MÒDULO s.m.

0.1 moduli, modulo, muodolo.

0.2 Lat. modulus (DELI 2 s.v. modulo 1).

0.3 Stat. pis./sard., a. 1327: 1.

0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Dir.] Modello ufficiale (di un manufatto), cui devono corrispondere tutti gli esemplari prodotti. 1.1 Stampo in cui si versa una sostanza liquefatta per farle assumere la forma voluta.

0.8 Marco Bianchi 26.09.2019.

1 [Dir.] Modello ufficiale (di un manufatto), cui devono corrispondere tutti gli esemplari prodotti.

[1] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 3, cap. 72, pag. 203.8: Ordiniamo [[...]] che lo co(n)siglio chiami due buoni homini che facciano fare uno modulo p(er) li mattoni (e) uno p(er) li tavelli; li quali stiano i(n) corte, et p(er) forma di quelli moduli si facciano li mattoni et tavelle...

[2] Doc. pis., 1368, pag. 356.30: Lo diricto dei moduli delle teghule, embrici et tavelle le quali fanno li fornacciai di Pisa et del contado. Tucti dènno essere scandiglati col modulo altenticho dell'opra di santa Maria e segnati con fuocho del segno dell'opra soprascripta, e dé pagare lo fornacciaio all'opra per segnatura di ciaschuno modulo denari...

moduli. || Cfr. Ov., Ars am., III, 802, in cui parte della tradizione porta la lezione «excedunt modulos omnia ficta suos».

1.1 Stampo in cui si versa una sostanza liquefatta per farle assumere la forma voluta.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 22, pag. 199.16: quilli maystri per commandamiento de lo re Priamo ordenaro e fecero [[...]] uno tabernaculo de uno competente spacio, lo quale se regeva sospiso sopre IV colonne de auro fine massicce, squaglyato e gittato a lo muodolo de la forma lloro, secundo che meglyo le sappero divisare.