PESCHIERA s.f.

0.1 peschera, peschere, peschiera, peschiere, pischera, pischere, piskera, piskeri.

0.2 Da pescaia con scambio di suff.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Fiore di virtù, 1313/23 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. stare in peschiera 1.

0.7 1 Bacino idrico, naturale o artificiale, utilizzato spec. per l'allevamento dei pesci (anche con funzione ornamentale). 2 Sbarramento finalizzato alla cattura di pesci, luogo di pesca. 2.1 Attività o prodotto della pesca. 3 Luogo dove si vende il pesce.

0.8 Sara Ravani 19.07.2022.

1 Bacino idrico, naturale o artificiale, utilizzato spec. per l'allevamento dei pesci (anche con funzione ornamentale).

[1] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 4.1, pag. 408: Di marzo sì vi do una peschiera / di trote, anguille, lamprede e salmoni, / di dèntici, dalfini e storïoni, / d' ogn' altro pesce in tutta la riviera...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 78, vol. 2, pag. 264.29: Anco, statuto et ordinato è, che neuna persona debia pescare o vero fare pescare o vero danno dare in alcuna peschiera d'alcuna persona o vero luogo de la città et contado et giurisditione di Siena, o vero in essa entrare o vero in essa bagnarsi...

[3] Fiore di virtù, 1313/23 (bologn.), cap. 1, pag. 158.25: Eo edificai case, plantai vigne e broli, e insidî d'omne mainere fructi; fei pischere; àvi armenti grandi d'omne bestiame...

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 59, pag. 223.12: E in questa valle sì era una peschiera, la quale aveva d'ogni maniera pesci che menzonare si potessono.

[5] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 8, cap. 3, vol. 3, pag. 19.10: Anche vi si faccia la peschiera, nella quale diverse generazioni di pesci si nudriscano. || Corpus OVI.

[6] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 69.10: Ancora in questa città ha uno palagio che fu d'uno re d'Eumagi, che gira diece miglia il suo tenitoro con prati, peschiere e giardini, e nel mezo è il palazzo reale...

[7] Braccio Bracci (ed. Limongelli), a. 1385 (tosc.), canz. 17b.89, pag. 232: per lei ne' boschi à fatti far castelli, / tempî, peschiere, giardin' freschi e belli, / per dilettarsi a tempo.

- [In similitudini].

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 5.100, vol. 3, pag. 77: Come 'n peschiera ch'è tranquilla e pura / traggonsi i pesci a ciò che vien di fori / per modo che lo stimin lor pastura, / sì vid' io ben più di mille splendori / trarsi ver' noi...

[9] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 5, v. 100, pag. 1816.32: Qui exemplifica sì come [ne] le peschere c'hano l'aqua chiara, li pissi veno a sommo quando vedeno alcuna cosa sovra l'aqua...

[10] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 5, pag. 104.23: sì come nelle peschiere che hanno l'acque chiare, li pesci vengono al sommo, quando veggiono alcuna cosa di sopra all'acqua, stimando quella essere suo cibo...

[11] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 5, 100-108, pag. 147.9: cioè che come li pesci traggano quando sono nella peschiera a quello che viene di fuori, credendo che sia loro pasto...

[12] Sacchetti, Rime (ed. Ageno), XIV sm. (fior.), son. 22.8, pag. 25: Tu se' già, Agnol, scorso in tal mattiera, / che d'ogni sacco al tutto tu se' sperso, / veg[g]endo con bocconi esser soverso / e presto più che grue alla peschiera.

- Estens. [Impiegato per l'irrigazione].

[13] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 22, pag. 364.16: io óe facti miei grande opre, abbo edificate case, piantate vingne, facti orti et giardini, et posti et insetati in loro tucte genneratione d'albori, et facte peschiere d'acque per innacquare li arbori verdi...

- [Con rif. a un gioco:] piccolo sbarramento.

[14] Novellino (prima red.), XIII u.v. (tosc.occ.>fior.), 7 [5], pag. 180.1: Lo giovano stando in su l'aringherìa per rispondere alli detti ambasciadori, lo tenpo era turbato, e piovea; volse li occhi per una finestra del palagio, e vidde altri giovani che coglìano acqua piovana, e faceano peschiera e molina di paglia.

- [In contesto fig., ad indicare un luogo sicuro]. Fras. Stare in peschiera. || (Cocito); cfr. Nicolas, An. gen., p. 153: «essere adibiti alla peschiera quelli che vogliono divorare gli altri (cioè i pesci)».

[15] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 48.7, pag. 279: Quando omo vé raxom mancà / per citae e per rivera, / e maradrin andar in schera / no ponii de mar far; / ni queli chi dem pensar, / tegnar drita la staera; / e queli star in peschera / chi li aotri vorem devorar...

2 Sbarramento finalizzato alla cattura di pesci, luogo di pesca.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 1, pag. 606.18: Costui medesimo, a ciò che non avesse sottoposta la sua gola a lo arbitrio del mare, pensò di fare mari per sè ne le sue possessioni, intagliando li marosi di peschiere, e diverse greggie di pesci inchiudendo con margine e cantoni divisi... || Cfr. Val. Max., IX, 1, 1: «aestuariis intercipiendo fluctus pisciumque diversos greges separatim molibus includendo».

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 192.11: Issu medemmi per tal que la gula sua non fussi suiecta ad arbitriu di lu deu di lu mari apensausi di fari mari a sua posta, zò esti piskeri, in li quali issu inclusi diversi mayneri di pissi grandi et pizuli...

[3] Stat. fior., 1394, cap. 18, pag. 286.39: da ciaschune parti e luoghi dove bisogno fusse per ricuperare tal legname e ad aprire e fare aprire in qualunche fiume o qualunche peschiera o chiusura o chondotti...

2.1 Attività o prodotto della pesca.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 24, pag. 119.2: L'aparir al mar a Pero chi peschava con altri sexe conpagni e quella gran peschera al dichio de Cristo...

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 2, vol. 2, pag. 141.35: Et nui vinimu cum ti. - Et piscaru tucta nocti, et non prisiru la nocti nulla piskera.

[3] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 44.4, pag. 195: Standote alla rivera, / come l'omo a la peschera / talor più che non ispera / divien ricco et abondoso...

- [In contesto fig.].

[4] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] cacc..11, pag. 226: O Lisa, il pesce fugge. - / - I' l' ho, i' l' ho: l' Ermellna l' ha preso. - / - Tiel ben, tiel ben. - Quest'è bella peschiera.

3 Luogo dove si vende il pesce.

[1] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 1, cap. 72, pag. 84.21: li i(n)frasc(r)ipti dui soprastanti li quali si den(n)o chiamare sopra le pesci [[...]] debbiano li decti pescii, che trovassino i(n) sula panca deli peschatori u in dela pischera oltra le decte hore fare pre(n)dere, et fare tagliare li code...

[2] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 1, cap. 72, pag. 84.26: se alcuno piscatore recasse pescii freschi i(n) Villa di Chiesa dipo le decte hore, che sia licito a quelli peschatori vendere dentro del taulito ala pischera i(n) quello luogo là ove se vendino li pescii, sensa alcuna pena.