0.1 ensegnat', ensegnato, ensengnato, insegnada, insegnai, insegnata, insegnate, insegnati, insegnato, insenati, insenato, insengnae, insengnate, insengnati, insengniata, inseniato, insignati, insignatu, 'nsegnato.
0.2 V. insegnare. || Per gallicismo semantico almeno in poesia e nelle trad. dal fr. (cfr. Cella, I gallicismi, p. XXXII, nota 31).
0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Quindici segni, 1270-90 (pis.).
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.); Poes. an. padov., p. 1369.
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).
0.7 1 Che ha appreso da qno la conoscenza di qsa o un insieme di conoscenze. Anche fig. 1.1 [Detto di un animale:] che ha imparato da qno comportamenti non istintivi, addestrato. 1.2 Sost. Ammaestramento. 2 Che ha ricevuto un comando o un'istruzione, ordinato.
0.8 Sara Natale 30.07.2019.
1 Che ha appreso da qno la conoscenza di qsa o un insieme di conoscenze. Anche fig.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 703, pag. 552: Lo seno de le femene da lo nostro è deviso: / cotal pres eu de femena lo planto con' lo riso, / qé chascun' à 'l so oglo ensegnat' et apreso / qe plora quando vole, così m' este -l aviso.
[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 3.40, pag. 51: se non è bene apreso, / nodruto ed insegnato, / da ogn'omo 'nd'è ripreso, / orruto e dispregiato...
[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 16, pag. 151.19: E somigliantemente debbono essere insegnate le femmine in ciò, ch'elle sieno ferme e stabili...
[4] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 3.17: ché maiestro esser vole chi amaiestra e insegnato catuno che 'nsegnar vole.
[5] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Son. 3.8, pag. 150: ma pur la donna è più degna d'amare / quel ch'è cortese e saggio ed insegnato...
[6] Compiuta Donzella, XIII sm. (fior.), 3.6, pag. 437: poi v'è in plagenza / d'avermi in vostro core rimembrata / ed invitate a mia poca possenza / per acontarvi, s'eo sono insegnata, / come voi dite c'ag[g]io gran sapienza...
[7] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 58.5, pag. 137: L'un è cortese ed insegnato e saggio, / largo in donare ed in tutto avenente...
[8] Poes. an. fior., XIII sm. (3), 1.1, pag. 436: Gentil donzella somma ed insegnata, / poi c'ag[g]io inteso di voi tant'or[r]anza...
[9] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 301.30: Et fo inseniato in custumi, ma non audace in parlamento tanto, ma in tutte altre scientie admagistrato...
[10] Fiore, XIII u.q. (fior.), 145.1, pag. 292: «Figl[i]uola mia cortese ed insegnata, / La tua gran gioia sì è ancor a venire.
[11] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 209.6, pag. 86: de le novelle del Nilo assai dissevi, / Alcorrëusso li ne fe' insegnati.
[12] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 163.27: Né per ciò sarà inn odio al buon marito, perché il buon marito penserà sempre che non potrebe per alcun tempo aver trovata moglie di sì gran valore, s'ella non fosse insegnata d'amore e che non avesse amato.
[13] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 43.145, pag. 259: e omi cortexi e insegnai / e d'ogni ben aparejai, / d'onor, de faiti e de raxon, / chi mostra ben chi elli son.
[14] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 373, pag. 397.19: Lo re Sarpedon era uno giovano baccelliere molto ardito e molto combattente a maraviglia, e savio e insegnato.
[15] De amicitia volg., red. B, a. 1330 (fior.), cap. 3, pag. 57.15: e non certo al modo che chiamano li sempici, ma al modo degl'uomini docti e insegnati.
[16] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 104.8: Di lu quali nixunu si truvau plui insignatu in lu sonu di li trumbi a sturmu...
[17] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 22.34: commu homu doctu et insignatu di li expusiciuni de li agurij...
[18] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 53.2, pag. 92: Al[l]ora fece i· re venire davanti / due cavalieri savi ed i[n]segnati...
[19] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 94, pag. 282.22: così colui, ch'è ammaestrato a tutta la vita, non desidera d'essere ammonito particularmente, perch'egli è savio, e 'nsegnato in tutto...
[20] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 487, pag. 113: Fo facto lo consillio et forovi ordinati / Quattro homini per quarto, descreti et insegnati...
[21] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 14, par. 18, pag. 280.28: e per li meno insengnati nell'arte sofisticha, io dico...
[22] Poes. an. padov., p. 1369, 1, pag. 54: A l'omo savio et insenato / no pertignerebe / d'aver guera...
[23] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 1, vol. 2, pag. 134.3: disscipulu di Iesu Cristu Deu, plinu di lu Spiritu Santu, insignatu di omni lingui...
[24] Ultime imprese di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 28.3, pag. 34: messer T[ristan], cortese et insegnato, / il destrier di Breusso ripiglava...
- Bene insegnato: bene istruito, beneducato.
[25] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 6.1: Onde dice Vittorino che orator, cioè lo parlatore, è uomo buono e bene insegnato di dire, lo quale usa piena e perfetta eloquenzia nelle cause publiche e private.
[26] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 16, pag. 254, col. 1: le stelle tucte nocte e giorno / vanno e fanno lor ritorno / di quello loco u' funo levate, / tanto sono ben insengnate...
[27] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 118.11: Suoi costumi dee l'uomo guardare, s'ella è bene insengniata e di buon aire...
[28] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 42, pag. 113: Erano belli donçelli e ben ordenati / assè cortessi e ben insenati...
[29] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 55, pag. 97.4: Uomo di podere e savio e cortese e di buona aria e bene insegnato, quelli puot' essere chiamato gentile uomo...
- Male insegnato: male istruito, maleducato.
[30] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 115, pag. 157.21: che se lo giovane è folle e male insegnato, alcuna volta la calda natura, ch'è in lui, e gli omori lo rinfrabiscono e lo scaldano e lo fanno essere giolivo e oltragioso.
[31] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 65, pag. 75.6: illi sunu alcuni sì male insignati ki non saprianu diri parola sença iurari.
1.1 [Detto di un animale:] che ha imparato da qno comportamenti non istintivi, addestrato.
[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 40, pag. 167.6: Dapoi ch(e) lu cavallo se(r)rà b(e)n ensengnato et accustumato...
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 7.46, pag. 83: Amor, tuo magisterio / enforma 'l desiderio, / ensegna l'evangelio / col breve tuo ensegnato.
2 Che ha ricevuto un comando o un'istruzione, ordinato.
[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 324.8: la quale tue legga dilicatamente con insegnata boce, overo una lettera sia da te racontata co[n] ordinata boce.
[2] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 12 [Medea a Giasone], pag. 541.15: agiogasti li tori con li piedi di rame, ch'aveano il corpo da non potere essere dal fuoco consumato, e con lo 'nsegnato bomero arasti la terra... || Cfr. Ov., Her., 12, 93: «iusso vomere».