). P(er) lo liuto d'in Solano ebi una tua balletta di sproni...
[2] Lett. tosc., 1386 (4), 26, pag. 316.24: Rimangho avisato come avette chostì d'uno vostro amicho 24 pesi di filo d'aciaio di più ragioni del quale aveamo avuto qui mostra e che lo manderete p(er) lo p(rim)o liuto.
[3] Lett. prat., 1389 (9), 28, pag. 517.32: gli a(m)basciadori ànno diliberato andare per terra insino a Motrone e là entrano in su uno leuto armato in sul quale non possono entrare se non essi con nove lor compagni...
[4] Lett. prat., 1390 (18), 31, pag. 521.6: Or questo dì, cioè a dì XVI, mi parto da Genova in su uno leuto che mmi dee porre a Niça...
[5] F Lett. comm., 1367-1410 [1392] (tosc.): Questo dì col nome di Dio e a salvamento vi mandiamo per lo liuto di Nicolino da Panigaglia balle III di cassia e balle II di montoni di riviera... || Bensa, Francesco di Marco, p. 371.
[6] F Lett. comm., 1380-1407 [1393] (tosc./sett.): E quando avete i fardelo i mandate a Pisa pe primi liuti e non abia falo che sia mandato a Domenicho di Chanbio a Firenze. || Frangioni, Milano fine Trecento, p. 153.
[7] F Lett. comm., 1392-1409 [1397] (tosc./lig.): Sarete stati avisati de liuto fu preso a la foce del Serchio da una ghaleotta. || Piattoli, Benintendi, p. 149.
[8] F Lett. comm., 1380-1407 [1397] (tosc./sett.): Spagiate le dite balle in dugana come dirà lo dito Iohane he se ly patroni de lo leudo di la guardia ve desono inpago, digate che sono di Frances(c)ho Tanso... || Frangioni, Milano fine Trecento, p. 473.
[9] f Davino Castellani, XIV sm. (lucch.), Motrone dilectoso, 10, vol. 1, pag. 169: Ben ti puoi rallegrar, dolcie Motrone, / però che di Toschana tu se' chiave, / poi che tornato se' dov'è ragione, / al buon comune di Luccha soave, / che ordina ch'ugni nave, / galee, cocche, leute et altri legni, / con tucti loro ingengni, / posino in nel tuo porto virtudioso. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
- [Come scialuppa].
[10] F Lett. comm., 1392-1409 [1393] (tosc./lig.): Di che la nave, vegendo non potere fugire, subito chalò la vela, e gl'uomini v'erano su montarono in sul paliscalmo e liuto della nave, quelli poterono su salirvi, e fugivansi via. || Piattoli, Benintendi, p. 122.