SCUDISCIO s.m.

0.1 scudiscio.

0.2 Lat. volg. *scuticius (Nocentini s.v. scudiscio).

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Dante, Rime (ed. De Robertis), a. 1321.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Sorta di frusta utilizzata per la fustigazione di persone o per correggere o incitare i cavalli. 1.1 Fig. Ciò che procura tormento (interiore).

0.8 Carolina Borrelli 13.10.2021.

1 Sorta di frusta utilizzata per la fustigazione di persone o per correggere o incitare i cavalli.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 255, vol. 2, pag. 340.7: Et se alcuno senese, assiduo abitatore, altro senese, assiduo abitatore, percotarà con pietra, tegola o vero mattone o vero osso o vero legno o vero altra cosa, excetto ferro et metallo alcuno, non avendo respetto a lo scudiscio, et inde sangue escirà, sia condannato in CC libre di denari...

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 6, vol. 3, pag. 47.27: Ma se temesse di passare per li predetti luoghi, non si dee [[scil. il cavallo]] costrignere aspramente con gli sproni e con lo scudiscio, ma si meni lusingando con leggier percossa. || Corpus OVI.

1.1 Fig. Ciò che procura tormento (interiore).

[1] Dante, Rime (ed. De Robertis), a. 1321, canz. 1 [CIII].67, pag. 14: S'io avesse le belle trecce prese / che son fatte per me scudiscio e ferza...