0.1 rodano, rota, rotando, rotandola, rotandosi, rotano, rotante, rotar, rotare, rotata, rotato, rotava, rotavano, roteranno, rotòe, rotòlli, rotollo, ruota, ruoti.
0.2 Lat. rotare (DELI 2 s.v. ruota).
0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 3.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Thes. pauper. volg., XIV pi.di. (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.).
0.7 1 Muoversi compiendo uno o più giri, anche non completi, attorno a un punto o attorno a qsa. 1.1 [Astr.] [Detto della volta celeste, di una parte di essa o di un corpo celeste:] girare o far girare attorno alla Terra. 1.2 [Detto di un essere capace di volare:] volteggiare nell'aria. 1.3 Muovere qsa o qno con forza, facendogli compiere giri più o meno ampi per aria. 2 Girare su se stesso o intorno al proprio centro (anche in contesto fig.). 2.1 Far girare qsa attorno al suo asse o al suo centro. 2.2 Fig. [Detto della sorte:] compiere o far compiere continui e imprevedibili cambiamenti. 2.3 Fig. Far cambiare completamente lo stato d'animo di qno. 3 Muoversi senza una precisa direzione. 4 Affilare o levigare su una cote rotante.
0.8 Federico Novello 10.03.2023.
1 Muoversi compiendo uno o più giri, anche non completi, attorno a un punto o attorno a qsa.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.25, vol. 1, pag. 262: Ricominciar, come noi restammo, ei / l'antico verso; e quando a noi fuor giunti, / fenno una rota di sé tutti e trei. / Qual sogliono i campioni far nudi e unti, / avvisando lor presa e lor vantaggio, / prima che sien tra lor battuti e punti, / così rotando, ciascuno il visaggio, drizzava a me... || Forse con un gioco retorico che implica anche il signif. 2.
[2] Gl Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 12, v. 1, pag. 2046.21: Sì tosto come. Çoè: sì tosto come Thomaxe començò a dire vaneça, che è l'ultima parola del precedente capitulo, sì començòno a rotare, çoè a volgerse, quî spirti beati a circulo.
- Sost.
[3] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 11, pag. 268.4: 13. Poichè ciascuno ec. Qui torna al proposito, dicendo come il rotare di quelle anime ristette, quando ciascuna fue tornata in quello luogo dove prima ristettono, allora che santo Tomaso cominciò a parlare.
- Pron.
[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 64, pag. 700.32: e chiamala «rota», per ciò che continuamente si rotavano e volgeano...
1.1 [Astr.] [Detto della volta celeste, di una parte di essa o di un corpo celeste:] girare o far girare attorno alla Terra.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 4.65, vol. 2, pag. 60: Ond' elli a me: «Se Castore e Poluce / fossero in compagnia di quello specchio / che sù e giù del suo lume conduce, / tu vedresti il Zodïaco rubecchio / ancora a l'Orse più stretto rotare, / se non uscisse fuor del cammin vecchio.
[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Temporis.29, pag. 266: «[[...]] Ed io [[scil. il sole]] m' avanço di perpetui affanni, / Tal son qual era, ançi che stabilita / Fusse la terra, dì e notte rotando / Per la strada ritonda ch' è infinita.».
[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 24, 1-15, pag. 617.5: salvo che il sole, che sempre va per lo diritto mezzo per la linea eclittica, e va da occidente a oriente, secondo lo suo movimento sempre acquistando in 24 ore, o poco più, uno grado del segno; benché lo movimento del fermamento lo ruoti seco da oriente ad occidente...
[4] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 21, 46-60, pag. 591.8: perchè si tace in questa rota; cioè in questo pianeto Saturno, che rota intorno al mondo, come li altri pianeti...
[5] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [PaoFir] ball.18.7, pag. 283: El ciel, che di rotar già ma' non posa, / coste' produsse sì maravigliosa, / perch'a sé muova, che di sopra sia / perfetta suo potenza ch'ella cria.
- Pron.
[6] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 6, 112-126, pag. 215.18: tra queste rote; cioè tra queste spere che si rotano e girano continuamente, nelle quali si rappresentano le nostre opere co le quali abbiamo meritato...
1.2 [Detto di un essere capace di volare:] volteggiare nell'aria.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.116, vol. 1, pag. 291: Ella sen va notando lenta lenta; / rota e discende, ma non me n' accorgo / se non che al viso e di sotto mi venta.
[2] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 17, v. 97, pag. 518.24: e disse: «Gerion. Qui appella l'autore lo ditto animale Gierion, et imponeli Virgilio che faça la disciesa acunça et asiada, çoè che vada rotando a larghe circulationi, açò che 'l descender non sia desaxevele, considerando che Dante gl'era col corpo.
[3] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 9, v. 22, pag. 1114.28: Andando un çorno a paisare cum soa gente, Iupiter desese in forma d'aguia e rotòlli sovra 'l cò in lo ameçamento dell'aere, po' desese e rapìllo e portòlo suso al cielo [[...]]. Sì che dixe l'autore: in questo logo dell'aere dove rotòe l'aguia quando Ganimede abandonò la soa gente, in quel medesemo m'aparve ora.
[4] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 4.20, pag. 20: e l'aquila lasciò, le cui fort' ale / la trasportaron quasi infino al foco, / e poi rivolta in giù venia rotando / e discendendo sé a poco a poco.
1.3 Muovere qsa o qno con forza, facendogli compiere giri più o meno ampi per aria.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 116.23: e rombola è quella ch' è fatta di lino a tre trefoli, e gittano le pietre ritonde, rotandola sopra capo una volta, e queste sono dette migliori. || Cfr. Veg. Mil., 3, 14: «Funditores sunt qui fundis lino uel saetis factis - has enim dicunt esse meliores - contorto circa caput brachio dirigunt saxa.».
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.11, vol. 1, pag. 508: Atamante divenne tanto insano, / che veggendo la moglie con due figli / andar carcata da ciascuna mano, / gridò: «Tendiam le reti, sì ch'io pigli / la leonessa e ' leoncini al varco»; / e poi distese i dispietati artigli, / prendendo l'un ch'avea nome Learco, / e rotollo e percosselo ad un sasso; / e quella s'annegò con l'altro carco.
[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 92.14: Lo fiero porco salvatico non è cusì crudele in mezo de l'ira sua, quando co la bocca fulminante ruota li rapenti cani... || Cfr. Ov. Ars. am., 2, 373: « Sed neque fulvus aper media tam saevus in ira est, / Fulmineo rabidos cum rotat ore canes».
[4] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. II, pag. 514.4: Ma né anche lo fulvo cenghiar è sì crudel in meço l'ira, quando ello rota li rapidi, çoè viaçi, cani cum la boca del fulmene...
[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 130.23: E questo turbo è un vento el qual volenteri turba l'arena e levalla in alto e fala rotare in giro.
2 Girare su se stesso o intorno al proprio centro (anche in contesto fig.).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 12.3, vol. 3, pag. 189: Sì tosto come l'ultima parola / la benedetta fiamma per dir tolse, / a rotar cominciò la santa mola; / e nel suo giro tutta non si volse / prima ch'un'altra di cerchio la chiuse, / e moto a moto e canto a canto colse...
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 28, vol. 6, pag. 481.11: E questo git non si triterà colli strumenti dentati, nè le ruote delle macine roteranno sopra lo cimino; ma colla verga si purgherà lo git, e lo cimino col bastone.
- Pron.
[3] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 38, pag. 69.2: E Turno tirandosi indietro e rotandosi intorno con la spada in mano, tanto si tirò indietro, che venne alla ripa del fiume e con tutte l'arme vi si gittò dentro...
[4] Leggenda s. Galgano, XIV (tosc.), pag. 103.18: sotto lo qual ponte, siccome la visione li mostrava, si era uno mulino lo quale continuamente si rotava e si volleva...
2.1 Far girare qsa attorno al suo asse o al suo centro.
[1] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 10, 133-148, pag. 327.8: come orologio; cioè come l'oriuolo che è istrumento che segna l'ore, rotando le sue rote e percotendo le campanelle che vi sono appiccate co' martellini...
- [Con rif. specif. al supplizio della ruota].
[2] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 80, Giuliana, pag. 1554.18: E poi che fue giunta dinansi al prefecto, sì la fé stendere in su una ruota e rotare e tormentare in tal modo che quazi tutte l'ossora se lle ruppeno, in tal modo che ne uscia fuore le merolla.
2.2 Fig. [Detto della sorte:] compiere o far compiere continui e imprevedibili cambiamenti.
[1] Bart. da San Concordio, 1302/1308 (pis.>fior.), dist. 40, cap. 7, par. 13, pag. 579.24: Seneca, in tragoedia. La ventura rota e muta li strabocchevoli casi de' re.
[2] Lancia, Chiose Inf., 1341/43 (fior.), c. 15, vv. 79-96, pag. 291.7: Et sogiugne commendando sé di fortitudine d'animo: Tanto voglio etc.. Dice sé esser presto a sofferire i colpi di fortuna, e ch'elli conosce bene la volubilitade d'essa e che sua natura è di rotare come quella del villano di marreggiare.
2.3 Fig. Far cambiare completamente lo stato d'animo di qno.
[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 152.4, pag. 208: Questa humil fera, un cor di tigre o d'orsa, / che 'n forma d'angel vène, / in riso e 'n pianto, fra paura et spene / mi rota sì ch'ogni mio stato inforsa.
3 Muoversi senza una precisa direzione.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 19, pag. 124.19: Ed ancora è da guardare che la schiera tua, spezialmente dal lato manco, che più spesso interviene, o vero dal dritto, avvegnachè interviene rade volte, ingannata non sia dalla moltitudine de' nemici, o vero da compagnie di soccorsi che vadano rotando. || Cfr. Veg., Mil., 3, 19: «circumueniantur tui a multitudine hostium aut a uagantibus globis, quos dicunt drungos».
[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 19, pag. 125.18: Ma globo, che è un' altra compagnia di soccorso, si dice quando certi dalla loro schiera sceverati vanno attorno rotando, ed assagliendo il nemico, contra il quale un altro più forte, e combattente globo si manda. || Cfr. Veg. Mil., 3, 19: «Globus autem dicitur qui a sua acie separatus uago superuentu incursat inimicos »
- [Rif. a un cavallo].
[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 59, pag. 97.3: Favellato la Superbia le dette parole de rimproverî, diè de li sproni al destriere (e cominciò per lo campo a rotare), il quale parea che volasse, sì di forza correa...
[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 8, pag. 179.12: lo vento faceva sonare e cancellare la insegna; lo destriere rotava asnellamente.
4 Affilare o levigare su una cote rotante.
[1] Doc. fior., 1317, pag. 373.10: Laveggi di pietra per soma s. iiij. Lapide overo pietre da rotare per una d. j.
[2] Thes. pauper. volg., XIV pi.di. (pis.), cap. 17, pag. 245.8: Item lo chiavello con l'acqua ala ruota da rotare frega forte alumen e aqua mecte indelli ochi: sanali e l'ardore e le cataracte soctiglia e l'antiche ferite delli occhi.