GRECO agg./s.m.

0.1 agrego, crechi, creci, creco, crego, grec', greca, grecco, grece, grecha, greche, grechi, grecho, greci, greçi, grecia, grecie, greco, grecora, grecu, grecy, grega, greghi, grego, gregu, greke, greo, gresi, grexi, grici, griecha, griechi, grieci, grieco, griega, griege, griegha, griego, griesi, griexi, grigo, grirci, grixi.

0.2 Lat. graecus (Nocentini s.v. greco).

0.3 Glossario di Monza, X: 2.2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1301-1303; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Lanfredi, XIII/XIV (lucch.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Glossario di Monza, X; Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Fiore di virtù, 1313/23 (bologn.); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Dondi dall'Orologio, Rime, a. 1388 (padov.); Doc. padov., 1388-89; Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII u.q. (rom.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. a greco 3.1; a greco e a garbino 3.1; a greco e tramontana 3.1; come un greco 1.2.1; da greco 3.1; favellare greco 2.2.1; intra greco e tramontana 4.1; parlare greco e latino 2.2.2; salire in greco 1.2.2; tra greco e levante 3.1.

0.6 A Doc. venez., 1253: Girardo de Grego; Lett. rag., 1326: Nichola Grecho de Ragusa.

0.7 1 Originario o proprio della Grecia; che proviene dalla Grecia (perlopiù con rif. all'antichità classica, in opp. a latino). 1.1 Sost. Abitante o originario della Grecia. 1.2 Sost. [Con rif. specif. alla fama di tracotanza dei Greci]. 1.3 [Detto della barba, con rif. all'uso greco di lasciarla incolta:] non rasato. 1.4 [Detto di una varietà pregiata di vino dolce importato dalla Grecia e diffuso in partic. nell'Italia meridionale]. Estens. [Detto dell'uva da cui tale vino si ricava]. 1.5 [Detto di una varietà di noci]. 1.6 [Detto della pece, per indicare una varietà di resina originaria della città di Colofone]. 2 [Detto della lingua:] proprio dei Greci (spesso in opp. a latino). 2.1 [Rif. ai caratteri dell'alfabeto, o all'alfabeto stesso]. 2.2 Sost. Lingua dei Greci. 3 Sost. Vento che spira da nord-est. 3.1 Sost. Estens. Punto cardinale (nord-est) da cui soffia tale vento. 3.2 Sost. Fig. [In contesto iron.].

0.8 Sara Ravani 10.02.2023.

1 Originario o proprio della Grecia; che proviene dalla Grecia (perlopiù con rif. all'antichità classica, in opp. a latino).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 475, pag. 543: no trove hom sì santisemo, né latino ni greco, / se speso entro vardàse, q' elo no faça fleco.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 4.4: Tutti gli uomini greci e latini, che hanno studiato di fare memoria de' fatti de' re e de' popoli del mondo, hanno fatto il loro cominciamento da Nino fi Beli...

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 47, pag. 247.7: Il quale miracolo, dice Damasceno che lo scrive, che fu greco, che fu de' più chiari e aperti miracoli del mondo, il quale, secondo che dice, seppe tutto 'l mondo allora.

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 225.16: Perseo recò Andromede dalli neri Indiani e così la greca giovane fu tolta per forza da l'uomo troiano.

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 178.2: Colui, lasciata la paura, disse al re: Io non niego ch'io non sia nato di gente greca...

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 2, pag. 226.5: Chelli, amaestrato di fraude e d'arte greca, levò alle stelle le palme spogliate de' legami...

[7] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 536.33: Molto è durata la forte battaglia. E Troiani non possono più sostenere, tanta è la forza della greca gente...

[8] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 13.2: Ancora quella greca gente àne grande speranza in de li loro grandi dey li quali per certo li farrà vincituri de la loro impresa, per zo non cura de voler far pace con trogiani né co lloro seguacy.

[9] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV t.d. (fior.), ch. 48, pag. 823.19: sì che d' ogni parte per onorarlo vi vennero principi e donne e fece l' una parte navilio greco e uomini in forma e con armi greche e l' altra parte in forma di quelli di Persia.

[10] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 53.10: La presenzia di Paris non fu al tristo uficio, lo quale poi menoe la lunga battaglia nella patria colla presa moglie: e mille navi congiurate lo seguitano, e tutto il comune della gente greca.

[11] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 28, pag. 485.16: tra l'isola di Cipri [[...]] e quella di Maiolica [[...]] Nettuno [[...]] non vide fare sì grande fallo, nè da pirati, cioè corsali, nè da gente argolica, cioè gente greca...

[12] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 3, pag. 280.5: Però che le reali ricchezze erano sotto la sua podestade, e le più fortissime delicatezze [di] cotante greche cittadi, porti necessarii allo suo navicamento.

[13] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 1, vol. 2, pag. 62.7: Et, a zò que eu aiunya a li dumestiki exempli li furesteri, una greca femina qui appi nomu Yppo, essendu pilyata da lu naviliu di li inimici, se gittau in mari per tal que issa diffindissi la hunestati per la morti sua.

[14] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 4, cap. [vv. 465-538], pag. 175.15: Lo nato die scoperse gl'Istri, che stavano in su gli scogli, e ' Liburni combattenti nel mare con nave greca.

[15] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 25 rubr., pag. 304.21: Come a Teseo si fero incontro le donne greche piagnendo.

[16] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 4, pag. 158.13: Gallieno fu greco e fé le sue opere in medicina, tanto in fisica quanto in cirogia; e compuose multe opere famose, le quali li nostri medici usano.

[17] Antonio da Ferrara (ed. Bellucci), XIV s.-t.q. (tosc.-pad.), canz. 72.31, pag. 311: Poi fui cacciata a le greche pendice, / tuttor diminuendo mie radice / sol per color che me dovien seguire / poi ch'io fui priva d'i mie' primi Italici.

- [Con rif. a un territorio].

[18] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 6 [Ipsipile a Giasone], pag. 476.15: [79] Certo io non fui mai al tutto sicura: io sempre temeva che 'l tuo padre non prendesse nuora nella greca terra...

- [Detto di Sinone, con rif. alla fama di falsità dei Greci]. || Cfr. ED, s.v. Sinone, personaggio del celebre episodio dell'Eneide ripreso da Dante.

[19] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 177.28: Come Sinone greco ingannò i Trojani per falsi spergiuri.

[20] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.98, vol. 1, pag. 518: L'una è la falsa ch'accusò Gioseppo; / l'altr' è 'l falso Sinon greco di Troia: / per febbre aguta gittan tanto leppo».

[21] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 26, pag. 448.35: Li Troiani, veduta l'oste partita, corsono all'abandonato campo, e trovarono il greco Sinone con li suo' inganni...

[22] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 14 rubr., pag. 26.25: Come Sinone greco rispose al re Priamo.

[23] Lancia, Chiose Inf., 1341/43 (fior.), c. 30, vv. 49-51, pag. 444.22: Qui introduce uno maestro Adamo falsificatore di moneta quanto al conio, che è la forma, e quanto alla materia, che è l'oro; et uno Synone greco, il quale ingannòe i Troiani falsificando sé stesso...

[24] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), Rubricario, pag. 14, col. 5.19: Item di Sinone grecho che tradì Troia a' greci e di Narcisso.

[25] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 30, 46-57, pag. 769.41: Et elli risponde che l'una è la reina che fu moglie di Faraone, che accusò Gioseppo di falso, e l'altro è Sinone greco, che ingannò i Troiani con le sue bugie...

1.1 Sost. Abitante o originario della Grecia.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 93.17: Et certo Ulixes fue, secondo che contano le storie, il più savio uomo de' Greci e 'l milior parliere...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 28, pag. 272.36: siccome era una legge, ch'era anticamente intra i Greci, che diceva quella legge, che li uomini potessero vendere le lor mogli a quellino che vi portassero oro od ariento od altro metallo.

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 82, pag. 106.8: So bene che certi Greci, che della memoria scrissono, che molte imagini scrissono delle parole, acciò che coloro ch'apparare le volessono l'avessono ammannate, acciò che, cercandone, non s'affaticasson.

[4] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 21, pag. 264.26: E dicie nel Troiano Aghamenone inperadore de' Creci: «Chi non à guerra, nè aversità, nè dannaggio, nè povertà, come conoscierà el suo valore?»...

[5] Novellino (prima red.), XIII u.v. (tosc.occ.>fior.), 4 [3], pag. 170.15: [5] Fece menare lo distriere al campo, e fece traere lo grecho di pregione, e disse: - Maestro, avisa questo distriere, ché m'è fatto conto che tu sè molto saputo -.

[6] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 33, pag. 117.19: Unu tempu sanctu Gregoriu, fachendusi taglari in li membri privati, a tantu dolore vinne, ki incursi in una infirmitate la quale li Grechi chamanu sincopi...

[7] Fiore di virtù, 1313/23 (bologn.), cap. 25, pag. 197.19: [7] Dela virtude dela constantia se conta in le Ystorie dî Romani che 'l re delli Gresi constituì certe legi le quai pareano tropo dure al povolo...

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 26.5: Nui cridendu et pinsandu ki li Grechi fussiru partuti da lu 'n tuctu, allegramenti apersimu li porti di la chitati.

[9] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 14, pag. 75.30: Oppinione anticha fu che uno grande grecho, el quale ebbe nome Jove, per grandi maraviglie che esso fecie, fusse el sommo dio.

[10] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 1, pag. 1.2: Poichè Troia fu presa da' Greci ed arsa, regnante Latino in Italia, Enea col padre e col figliuolo, col Palladio e cogli altri Iddii di Troia, e con moltitudine di Troiani, con venti navi entrò in mare, essendo rimasa a Troia la moglie morta...

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 28, pag. 134.12: Po' la toglie da hi Greci e la donò a hi Roman a le fiae a pixor insemo, a le fiae a l'un poxo l'altro, a le fiae a tempo, a le fiae a vita.

[12] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 133, pag. 119: In Cipri a' greci, et anglar mi ritorno / che de la fede sollezzan cho nnoi: / pria che la sete sia suone lo corno.

[13] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 1, pag. 91.2: Et avea seco Uliste e molte altre barone e molte famelglie e gente, però che quando venne la devisione tra ei grecie per lo Palliadonne e per altre cose, esso fo molto forte con sua gente e[n] defesa...

[14] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 88, pag. 253.28: Sapienzia è quella, che' Greci chiamano Sofia.

[15] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 5, cap. 10, pag. 26.16: E la tromba udita nel teatro gli faceva paura, perciò che romana era a questo medesimo da' traditori preparata, e sonata saputamente da un greco...

[16] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 143, pag. 153.18: Udito questo, il loro sengnore sì si maravigliò molto del grande senno del grecho.

[17] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 3, pag. 9.6: Et nota chi Missina intandu sì era habitata di Grechi.

[18] Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.), Intr., pag. 237.13: Anchora si è da savere che quando la çitade de Troia, la granda, fo destruta per li Griexi, molti nobeli troiani se partì chon navillii e metesse in mar...

[19] Dondi dall'Orologio, Rime, a. 1388 (padov.), 6.4, pag. 21: Se 'l veder torto del vostro Giovanni / mira la region terestre et yma, / la gente ricerchando in ogni clima, / ebrei, latini, greci et alemani...

[20] Doc. padov., 1388-89, pag. 10r.18: Antonio fiiolo de s(er) Zuane grigo e Malgareta d(i)c(t)a Moza soa moiere tene una caxa a fito...

[21] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 2, pag. 227.6: Il greco, il giudeo, il barbaro, il latino mi temono, ed hanno paura di me, onoranmi e amanmi.

1.2 Sost. [Con rif. specif. alla fama di tracotanza dei Greci].

[1] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 2.1, pag. 717: Quasi ogni greco per comun / è lairaor, neco e soperbo...

[2] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 21.6: E finalmente quello tempio di Iunone se l'avea eletto l'avarizia e la superbia delli Greci leggieri e vani... || Corpus OVI.

1.2.1 Locuz. avv. Come un greco: superbamente.

[1] Dante, Rime (ed. De Robertis), a. 1321, son. 66 [LXXII].6, pag. 390: «Pàrtiti, va' via»; / ed ella mi rispose come un greco; / e ragionando a grand'agio con meco, / guardai e vidi Amor che venia / vestito di nuovo d'un drappo nero, / e nel suo capo portava un cappello, / e certo lacrimava pur di vero.

1.2.2 Lo stesso che superbia. Fras. Salire in greco: insuperbire.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2582, pag. 265: o se tra le persone / vai movendo tencione / di fatto o di minacce, / tanto ch'oltraggio facce; / o se t'insuperbisti / o in greco salisti / per caldo di ricchezza / o per tua gentilezza / o per grandi parenti / o perché da le genti / ti par esser laudato...

1.3 [Detto della barba, con rif. all'uso greco di lasciarla incolta:] non rasato. || Cfr. DI s.v. greco, dove si registra l'uso italiano della barba rasa dal sec. XV in poi.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 13.5, pag. 764: A barba greca, frate, poni cura; / îlla moralitade t'asutiglia, / k'ène a significare gran laidura / de lo vile omo ke 'l mal uso enpiglia.

1.4 [Detto di una varietà pregiata di vino dolce importato dalla Grecia e diffuso in partic. nell'Italia meridionale]. Estens. [Detto dell'uva da cui tale vino si ricava].

[1] Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.), son. 108a.1, pag. 337: Del vino greco levat'ag[g]io sag[g]io, / ma 'l parlare non ag[g]io ancora conto...

[2] Stat. sen., 1301-1303, pag. 46.7: Uve greche. - La soma de l'uve greche, in pallotte, o greche, IJ soldi kabella...

[3] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 18.10, pag. 377: coppe, nappi, bacin d'oro e d'argento, / vin greco di rivèra e di vernaccia, / frutta, confetti quanti li è 'n talento, / e presentarvi uccellagioni e caccia: / e quanti son a suo ragionamento / sì sien allegri e con la chiara faccia.

[4] Zibaldone Ricc., XIV pi.di. (venez.), 19, pag. 67.12: A Tonisso se po(r)ta da Venesia oro [[...]] e stagno, <e selidano> asgodano e melle e vin grego da Napoli e frute da Napolli...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 27, vol. 3, pag. 367.15: che quante galee e legni avea in quel porto tutti gli ruppe e gittò a tterra, e quasi tutte le case della marina ov'erano i magazzini del vino greco e delle nocciuole...

[6] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 24.21: Vino greco e tutti vini latini si vendono a botte tale com'ella è.

[7] Comm. Arte Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 42, pag. 952.30: Madonna Baccha, provocata dalla dio Adonio, ch' era signore de' vini grechi, volentieri v' andava...

[8] f Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 349.13: Sono ancora altre maniere d'uve bianchi [[...]] E greca e vernaccia che, avegna che apo noi vino buono facciano, fannone molto poco. || Corpus OVI.

[9] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 22, pag. 268.6: L'uva passa greca farai in questo modo. Guarderai e' grappolini dell'uve più lucide, e dolci, e torcerai quei grappolini nella vite, e in loro medesimi li lascerai appassare...

[10] Stat. pis., 1322-51, [1330] Agg., cap. 2, pag. 595.30: Et de la botte del vino grecho sol. X den. VI.

[11] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1128, pag. 262: De vino grosso vivi, se non ày delli grechi...

[12] Doc. fior., 1360/70, Entrata 12, pag. 69.14: Vino torbido o chiaro o asciutto, bianco o vermiglio, nostrale o forestiere, crudo ecetto verna[c]cia da Corniglia o malvagìa o vino di riviera o vino greco o còrso o fiano...

[13] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 103.7: E llo sichondo dì vengniente si gli donò per gli anziani di Pisa le infrascripte chose, ciò è: istaia 200 di farina, istaia 400 d'orzo, botti 7 di vino grecho, botti sette di chorso...

[14] Libro dela cocina, XIV (tosc.), cap. 27, pag. 155.23: e poi smembra i detti caponi, e metti a bollire con le predicte cose in una pentola; e mettivi su dattali, uve grece, prugne secche...

1.4.1 Sost.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1289], pag. 277.16: It. da Alberto Atta[viani], due stagnoni di grecho.

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 75.9, pag. 193: E non vorria se non greco e vernaccia, / ché mi fa maggior noia il vin latino, / che la mia donna, quand'ella mi caccia.

[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 69.8, pag. 30: Celindrïum cell' è, non presso al foco, / ch'è lo decimo grado 'n süa essenza; / quivi si son le veggie del zappino / dov' ha vernaccia e greco e alzurro vino...

[4] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 35.13: Per ciascuna soma de greco, napoletana overe guarnaçça de Genua...

[5] Doc. fior., 1311-13, pag. 99.5: et per fare asenprare le nostre risponsioni et farlle mettere nell' atti, et per danari dati a sergienti per più volte per fare richiedere i Peruzi, et per greco et spezie che io portai a casa il Maliscalco quando vi stetti una notte...

[6] Lett. pis., 1323, pag. 308.12: Dicesti sì chome la choccha là u tue ài naulegiato lo grecho era gunta a Napuli, e che voi la ispacerete lo pió tosto che voi potrete, (e) che vi vereste suso...

[7] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 46, pag. 121.19: Et no(n) debbiano né possano tenere a mano pió d'una botte de uno vino, ma sì divisi vini, cioè una di varnaccia, una di greco, una di vermiglio, et una di brusco bianco che fusse facto fuora di Sardigna...

[8] Nicolò de' Rossi, Rime (ed. Brugnolo), XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 46.3, pag. 26: Per uno modo penso ch'i' poria / aver madona, chi mi para belo: / ch'i' deventasse greco o muscatelo, / vino da Crete o di Malvasia...

[9] Libro segreto sesto, 1335-43 (fior.), [1339], pag. 264.14: Sono per spese di due carratelli, l'uno di grecho e l'altro di vino di Calavra, e per lo costo d'orzo ch'ebbe da Pisa, e semolella.

[10] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 19.8: E vini, vernaccie, grechi, ed ogni finisimi vini v'ebe in abondanza per ogni giente.

[11] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 234, vol. 2, pag. 168.11: Et ivi sono due bangnora grandissime, e dallato uno pozzo di buona acqua; or none bere troppa, che te la conviene pagare come se fusse greco da Pisa...

[12] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1341], pag. 140.39: Levammo ove Ruberto sopradetto dovea dare a libro rosso undecimo nel LXII, per spese fatte in uno carratello di grecho che venne da Napoli lbr. 2 s. 5 d. 7.

[13] Doc. fior., 1311-50, 68 [1349], pag. 667.17: perché, avendo Senno di Salvi in Pisa XIJ botti di greco, gli pregherai che sì per observantia di pace, et sì per honore di loro et piacere nostro, piaccia a loro concedere licentia che il detto Senno possa il detto greco liberamente mandare...

[14] Doc. fior., 1348-50, pag. 198.35: Sono per III barili di grecho che cci fu tolto, il quale i detti ci aveano siqurato in sul legno di Tone di Gano di Pionbino.

[15] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 311-20, pag. 93.23: Son certo, se io ti dicessi come ella era solenne investigatrice e bevitrice del buon vino cotto, della vernaccia da Corniglio, del greco o di qualunque altro buon vino morbido e accostante...

[16] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 27, pag. 248.3: Temperava lo grieco collo fiaiano, la malvascia colla rebola.

[17] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 3, pag. 456.10: celle piene d'alberelli di lattovari e d'unguenti colmi, di scatole di varii confetti piene, d'ampolle e di guastadette con acque lavorate e con oli, di bottacci di malvagia e di greco e d'altri vini preziosissimi traboccanti...

[18] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 24, pag. 371.12: né è penna che stanca non fosse, volendo i trebbiani, i grechi, le ribole, le malvagìe, le vernacce e mille altre maniere di vini preziosi discrivere.

[19] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 212.146, pag. 267: Tal porta in capo il vaio / Che ha cervel di pecora. / Malvasia e grecora / Non si usan su per l'Alpe.

[20] A. Pucci, Contrasto, a. 1388 (fior.), st. 75.4, pag. 82: E pagherai metadella di greco.

1.5 [Detto di una varietà di noci].

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 78, vol. 3, pag. 129.9: Alcuni con noci greche con acqua trite ungon loro gli orecchi ed entro a' diti, acciocchè le mosche e pulci, che quivi star sogliono, non gli offendano, che se non si facesse, diventerebbono stizzosi. || Corpus OVI.

1.6 [Detto della pece, per indicare una varietà di resina originaria della città di Colofone].

[1] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 64.27: Pece greca, soldi X, soma.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 102.7: e fare altri isperimenti che sono molto buoni, sì come di ricievere fumi di pecie greca ai charboni.

[3] Doc. fior., 1317, pag. 375.4: Pece grecha per soma s. iiij.

[4] Thes. pauper. volg., XIV pi.di. (pis.), cap. 33, pag. 313.7: 16. Item fa fumigio dela pece greca posta in sulla bruna viva: e vale.

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 296, col. 1.19: Pece greca. Pece navale.

[6] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 31, vol. 3, pag. 75.26: Appresso si prenda bolarmenico e pece greca, galbano, olibano, mastice, sangue di dragone, galla per ugual peso, e tutte queste cose si pestino... || Corpus OVI.

[7] f Chirurgia di Ruggero Frugardo volg., XIV pm. (fior.), [L. 1, cap. 11], pag. 256.15: Dela mastice, olibano e pece greca si fa polvere... || Corpus OVI.

[8] Libro dela cocina, XIV (tosc.), Appendice, pag. 196.27: Fa bollire tanto che torni a meço; poi vi metti cera e litargiro, pece greca, mastice, olibano, gomma arabica, galbino, l'armoniaco e la galla.

[9] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 27, pag. 38.4: [2] Item prindi la cofonia idest pichi greca et mictila supra lu carbuni et fandi richipiri lu fumu: vali assai.

[10] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 44, pag. 171.1: Item ad quello più efficace remedio: colli uno poco de sinco arso et ponase sop(ra) la vena et deinde la pece greca destemp(er)ata...

2 [Detto della lingua:] proprio dei Greci (spesso in opp. a latino).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 41.18: Filosofia è quella sovrana cosa la quale comprende sotto sé tutte le scienze; et è questo uno nome composto di due nomi greci: il primo nome si è phylos [[...]] il secondo nome è sophya...

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 14, pag. 107.1: [12] Cinos i(n) li(n)gua greca ta(n)to è a dire qua(n)to cane i(n) lingua latina...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 7, pag. 294.28: Et Tulio disse: tucta la ragione deli malvagi è da gictar via, li quali in greca lingua si chiamano cinici, cioè 'che latrano come cani'...

[4] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 38, pag. 180.27: ma l' età ch' è poscia venuta, per prova dodici n' ha compresi, ed a rimuovere la dubitazione di costoro non solamente in Greca, ma in Latina lingua aperto l' aviamo.

[5] Brunetto Latini, Pro rege Deiotaro (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.), pag. 249.8: [25.3] Onde, avendo da' detti messaggi che Domizio tuo barone era perito in mare, di Domizio ebbe a dire in lingua greca quella sentenzia che noi avemo in latina...

[6] Miracole de Roma, XIII u.q. (rom.), 48, pag. 583.8: Numenculator in lengua greca, adpo noi se clama questore.

[7] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Coll. 1, cap. 5, pag. 6r.13: La qual cosa si pone più manifestamente im parola grecha "kat ackon onai ko", ciò è che secondo la destinatione proséguito... || Corpus OVI.

[8] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 203.20: In lo tempo de questo fata fo mortalitade apresso Constantinopoli, per la qual caxon instituida fo la solennità dela Purificacion dela Beada Verzene Maria, la qual ven dita Ypapanti Domini, Ypantese in lengua griega; in la latina lengua ven dita Incontrare.

[9] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaest. 64, pag. 103.17: Li quey quatro contrade segondo la lengua grega in apeladi anathole, disis, arctos, mensibron, zoè a dire: oriente, occidente, monte e meçodì.

[10] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 4, pag. 3.16: Fe', Speranza, Caritade, e le .IIIJ. è dite politiche en lengua grega, quasi da pluralitade, chè per ese se ordena la moltitudene de li homini a viver hordenadamentre l' un con l' oltro.

[11] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 1, pag. 5.10: alora intendi che io Çeronino sì digo che san Petronio, vescovo de la cità de Bologna, fo quello che translatò la vita di sancti padri, e scripse de lengua greca in latina...

[12] f De amicitia volg., red. A, a. 1330 (tosc.), pag. 126.28: Agrigentino filosofo, uomo ammaestrato, disse in suoi versi grechi, che cheunque cose sono nel mondo che stanno ferme, ed ancora l' altre cose che si muovono di sopra elle contraggono amistade, e discipano la discordia. || Corpus OVI.

[13] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 275, pag. 378, col. 1: Lo sou parlare recha / allor na lengua greca; / ben ábera potuto, / se avesse voluto, / d'onne lengua parlare...

[14] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 118.19: li antichi maestrati [[...]] non davano mai a' Greci risponsione in greca lingua, ma solo in latina.

[15] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 23.21: ca issu da poy qui appi facta quilla maluvasissima opera, celebrandu lu iournu di la sua nativitati, vulyandu diri unu versu grecu, andauli l'animu et la lingua a diri quillu versu di Homeru...

[16] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 4, cap. 26, pag. 249.8: Ben sai-tu che e' non savea parlà' in lengua grega, e nientemem parla ti in lengua grega ê te responderò, açò che tu conosi per questo che so parlà' d' ogni lengua».

[17] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 18, pag. 174.10: Soie menacce erano in lengua greca.

[18] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 110.27: E sì confessao e disse inde lo libro suo, lo quale illo composse e fece in lengua greca...

2.1 [Rif. ai caratteri dell'alfabeto, o all'alfabeto stesso].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 4, pag. 190.3: e emperciò trovamo lettera greca e lèttara latina e lèttara ebraica e molte altre...

[2] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 475, pag. 312: Y, perché greco, / non si intende meco.

[3] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 301.28: Questo fece grande spesa ad enparare lectera greca e da molti era appellato Gratulus e ne le studia de Athena civitate.

[4] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 73.21: Et Carmentis primamente trovao e fece lectere latine, et le greke fece Cadmus, et le hebree Moyses, et fenices le caldee e egiptie.

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 3, pag. 154.10: E quine ebbe la reina Dido lo risponso di fondare Cartagine, e Cadmo, che in prima trovò lettare greche, di fondare Tebe.

[6] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 2, cap. 15, Pacomio e la regola dell'angelo, pag. 820.3: [8] Ordinoe anco l'angelo che tutti li frati fusseno distincti in vintiquatt[r]o ordini segondo 'l numero delle lectere greche, e a ciascuno ordine puose 'l nome d'una lectera e ordinoe un proposto...

[7] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 16.18: Nella strema e bassa lor parte P greco, ma nell' altra e soprana, T si leggeva...

[8] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 95, pag. 190.13: Trovò eziandio, secondo che scrive lo sopradetto santo, le lettere latine; che innanzi a lei non si usavano in queste contrade se non le lettere greche...

[9] Lancia, Chiose Par., 1341/43 (fior.), c. 26, vv. 16-18, pag. 1157.2: Qui fa la risposta e dice che l'anima sua s'apunta in Dio, il quale per queste due lettere, Alpha e }omega{ greche, è detto princi[pi]o sanza fine.

[10] f Grazia di Meo, Cons. filos., 1343 (tosc.), L. 1, [cap. 1], pag. 118.19: E nell'estremità di questo vestimento era intessuto uno P. grecho... || Corpus OVI.

[11] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 92, vol. 1, pag. 205.12: L' arco si à di sopra due grandi pietre quadre, e sono scritte di lettere greche, e ebree, e latine, in testimonianza della Passione di Cristo...

[12] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 27, pag. 412.18: E dice «fio», perché «y» è l'ultima litera de l'alfabeto greco: cossì l'ultima opera de quisti se punisse qui.

[13] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 46, pag. 374.25: Allato al tempio di Giunone Lacinia fece Annibale quella state; e quivi compose uno altare e consacrò, con grandissimo titolo di cose da lui adoperate, con lettere puniche e greche intagliato.

[14] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 130.2: E fuvi messe in ogni chanto una pietra co' lettare ebraice e greche e latine perché non fusse perchossa né da tono, né da saetta, né da tenpesta...

[15] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 3.101, pag. 263: Poi seguitar, dopo questo, vedea / dico scolpito in lettere grece, / che da Adam fino a lui esser potea / quattro mila anni novecento diece.

[16] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 17, pag. 173.13: Era a piè di questo idolo scolpite lettere gre[che] *** che veniano a dire: 'Conosci te medesimo'.

[17] Lucidario ver., XIV, L. 1, quaest. 64, pag. 38.2: M. Perçò che ello era fato de quatro elementi sì preso nome de quatro parti del segolo che qui sono scrite in littera greca: Anacolle, Disis, Arcos, Mesbre...

[18] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 177, Consacraz. chiesa, vol. 3, pag. 1605.20: Però che quello alfabeco de le lettere greche e latine fatte in croce, rappresenta l'unione del popolo pagano e del giudeo, fatta ne la fede per la croce di Cristo.

[19] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 143.9: Gothomello regnao anni XL, nel cui tempo regnao la citade de Tebe uno re chiamato Cadmo, el quale fo lu primo che edificasse la ditta cità; etiamo fo lu primo homo che lectera greca trovasse.

2.2 Sost. Lingua dei Greci.

[1] Glossario di Monza, X, pag. 41.1: in greco de capo: cefali...

[2] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 3, pag. 156.2: E [a] vedere che è a dire nemici: cunos in greco tanto vale quanto in latino cane...

[3] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 17, pag. 11.10: 'Satras' in greco recando in latino s'intende 'riççamento di verga'. || Corpus OVI.

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 28.11: E tutta la terra di Sicilia non è più di tre milia stadii, e lo stadio è in greco quello che noi appelliamo migliaro, e che' Franceschi chiamano leghe; ma elle non sono però pari.

[5] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 219.33: In lo tempo de questo, Zan Scotto molto amaistrado in scriture venne in Franza, e per prieghi de Lovixi la Yerarchia de Dyonisio lu translatà de griego in latin...

[6] Dante, Convivio, 1304-1307, I, cap. 7, pag. 30.8: E questa è la cagione per che Omero non si mutò di greco in latino, come l'altre scritture che avemo da loro.

[7] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 42.1, pag. 19: Ematites[se], ch'è 'n greco «sanguigno»...

[8] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 9, pag. 257: la emprendeva lezere a scola o' ela andava, / bon seno ella aveva, asai la n' imparava, / en grego ed en latino enprese de parlar...

[9] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 24, v. 3, pag. 686.25: [1] Or è da savere che questo cielo octavo si ha un singular cerculo in lui ch'è appellà Çodiacco in grego et in latino Signifer, çoè portador de signi...

[10] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 518.14: Poi i detti libri furon trasposti di greco in latino per uno grande savio romano chiamato Cornelio, nipote del buono Salustio.

[11] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 23, pag. 39.29: Questa fece un libro che si chiama in greco Vasileografe, che viene a dire in latino Imperiale scrittura, lo quale libro santo Eugenio re di Cicilia recò di greco in latino.

[12] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 75, pag. 357.27: e «philos» in greco tanto viene a dire in nostra lingua quanto «amore» e «colon» in greco similemente tanto in nostra lingua risulta quanto «fatica»: onde congiunti insieme, si può dire, trasponendo le parti, fatica d' amore.

[13] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1294, pag. 73: Stando Ihesù cusì conficto, / sì fo su en la croce scripto, / de sovra del suo capo fino, / k'ebraico, greco e latino...

[14] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 76, pag. 84.2: E chiamase mirmicie in griego, perché quando se preme cum el déo, fa dolore simele a la morsegaùra de le formige.

[15] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 32, pag. 192.51: Seguita l'ultima parola, quella che inchiude e suggella l'orassione dominica, e è "Amen", la quale parola dice il sacerdote, e in greco viene a dire 'sensa mancamento'...

2.2.1 [Con valore avv.:] in modo difficile da comprendere. Fras. Favellare greco.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 213, pag. 553.24: Giannino si dispera, e dice: - Favell' io greco, o ècci così buio? io vi dico che 'l prigion vostro, in cui voi avete così ben posto, son io...

2.2.2 Fras. Parlare greco e latino (con rif. iron. agli effetti dell'abuso di vino).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 38.8, pag. 234: Se, per correnza o cun dinar, / eli se pòn ben avinar, / de tuto tenne negao / pam bescoto in vernigao: / a un traito lo bevem pim: / parlà gi fa greco e latim.

3 Sost. Vento che spira da nord-est.

[1] Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano), pag. 83.8: A Entrecueis à bo(m) ponedore a tucti venti, a fora de grecho.

[2] Lanfredi, XIII/XIV (lucch.), 1.3, pag. 311: Vento a levante e di meridiana, / ostro, zefiro, aquilone ed altino, / maestro, greco, scirocco e garbino / e libeccio, ponente e tramontana...

[3] Paolo Gherardi, Liber habaci, XIV pm. (fior.), [De' quattro venti...], pag. 168.1: un altro vento il quale seccha tutte chose e sappiate ch'elgl' à nome vultieri ben è vero che lli marinari l'apellano grecho però che viene delle parti di Ghrecia...

3.1 Sost. Estens. Punto cardinale (nord-est) da cui soffia tale vento.

[1] Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano), pag. 36.10: Êllo capo de la dicta isola <devete lassare> à una secca ij p(ro)desi, che s'estenne ver lo greco e fai porto a la sopradicta isola.

[2] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 9, pag. 508.24: E quando l'omo se parte de questa cità, ello va tre çornate dentro greco e levante, tuta fiada trovando belle contrade...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (ii), par. 8, pag. 656.5: e primieramente Asia dissono essere terminata dalla parte superiore del mare Occeano, cominciando appunto sotto il settentrione e procedendo verso il greco e di quindi verso il levante e dal levante verso lo scilocco...

- A greco.

[4] Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano), pag. 81.31: Toneçe è porto de golfo e bo(m) ponedore e remaneré co(n) nave a ve(n)to a greco a lo Grado Vechio.

- A greco e a garbino.

[5] Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano), pag. 44.42: De la Mela d'Andola entro a lo capo de la Gallopa lxxv mil(lara) ver lo pone(m)te per estarea a greco (et) a garbino.

- A greco e tramontana.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 179, vol. 2, pag. 370.18: Nel detto anno MCCCXXII, dì XXVI d'ottobre, fu delle maggiori fortune di vento a greco e tramontana con neve che si ricordasse per niuno che allora vivesse...

- Da greco.

[7] Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano), pag. 49.40: Se volete gire al porto de Taranto, mettete l'isola peticta ch'è da greco p(er) mecça poppa e 'l capo de la città ch'è da garbino p(er) mecça proda.

[8] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 7, vol. 2, pag. 92.8: Ka si una turri si interpunissi intra mi et lu munti, sickì da livanti mi levassi la vista di lu munti, da grecu, da tramuntana, da xiloccu, da mezzuiornu...

- Tra (intra) greco e tramontana (anche in ordine inverso), tra greco e levante.

[9] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 85.57, pag. 410: Che quando note e mar tempo era, / entre sì gran destorbera, / li naveganti De' pregando / e alquanti legremando, / entre grego e tramontanna / se compose una tavanna...

[10] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 49, pag. 68.5: E quando l'uomo va oltra IIJ giornate, e' conviene che l'uomo cavalca bene XL giornate per montagne e per coste, tra creco e levante, e per valle, passando molti fiumi e molti luoghi diserti.

[11] f Jacopo della Lana, Inf. (M2), 1324-28 (bologn.>tosc.), c. 9, v. 113, pag. 319.28: lo qual Quarnaro è un golfo che dura xl miglia ed è molto pericoloso a' naviganti c'hanno a ppassar per quello, e da esso è denominato un vento che llì fa tempesta e tumulto ch'è appellato Quarnira, lo qual vento è tra greco e levante. || Corpus OVI.

[12] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 3, cap. 37, vol. 1, pag. 369.7: E 'l suo corso fu tanto veloce tra tramontana e greco...

3.2 Sost. Fig. [In contesto iron.].

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 8.7, pag. 120: Chi, per vila e per montagne, / usa tropo le castagne, / con vim brusco e con vineta, / sona speso la trombeta. / E Lavicena comanda / de no usar tar vianda / chi fa tanto vento agrego: / schivaila ch'e' ne prego. || Nonostante la plausibilità di a- prostetica nei testi sett., si potrebbe ipotizzare la diversa lettura «a grego», per analogia con gli es., cit. sub 3.1 [4] e [6], rif. alla direzione del vento.