SONNOLENTO agg./s.m.

0.1 somnolento, sompnolenti, sonnolenta, sonnolente, sonnolenti, sonnolento, sonolenta, sonolente, sonolenti, sonolento, sonorenti, sonorento; f: sompnolenta.

0.2 Lat. somnolentus (DELI 2 s.v. sonno).

0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 1.3.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Specchio de' peccati (ed. Zanchetta), 1333 (pis.); f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Stat. Montecassino, XIV (luc.).

0.7 1 Che si trova in uno stato di torpore fisico e psichico che induce al sonno. 1.1 Che rivela sonnolenza. 1.2 Sost. 1.3 Estens. Che non opera per pigrizia o per mancanza di volontà. 2 Che induce al sonno.

0.8 Sara Ravani 26.07.2022.

1 Che si trova in uno stato di torpore fisico e psichico che induce al sonno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 18.87, vol. 2, pag. 306: per ch'io, che la ragione aperta e piana / sovra le mie quistioni avea ricolta, / stava com' om che sonnolento vana.

[2] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 7, pag. 182.19: Dice l'Autore, ch'elli aveva cotale effetto; ma che la reverenzia, che di tutto lui hae la signoria per B. I. C., cioè per Beatrice, lo tenea tutto timido e sonolento e chinato.

[3] f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.), Cap. VII.70, pag. 164: El vecchio sonnolento, che procede / venendo solo, par che ssì conduca / il primo testamento andando a piede. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 491, pag. 53: Et trovòlle sonolenti, / stanki molto e dolenti.

[5] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 49, pag. 287.18: In questa ora, Pirramo più sonolento e meno amando, poi che si fu desto, giunse a la detta fonte...

[6] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 18, 85-96, pag. 427.31: In questi quattro ternari lo nostro autore finge che, standosi sonnolento, sentitte venire una grande turba d'anime di rietro a sè, che s'andavano purgando del peccato dell'accidia...

1.1 Che rivela sonnolenza.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 5, pag. 688.30: la quale, poi che ebbe posta fine alle sue note, dopo lungo spazio, cotale in sé si mosse quale colui che da profondo sonno è a vigilia subito rivocato, il quale, gli occhi volgendo sonnolenti in giro, quasi appena conosce dove si sia...

- [Fig. e in contesto fig.].

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 4, pag. 102.11: Essendosi dentro al detto fiume passato, qui in questo capitolo la detta qualità del presente primo grado si dimostra, e come per cominciamento il truono di tutti peccati nella memoria sonnolente, non usa a simigliante essercitio, gli percosse.

[3] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 21, pag. 280.22: riconoscendo il nostro difetto e ostinazione per la puntura delle cose averse, che più che le prospere sogliono essere valide a destare, com' è detto, la sonolente conscienzia nostra, ci ristrignamo a lui e con lui.

[4] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 3.94, pag. 363: il cui greve dolore, / più ch' altro, è pronto il sonnolente core / destare, adormentato in questi beni...

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 2.55: Io son la madre di quei santi raggi / che vedi en terra qui dal sonno presi, / tanto dal mondo offesi / per le corrotte genti, / che sonolenti - stanno a questa guisa, / come per campo fa gente derisa.

1.2 Sost.

[1] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 58.8: Surgentes vero ad opus Dei invicem se moderate cohortentur propter sompnolentorum excusaciones. S(et) q(ua)n(do) se levano all'officio divino se debene revelgiare l'uno all'artro p(er) la excusacione de li so(m)pnolenti.

- [In contesto fig.].

[2] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 1, cap. 11, pag. 76.23: insegna [[scil. la lettura della Bibbia]] al giovano, chiama i fuggenti, revoca gli erranti, amaestra l'ignoranti, sana l'infermi, ferma li debili, li sonnolenti isveglia...

1.3 Estens. Che non opera per pigrizia o per mancanza di volontà.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 140.221, pag. 581: O se tu for' fossi assagio / o asonao de sozo invio, / no te strimir, ma fa bon cor; / se tu ài arma trala for, / ma no voí esser sonorento, / anzi presto como vento...

[2] Cavalca, Specchio de' peccati (ed. Zanchetta), 1333 (pis.), cap. 2, pag. 203.20: E quanto è per la prima, cioè della concupiscenzia della carne, dico che l'omo ne lassa multi beni. Ché in prima, se l'omo è goloso e inebriasi, consequentemente è nigligente e pigro e sonnolente ad ogni bene...

[3] f Girolamo da Siena, Pistole, XIV/XV (tosc.>ven.), 2, pag. 149.14: 36. Et sete solicite ad correre a respondere a chi ve chiama di fuore et impar[ar]e a parlare polito, curioso et ordinato, sì come te bisognasse andare in ambassarie, e a la chiesia sè sompnolenta e negligente a laudare Dio e non lo laudi con devotione e reverentia. || Corpus OVI.

2 Che induce al sonno.

[1] F Ser Giovanni (ed. Poggiali), a. 1385 (fior.), XXIII, II: et al medico di comune consenso fu lasciato il prezzo avuto dal servo per pagamento della sonnolente pozione. || Poggiali, Pecorone, vol. II, p. 157.