PALLADIO (1) s.m.

0.1 paladio, palladia, palladio, palladiu, pallidio.

0.2 Lat. palladium (DELI 2 s.v. palladio 2).

0.3 Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Anche femm. (palladia).

0.7 1 Simulacro di legno (d'oro secondo alcune fonti) della dea Atena, partic. rif. a quello conservato a Troia. 1.1 [Con rif. ad altri oggetti, per fraintendimento].

0.8 Alessia Luvisotto 23.02.2023.

1 Simulacro di legno (d'oro secondo alcune fonti) della dea Atena, partic. rif. a quello conservato a Troia.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 178.40: poi che Ulisse e Diomedes tagliaro le guardie della rôcca, e, tolto il Paladio, macularo la santa istatua [[...]], d'allora in qua l'animo della iddea è fatto loro nimico, e la speranza de' Greci è rotta.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 2, pag. 226.20: appena era posto il Palladio nel campo de' Greci [[...]], ed essa dea splendette tre volte in terra, che è mirabile cosa a dire, e tenendo una asta tremante e uno scudo.

[3] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 26, v. 55, pag. 742.26: Paladio si era una ymagene d'oro la quale fo constructa ad onore de Palade, et era in uno tempio sovra una delle porte della terra...

[4] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 26, pag. 450.37: Questo Palladio era una statua della Dea Minerva: della quale statua si diceva, che infino ch'essa fosse in Troia, dove ella era nel tempio di Minerva in grande reverenza, la città non si potrebbe avere per li Greci.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 30.1: Ma poi ki Ulixes et Diomedes taglaru li aguaiti di la rocca et ràppiru lu Palladiu et immacularu la santa statua [[...]], da killa hura innanti lu animu di la dea lor fu factu inimicu...

[6] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 81, pag. 166.19: Molti templi ebbe nel mondo e specialmente nella rocca di Troia, nel quale tempio scese da cielo una imagine di legno, la quale fu chiamata palladio...

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 26, 55-63, pag. 676.27: lo Palladio fu una statua di Pallade, ch'era la dea della sapienzia...

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 261.22: lo Palladio virtuoso, lo quale era una cosa de gran valore e richeze, era stato concieso solamente ad Ulixe...

- Femm.

[9] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 395.2: in Troia era una statua chiamata Palladia, facta in onore de Pallade, dea de sapientia...

1.1 [Con rif. ad altri oggetti, per fraintendimento].

[1] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 107, pag. 571.20: ma li Greci feceno fare uno cavallo di metallo e empiénelo di omini da cavallo, lo qual chiamóno Paladio per offerire uno idolo ch'era in Troia.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 123.6: E tornato lui con Ascanio e co' gioelli, Enea donò alla reina un vestire lavorato ad oro, che si chiamava palladio, e uno mantello reale chiamato circuntesto, ch'era stato dela reina Elena... || Cfr. Verg., Aen., I, 648: «pallam signis auroque rigentem», con pallam 'un mantello' letto o inteso come palladium.