SONNOLENZA s.f.

0.1 somnolentia, sompnolenza, sonnolensia, sonnolenza, sonnolenzia, sonolenza.

0.2 Lat. tardo somnolentia (DELI 2 s.v. sonno).

0.3 Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Simone da Cascina, 1391/92 (pis.).

In testi mediani e merid.: Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.7 1 Stato di torpore vicino al sonno.

0.8 Sara Ravani 27.07.2022.

1 Stato di torpore vicino al sonno.

[1] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), II, 31.4, pag. 311: No curar(e) de la so(m)pnora (et) de dar(e) credenza, / c'alora me(n)tre vigila chello che l'omo i(n)te(n)za / lo celabro dormendo lo mostra i(n) apare(n)za, / qua(n)do lo plino stomaco li dona so(m)pnolenza. || Cfr. Dist. Cat., II, 31: «Sompnia ne cures, nam mens humana quod optat, / dum vigilans, sperat, per sompnum cernit id ipsum».

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 18.88, vol. 2, pag. 306: Ma questa sonnolenza mi fu tolta / subitamente da gente che dopo / le nostre spalle a noi era già volta.

[3] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 18, v. 88, pag. 1296.4: Ma questa sonolença. Qui comença a tratar della pena de gl'acidiusi e prima denota la lor quantità per exempio.

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 2, pag. 611.5: E ancora l'accidia sempre ritiene la sua regola: la pigrizia, negligenzia, tepidità, tardità nel ben fare, sonnolenzia sempre dimorano con noi; e vana letizia, vana tristizia sempre ci pascono infra le loro poppule.

[5] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 7, pag. 130.6: Accidia è un fastidio, e tedio d'animo; le spezie di questo vizio sono tepiditade, molleza, sonnolenza, oziositade, tardanza, indugio, negligenzia, imperfezione...

[6] Bartolomeo di Capua, c. 1360 (napol.>sett.), 3.5, pag. 91: Se, con mia sonnolenza, il tempo e 'l peso / e 'l tuo lungo silenzo vuol ch'io cagia, / questo n'è suo valor, benché sia sagia, / ca tu, franco Signor, m'ài l'arco teso.

[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 88.12: E però dice che era pien de somnolentia che esso non sa dire como entrasse in questa selva, tale che esso abandonò la verace via.

[8] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2 cap. 23, pag. 141.7: Lo quarto è le lunghe vigilie, che dalla sonnolensia li difenda.

[9] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 7, 115-126, pag. 219.7: Ora è da notare che le specie dell'accidia sono XVI; cioè tepidità, mollezza, oziosità, sonnolenzia, indugio, tardità, negligenzia, imperseveranzia, remissione, dissoluzione, incuria, ignavia, indevozione, tristizia, tedio di vita, e desperazione.

[10] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 164, pag. 405.22: Di che essendo costui in questa sonnolenzia e addormentata gloria, avvicinandosi all' aurora, il detto Riccio si svegliò e quasi come uomo uscito di sé, perché per l' essere desto, riconobbe da grandissimo stato e ricchezza ritornare alla sua povertà...