PERMESSO (1) agg.

0.1 permessa, permessi, permesso.

0.2 V. permettere.

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>; Doc. fior., 1364-65; Simone da Cascina, 1391/92 (pis.).

0.5 Locuz. e fras. non permesso 1.1.

0.7 1 Consentito dalle norme morali o di comportamento. 1.1 Consentito da una legge o da un regolamento. 1.2 Consentito in quanto basato su motivazioni condivisibili. 1.3 Consentito in quanto appropriato a una situazione (?).

0.8 Maria Serena Cutruzzolà 05.10.2021.

1 Consentito dalle norme morali o di comportamento.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 161.21: «Io non posso» o «non voglio a femina astenere, ché moglieri aggio» overo «avere voglio»; ché permessa è llui sì ccome è prima, e, voglia essa o non, ad essa religgione pote avenire, poi salva di matrimonio onne ragione.

[2] Simone da Cascina, 1391/92(pis.), L. 2, cap. 22, pag. 140.6: Altra volta faccio essercisii liciti e permessi, sicondo che mi pare che 'l tempo pata.

1.1 Consentito da una legge o da un regolamento.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 7, pag. 629.19: nessuno ardisca o presumisca impregionare alcuno o mettere in pregione per alcuno modo o alcuno quesito colore, se questo no se faccia ad commandamento del Rectore o de suoj judici o de l'uno de loro e quello che per loro fi dicto fir facto possa in li casi permessi.

- Locuz. agg. Non permesso.

[2] Doc. fior., 1364-65, pag. 80.12: E dicie sé essere stato preso a petitione di non legiptima persona, e per insufficienti ragioni e carte, e per non creditore, e in chaso non permesso.

1.2 Consentito in quanto basato su motivazioni condivisibili.

[1] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 15, pag. 271.19: Poi che l' Autore hae essemplificato la convenevole e permessa ira, detta mansuetudine, dove Nostra Donna turbata dice, che non avea ritrovato il figliuolo, per più dì cerca[n]dolo...

[2] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 8, pag. 23.2: Dice che l' avarizia solamente è permessa nel conservare del tempo: però che tutte l' altre ricchezze sono cose di poterle riparare, ma el tempo è una cosa che non si può racquistare.

1.3 Consentito in quanto appropriato a una situazione (?).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 5, pag. 314.20: A te è il troiano Aceste della divina origine [[...]] Eglino chiamaranno la città "Acesta" dal nome permesso. || Cfr. Verg., Aen., V, 718: «urbem appellabunt permisso nomine Acestam».