RAFFRONTARE v.

0.1 raffronta, rafrontòe.

0.2 Da fronte.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Pron. Trovarsi o porsi di fronte. 1.1 Fig. 2 Portare alla vista di qno.

0.8 Salvatore Riolo 17.07.2023.

1 Pron. Trovarsi o porsi di fronte.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 17.51, vol. 2, pag. 285: E fece la mia voglia tanto pronta / di riguardar chi era che parlava, / che mai non posa, se non si raffronta.

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 17, 40-54, pag. 399.32: Cioè tanto sollicita, Di ragguardar chi era che parlava; cioè le parole ditte di sopra, Che mai non posa; cioè la mia vollia, se non si raffronta; cioè col ditto angiulo che avea parlato, cioè se nollo ragguarda ne la faccia.

1.1 Fig.

[1] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Mortis a.57, pag. 303: Io avea già vicin l' ultimo passo, / La carne inferma, e l' anima ancor pronta, / Quando udi' dir in un son tristo e basso: / 'O misero colui che' giorni conta, / E pargli l' un mille anni! Indarno vive, / Chè seco in terra mai non si raffronta.

2 Portare alla vista di qno.

[1] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 4, pag. 79.22: Una serviziale d'essa lo rafrontòe alla fanciulla; ond'ella adoròe, e pregò divotamente Idio, che lla liberasse di quella infamia.