0.1 enalçato, inalsati, inalzati.
0.2 V. innalzare.
0.3 Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV: 1.
0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Collocato in alto. 1.1 [Detto di un corpo celeste:] in posizione più alta rispetto a un tempo precedente. 1.2 [Detto dello sguardo:] rivolto verso l'alto. 1.3 Fig. Elevato a un grado più alto (di ricchezza, di potere). 2 Fig. Fortemente eccitato.
0.8 Irene Falini 27.08.2018.
[1] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 124, pag. 412: Or potess' io essere la colonna / a la qual fosti sì strecto legato, / che de toccharti ben ne siria donna, / chè non t' agiongo, tanto se' enalçato.
1.1 [Detto di un corpo celeste:] in posizione più alta rispetto a un tempo precedente.
[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 3, par. 7, pag. 81.24: poi verso l' oriente fermata, considero quanto il sole, sopra l' orizonte levato, abbia del nuovo giorno passato; e tanto quanto io il veggio più innalzato...
1.2 [Detto dello sguardo:] rivolto verso l'alto.
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 24, 76-93, pag. 579.28: dimostrando colli occhi inalsati in su li cieli...
1.3 Fig. Elevato a un grado più alto (di ricchezza, di potere).
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 308.3, pag. 197: Fra tutte le gratie che Cristo dona, / si èe che l'omo proveda il suo stato, / e, se fortuna lo tiene enalçato, / da Dio il conosca et a Luy solo il pona...
[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 32, pag. 20.12: inalzati per l'alegreza delle vivande e di più largo vino... || Cfr. Val. Max, II, 2, 9: «provecti».
[2] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Est 9, vol. 4, pag. 647.17: Niuna gente li contraddiceva, udendo ch'erano cotanto inalzati.