OBĚCERE v.

0.1 obiecta, obiecto, obietta; f: obiciendo.

0.2 Lat. obicere.

0.3 f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.): 1.1; Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Porre innanzi, addurre all'evidenza qsa (al fine di conoscerla o esaminarla). 1.1 Gettare contro, opporre (per offendere o contrastare). 1.2 Presentare come obiezione, rinfacciare.

0.8 Speranza Cerullo 28.05.2019.

1 Porre innanzi, addurre all'evidenza qsa (al fine di conoscerla o esaminarla).

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 4, 1-18, pag. 79.30: bene ad essa si raccollie; non mostrando questa sua virtů, se none a quella potenzia che riceve la passione che li č obietta...

1.1 Gettare contro, opporre (per offendere o contrastare).

[1] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), [VIII.7], vol. 6, pag. 212.18: appresso questo ella [[scil. la battaglia]] fu piů pigramente fatta, facendo li cittadini diverse siepi nelle cave delli nemici, dove volevano ora davanti opponendo vestimenti varii, ora porti e usci prestamente obiciendo. || Corpus OVI. Cfr. Liv., XXXVIII, 7, 10: «nunc foribus raptim obiectis».

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 2, vol. 2, pag. 70.26: Et sta multu a raxuni, ki lu vinchituri di la morti [[...]] killu colpu, killa firita, killa iniuria ki li fu obiecta in lu cunflictu la hunuri grandimenti...

1.2 Presentare come obiezione, rinfacciare.

[1] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. II, pag. 522.5: Lo so color non fo obiecto ad Andromada da quello al qual fo la mobel pena en lo doppiegado pč. || Cfr. Ov, Ars am., II, 643: «Nec suus Andromedae color est obiectus ab illo».