NŮMIDA agg./s.m.

0.1 numida, numidi, numido, numědo.

0.2 Lat. Numida e Numidus.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Originario o proprio della regione africana della Numidia, compresa tra la Mauritania e Cartagine. 1.1 Sost. Abitante della regione africana della Numidia.

0.8 Giulio Vaccaro 09.10.2020.

1 Originario o proprio della regione africana della Numidia, compresa tra la Mauritania e Cartagine.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 6, vol. 1, pag. 179.11: La morti facta a modu di sacrificiu di la iniqua fortuna, la quali fu in Gayu Plauciu Numida, fu plů vili di quilla di Graccu...

[2] Valerio Massimo, sec. red., c. 1346 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 452.15: Gaio Plauzio numida, avvegna che fosse uom dell'ordine de' Senatori, fu piů vile sacrifficio della fortuna che non fu Gracco.

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 9, pag. 24.21: Quasi in quella medesima ora era in Taranto venuta la fama che pochi cavalieri numidi andavano rubando pe' campi...

1.1 Sost. Abitante della regione africana della Numidia.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 19, pag. 253.10: Scipione in Africa assalito iberna de' Cartaginesi, e gli altri de' Numidi, ch' erano presso ad Utica, fece fare incendi di notte avanzata.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 37.13: Poi si č Numidia, la terra dei Numidi.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 8, pag. 391.6: qui la generatione de' Numidi e gli Affricani discinti, qui i Lelegi ed i Caras ed i saettanti Geloni Vulcano aveva figurato.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 105.12: cun chň sia cosa ki issu per li multi plaghi non si putia aiutari cu li mani, muzzicandu ad unu Numida qui lu vulia spulyari et lu nasu et li aurichi, tutta la faczi li sconzau.

[5] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 8, cap. [vv. 281-330], pag. 298.10: da l'altra parte la malitia del dubbioso Mauro mi spaventa, imperň che la crudele schiatta, raccordantesi della generatione di Cartagine, hae invidia ad Italia e molto hae Hanibal nel vano petto, lo quale machiň il regno con torto sangue, e 'l quale tocca gli antichi Numidi...

- [Per antonomasia:] il re Massinissa.

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 35, pag. 346.26: il Numida con esso stesso Scipione voleva parlare, e colla sua destra mano la fede fermare: questa allora fu cagione di cosě lungo cammino a Scipione.