ÒZZIMO s.m.

0.1 oççimo, oçimi, oçimo, ozzimo, zimo.

0.2 Lat. ocimum (DEI s.v. ozzimo).

0.3 Almansore volg., XIV po.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Almansore volg., XIV po.q. (fior.); Bestiario Tesorovolg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Serapiomvolg., p. 1390 (padov.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Locuz. e fras. ozzimo gariofillato 1.1; ozzimo non gariofillato 1.

0.6 N DEI s.v. ozzimo documenta un uso come agg. a partire dal Libro della cura delle malattie. L'es., non altrimenti registrato dai lessici, non si riscontra né in Manuzzi, Cura malattie né nelle schede per Crusca (5).

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Bot.] Pianta erbacea con foglie aromatiche molto usata in cucina (Ocimum basilicum); lo stesso che basilico. Locuz. nom. Ozzimo non gariofilato. 1.1 [Bot.] Locuz. nom. Ozzimo gariofilato: specie di basilico con odore simile a quello dei garofani.

0.8 Giulio Vaccaro 09.10.2020.

1 [Bot.] Pianta erbacea con foglie aromatiche molto usata in cucina (Ocimum basilicum); lo stesso che basilico. Locuz. nom. Ozzimo non gariofillato.

[1] Gl Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. IV, cap. 21, pag. 389.9: E spessa ebreza impedisce il vedere, e 'l vino e ' cibi grossi aguti, sì come sono cipolle, o senape, et eruca, e agli; e ancor quelle cose che fanno nocimento e che fanno dolere il capo, sì come sono datteri, porri, fieno greco, ulive mature, kavoli, oççimo, cioè bassilico e seme di bassilico, la cui propietade sì è d'obscurare il vedere se di lui si prende grande quantitade e spesse volte.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 5, cap. 6, pag. 181.5: Maravigliosa cosa dell'ozzimo dice Marziale, affermando, che ora fiori porporini, ora rosei, ora bianchi produce...

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 6, pag. 275.17: Di cui dicono assai di gente che se tue legherai .x. cancri d'una erba la quale àne nome oçimi, tutti li scorpioni che vi saranno d'intorno vi si raguneranno inmantenente.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 152, pag. 156.15: La vertù prima de l'oçimono gariofilà , segondo Gallieno, è calda e secha in lo segondo grado...

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 152, pag. 157.3: Multi homini se guarda da magnare de questo oçimo, pe(r)ché quando el se mastega e metesse in lo solle, el se inçendera de esso...

[6] f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 12, cap. 4, pag. 307.24: Anche si seminano le zucche, i citriuoli, i cocomeri, i melloni, l'appio, l'ozzimo, capperi, serpillo, lattuga, bietola, le cipolle e gli atrepici, se si possono innaffiare, secondo che dice Palladio. || Corpus OVI.

[7] Gl Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 16, pag. 26.7: dismembra la gallina di membru in membru e mectila a lu nasu di lu infirmu e lu brodu ki chi resta dachilu a biviri e mecti a lu dictu brodu mace, cubule idest flore di nuchi muscata e zimo idest simenta di basilico, azinto, e anthos, simenti di rosamarina...

1.1 [Bot.] Locuz. nom. Ozzimo gariofillato: specie di basilico con odore simile a quello dei garofani.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 151 rubr., pag. 155.31: Del baxillicò gariofilà, el qualle se chiama etiandio oçimo gariofilà .