SABINO agg./s.m.

0.1 sabina, sabine, sabini, sabino, sabinu, savini, savino.

0.2 Lat. Sabinus.

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.>tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.>tosc.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Originario o proprio della popolazione italica che viveva stanziata nel territorio compreso tra Tevere, Nera, Aterno e Aniene. 1.1 Sost. Chi appartiene alla popolazione italica che viveva nella Sabina. 2 Originario o proprio della regione compresa tra Tevere, Nera, Aterno e Aniene.

0.8 Giulio Vaccaro 09.10.2020.

1 Originario o proprio della popolazione italica che viveva stanziata nel territorio compreso tra Tevere, Nera, Aterno e Aniene.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 7, pag. 369.14: In questi dì Titurio Sabino assaliti gli Aulerci e gli Eburoni, e quelli di Lessovia, i quali i loro maiori aviano morti, perchè non vollero essere capo a risucitare battaglia a' Romani, con tagliamento da non poter credere li distrusse.

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 40, gl. z, pag. 26.29: «Consuali», ciò erano giuochi e feste che si facevano ad onore di Conso, dio de' consigli, li quali trovoe Romolo, perch'elli venne a fine buono del consiglio di rapire le pulcelle Sabine.

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 141.8: Illocu vinniru genti di Festinia cum la genti sabina et killi di Mutercia et di Mutesta et di Numentu et di Vellinu...

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 279.10: Nè di lunga di qui aveva agiunto Roma, e le donne sabine tolte per nuovo modo fra la moltitudine della gente, quando si facevano i grandi giuochi de' Campioni, e subbitamente si levava nuova battaglia ai Romani del vecchio Tazio e ai fermi Curi.

1.1 Sost. Chi appartiene alla popolazione italica che viveva nella Sabina.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.>tosc.), pag. 88.20: lo secundo anno Tito Statio rege de Savini adunao grande hoste incontra de' Romani...

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.>tosc.), pag. 89.17: tucti l'uno coll' altro se basaro e fecero sì ke li romani e li savini fossero una compangia e lo savino fossi romano e lo romano fossi savino e nullo romano non fossi sença soprenome de savino et nullo savino non fossi sença soprenome de romano et uno populo e uno regno.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 5, pag. 75.15: Dipo' le dette cose i Sabini, raunate da ogne parte amistadi, con grande isforzo vennero a Roma...

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 182.22: fo sepelido apresso li Sabini in quella villa, in la qual fo so pare...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 62.23: Issa enci dedi aurichi surdi, ca issa era contenta fin intandu di locu di lu circulu, quali celebrau Romulu quandu rapiu li virgini di li Sabini a nomi consualium.

[6] Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. II [Phars., II, 326-371], pag. 28.11: Non vi giocâro gli usati buffoni, e 'l tristo marito non ricevette festarecci motti a modo de' Sabini.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 247.20: Ecco venire Clauso, del sangue antico de' Sabini, guidando grande moltitudine di gente...

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 28, vol. 1, pag. 44.8: [[Priscus Tarquinus]] agrandì molto Roma, e fece il Campidoglio, e sottomise i Sabini che s'erano rubellati...

[9] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 31, pag. 52.2: L' ottavo capitano fu Clauso, del regno di Sabina: questi ebbe seco li Sabini e li Todini, quelli di Norcia e molti altri popoli.

2 Originario o proprio della regione compresa tra Tevere, Nera, Aterno e Aniene.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 3, vol. 2, pag. 115.9: Regnandu a Ruma Serviu Tulliu, nassiu una vacca a unu patri di familya in lu campu Sabinu, la quali era et multu grandi ultra mesura et multu forti.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 488.9: Regnante Servio Tullio nacque ad uno de la famiglia de' patrizii nel Campo Sabino una vacca di speciale grandezza e di grandissima bellezza...

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 13, pag. 146.12: E nasceranno senza granella, se prima il seme loro s'unga con olio sabino, e stropiccinsi con un' erba pesta, la qual si chiama culex.