0.1 tralce, tralci, tralcio.
0.2 Dal lat. volg. *tralucem (DELI 2 s.v. tralcio).
0.4 In testi tosc.: f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Simintendi, a. 1333 (prat.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.); Gloss. lat.-aret., XIV m.
In testi sic.: Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).
0.5 Nota tralce.
0.7 1 Ramo della vite da cui pendono i grappoli. 1.1 Estens. Ramo (di qualunque pianta). 1.2 Meton. Vigna. 1.3 Fig. Discendenza. 2 [Per designare il cordone ombelicale].
0.8 Micaela Esposto 17.10.2019.
1 Ramo della vite da cui pendono i grappoli.
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 6.11, pag. 37: E se ti piace voler coglier vino / Da' tralci, nol cercar di primavera...
[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 140.14: Le piene uve sono abattute col lento tralcio; l'uliva co' rami sempre pieni di foglie è abattuta.
[3] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 36, pag. 85.4: E mostraron a tutto lo populo una uva grande, la quale aveano tagliato d'una vigna con tutto il tralcio...
[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 88.28: E non ci pensiamo, che perchè alcun tralce, o braccio della vite faccia una, o due uve, sia però quel cotal braccio, ovvero tralce fertile, cioè abbondevole, quantunque la vite in altri suo' tralci sia piena.
[5] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 293.1: hic palmes, tis, el tralce.
- [Con rif. alla metafora evangelica della vite].
[6] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. III, cap. 16, pag. 57r.3: Maximamente da che 'l Signore el dichiara apertamente nel Vangelo quando dice: sì come lo tralce non può far fructo da sé medesimo, se non è congionto cola vite, così fia di voi se non sarete in me. || Corpus OVI.
[7] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 2.10: Io sono, disse elli, la vigna, e voi siete i tralci.
[8] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 160, pag. 338.20: E Gesù disse loro: Io sono vite vera [[...]]. E ogni tralcio che in me non fa frutto, sì 'l taglierà; e ogni tralcio che fa frutto, sì 'l purgherà, acciò che faccia più frutto. [[...]] Sì come 'l tralcio non può fare frutto per sè medesimo, se non sta nella vite, così voi, se voi non starete in me.
[9] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 87, pag. 112.21: illu dissi a li suoi apostoli: "Eu sunu la viti et vui sitti li magloli". In altru modu li tralci sive magloli furu li belli virtuti et gloriusi exempli ki illu mostrau per opera et insignau per bucca...
1.1 Estens. Ramo (di qualunque pianta).
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 11, pag. 282.10: Togli i tralci gemmati del rosaio, levandogline lunghi l'uno IV dita...
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 241.11: Quindi passò e Capri, e 'l monte di Minerva, e' colli nobili del tralcio Surentino...
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 27, terz. 88, vol. 2, pag. 43: Quando il Giudice Nin sentì il trattato, / ch' avia fatto il Conte, e con suo' tralci / non sentendosi forte a tal mercato, / uscì di Pisa, ed andossene a Calci...
2 [Per designare il cordone ombelicale].
[1] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 5, pag. 237.9: lo imbellico [[del generato]] [[...]] è alle reni della madre congiunto con uno certo nervo o vero tralcio, vacuo dentro a guisa d' una canna [[...]] Però che, quando la creatura è compiuta nel ventre materno, [[...]] certi legami o vero tralci, li quali la tengono legata e ristretta nel ventre, si rompono con grandissima pena della creatura e della madre sua.