BEUTA s.f.

0.1 beuta, beuto.

0.2 Etimo incerto: prov. beguda o fr. bihutte, m. fr. bigute. || Cfr. 0.6 N.

0.3 Lett. sen., 1385 (4): 1.

0.4 Att. solo in Lett. sen., 1385 (4).

0.6N Cfr. FEW s.v. bibere, I, 348b «Apr. beguda "guinguette"» (per altra doc., cfr. anche FEW s.v.*hutta, XVI, 276b «Norm. bihutte "mauvaise cabane"»; FEW XXIII, 1b «Mfr. bigute f. "maison"»). L'ipotesi di un prestito dal prov. è confortata dal fatto che il mittente scrive da Avignone.

0.7 1 Struttura che offre riparo (in un ambiente disabitato).

0.8 Federico Novello 10.03.2023.

1 Struttura che offre riparo (in un ambiente disabitato).

[1] Lett. sen., 1385 (4), 22, pag. 304.17: Di poi, vene[n]do a chamino e essendo in una beuto [sic] dove si dice La Belladonna, e essendo giu(n)to tardi, avendo rifreda la mula (e) dandola l'avena, venne un mulo di basto là dove ma(n)giava la mula. (E) fate co(n)to si distachò p(er) modo si fugì, [[...]] e fu bene a una ora di notte, e era se(n)za sella e freno, ed è questo un luogho salvaticho p(er)ò no(n) v'è se no(n) questa beuta.