0.1 predon, predone, predoni.
0.2 Lat. praedo, predonem (Nocentini s.v. preda).
0.3 Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.): 2.
0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri, 1315/21 (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Dante, Commedia, a. 1321.
0.8 Alessia Luvisotto 29.06.2021.
1 Chi vive praticando furti, rapine e violenze di ogni tipo.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 11.38, vol. 1, pag. 180: onde omicide e ciascun che mal fiere, / guastatori e predon, tutti tormenta / lo giron primo per diverse schiere.
[2] Gl <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 25, proemio, pag. 423.31: predone è quegli, che violentemente, e manifestamente toglie, sì come sono li pirati, cioè corsali di mare.
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 4, cap. 79, vol. 1, pag. 590.6: i predoni usarono crudelmente la loro rapina uccidendo e rubando tutta la terra...
[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 148, pag. 594.1: Questi fu messer Rinieri de' Pazi di Val d'Arno, uomo similmente pessimo e iniquo e notissimo predone e malandrino...
[5] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 11, 31-39, pag. 304.6: predon; questi son quelli che offendono il prossimo nelle sue cose, rubando le sue cose...
2 Chi rapisce qno con la violenza.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 7, pag. 356.13: «Deh, concedesi che Lavina ne sia menata dalli sbanditi e cacciati Troiani, o padre? [36] Né ài misericordia e della figliuola tua e di te medesimo, né della misera madre, la quale lassarà, il primo Aquilone spirando, quello perfido predone, menandone la vergine per l'alto mare?».