ROTEARE v.

0.1 rotea, roteando, roteandolo, roteano, roteante, roteare, roteava, roteavano, roteavansi, roteò, roteòe, roteollo, roteorno, rotianno.

0.2 Da rotare (DELI 2 s.v. ruota) o da ruota. || Nocentini s.v. roteare rinvia allo spagn. rotear.

0.3 Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.): 1.1 [2].

0.4 In testi tosc.: Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 Muoversi compiendo più giri, anche non completi, attorno a un punto o attorno a qsa (talvolta seguendo una melodia o un canto). 1.1 [Milit.] [Detto di un esercito:] compiere evoluzioni circolari a scopo dimostrativo o provocatorio. 1.2 [Detto di un essere capace di volare:] volteggiare nell'aria. 1.3 Muovere qsa o qno con forza, facendogli compiere giri più o meno ampi per aria. 1.4 [Detto di un pavone:] aprire la coda in forma di ruota. 1.5 [Detto della forma della divina sostanza parmenidea:] imprimere un moto circolare (a tutte le cose dell'universo). 1.6 [Astr.] Sost. Movimento di un corpo celeste attorno alla Terra. 2 Girare continuamente su se stesso o intorno al proprio centro. 3 Aggirarsi in un luogo senza una precisa direzione. 3.1 [Detto di un gruppo di persone:] percorrere in lungo e in largo.

0.8 Federico Novello 24.03.2023.

1 Muoversi compiendo più giri, anche non completi, attorno a un punto o attorno a qsa (talvolta seguendo una melodia o un canto).

[1] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 12, v. 20, pag. 2052.11: circa noi. Nota che Beatrixe e Dante aveano quel sito entro de quî serti che ha lo centro nel cercolo, sì che quelle alme beate sì roteavano atorno quilli.

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 25, 1-12, pag. 672.15: sì mi girò la fronte; cioè tre volte roteò [[scil. San Pietro]] sopra me, come fu detto di sopra, che significò uno confermare et approvare Dante per fidele cristiano.

- Sost.

[3] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 11, v. 13, pag. 2024.5: Poi che çascuno. Qui torna a proposito, descrivando come lo roteare de quelle alme ristette quando çascuna fo tornada in quello logo dove prima restenno...

- Pron.

[4] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 25, 100-117, pag. 680.31: si volgeano a rota: però che giravansi e roteavansi sopra noi, Qual; cioè circulazione e roteazione, o vero come conveniva al loro ardente amore; cioè a la loro ardente carità, che avevano a Dio et a noi. || Commenta Par. XXV, 107; l'ed. inclusa nel corpus legge «si volgieno a nota».

1.1 [Milit.] [Detto di un esercito:] compiere evoluzioni circolari a scopo dimostrativo o provocatorio.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 306, vol. 2, pag. 474.27: ma per aroganza si misono a roteare colle schiere loro verso l'oste di Castruccio, trombando e drappellando richeggendo di battaglia.

- [Mar.] [Milit.] [Detto di una flotta].

[2] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 47.1: et essendo un die questa armata a Napoli vennero galee [[...]] delle quali era Capitano un Messer Ruggieri di Loria, molto roteando per me' quelle et gridando battaglia, et sozzamente villaneggiando.

1.2 [Detto di un essere capace di volare:] volteggiare nell'aria.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 19.97, vol. 3, pag. 319: Quale sovresso il nido si rigira / poi c'ha pasciuti la cicogna i figli, / e come quel ch'è pasto la rimira; / cotal si fece, e sì leväi i cigli, / la benedetta imagine, che l'ali / movea sospinte da tanti consigli. / Roteando cantava, e dicea...

[2] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 17, v. 109, pag. 524.1: Recevuda questa dutrina, Ycaro disse de farlo. Costoro començòno a volare; quando fono forsi xij migla delungati dalla torre, et Ycaro se sentia liçero e fresco, començò a roteare et a montare in alto, e 'l padre cridava: «Tu teni mala via, o misero Ycaro!

[3] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 21, pag. 474.21: E come ec. Questa è similitudine, la quale qui introduce delle pole, cioè mulacchie, le quali al cominciare del dì nel tempo dello autunno, quando s' incomincia a rinfrescare l'aere, roteano, poi ciascuna prende quello viaggio che più le piace; così quelle anime beate su per lo detto scaglione qual salìa, qual discendea continuando, quale interpolava l'una e l'altra in modo di roteare.

1.3 Muovere qsa o qno con forza, facendogli compiere giri più o meno ampi per aria.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 30, pag. 761.21: et [[Atamante]] accostatosi a lei prese l'uno ch'avea nome Learco, e roteandolo lo percosse ad un sasso...

1.4 [Detto di un pavone:] aprire la coda in forma di ruota.

[1] Esopo tosc., p. 1388, cap. 36, pag. 171.13: E vedendo i pagoni la cornacchia non somigliarsi a loro né de' piedi né del becco, cominciarono fortemente a dubitare; e quando venno a fare loro canto e rota, siccome erano usati, la cornacchia, non sappiendo levare la coda e roteare, cominciò a cantare in sua maniera.

1.5 [Detto della forma della divina sostanza parmenidea:] imprimere un moto circolare (a tutte le cose dell'universo).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 129.3: imperciò che questa cotale è la forma della divina sustanzia, che nè nelle cose di fuor discorra, nè in sè, di fuori, alcuna cosa riceva; ma, sì come di lei Parimenide disse: 'la mobile ritondità di tutte le cose rotea, quand' ella sè immobile e costante conserva'. || Cfr. Boezio, Consol. Phil., III, 37: «rerum orbem mobilem rotat, dum se immobilem ipsa conservat».

1.6 [Astr.] Sost. Movimento di un corpo celeste attorno alla Terra.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 8.14, pag. 78: La luna, poi che sarà scurato, / Guidi la notte col suo roteare, / E cotal esercizio le sia grato.

2 Girare continuamente su se stesso o intorno al proprio centro.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 18.41, vol. 3, pag. 297: E al nome de l'alto Macabeo / vidi moversi un altro roteando, / e letizia era ferza del paleo.

[2] Lancia, Chiose Par., 1341/43 (fior.), c. 12, vv. 1-6, pag. 1006.2: La prima parte. Dice l'autore: sì tosto come l'ultima parola, dove san Tomaso solvée il dubio, quella ghirlanda roteòe; e seguita: et nel su' giro etc., prima ch'un'altra di cerchio la chiuse.

- Sost.

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 18, 27-51, pag. 519.32: finge l'autore che n'avessono letizia e quella dimostrasseno ne lo scintillare e roteare, perchè li santi ànno allegrezza del bene operare loro e d'altrui.

- Pron.

[4] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 18, 27-51, pag. 519.29: E letizia era ferza; cioè movitrice, come la ferza è movitrice del cavallo, del paleo; cioè della circuizione e rotazione, cioè che letizia era cagione, per che si roteavano risplendendo...

3 Aggirarsi in un luogo senza una precisa direzione.

[1] f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. IV] (R) 37, pag. 366.16: No llecèe loro unque di roteare nè d'andare qua e llà per fedire, anzi avevano tante di lance e di spade a' petti e ale costi che l'uom le versava l'uno sovra l'altro. || Corpus OVI.

[2] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 51, pag. 94.16: Ed ecco in quello ch'ella andava roteando in qua e in là, uccidendo e abbattendo la gente...

3.1 [Detto di un gruppo di persone:] percorrere in lungo e in largo. || Att. solo in Buccio di Ranallo.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1158, pag. 268: Adsay [[scil. i soldati della grande compagnia]] gero rotianno; poco vi guadangnaro; / Adsay necessitati de mangnare duraro.

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1184, pag. 275: Pou [[scil. i soldati della grande compagnia]] passaro in Pullia; gero multo rotianno; / Quando là et quando qua sempre gero predianno... || De Matteis, Buccio di Ranallo, p. 360 inserisce a testo «robanno».