VIME s.m.

0.1 vime, vimi, vimo.

0.2 Lat. vimen (Nocentini s.v. vimine).

0.3 Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1301-1303; Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

N L'att. di Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.5 Nota il plur. masch. vime.

La forma femm. plur. vime e il masch. sing. vimo sono adattamenti metaplastici in rima.

0.7 1 [Bot.] Ramoscello flessibile che, essiccato, viene intrecciato per produrre cordame e cesti. 1.1 [Con valore collettivo:] insieme di ramoscelli. 2 Estens. Legame (in contesto fig.). 2.1 Lo stesso che lignaggio.

0.8 Elisa Bisson; Giulia Maria Gliozzi; Salvatore Riolo 11.07.2023.

1 [Bot.] Ramoscello flessibile che, essiccato, viene intrecciato per produrre cordame e cesti.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 11, pag. 18.9: ma nel grande caldo di meriggio, con uno scudo ritondo, tessuto a modo di graticci intorno di vimi.

[2] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 146.6: A che ti diró quando li examinari fuggeno li fumi sottoposti acciò che i fai levati rilievino li vimi piegati?

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 276.10: Contra i vizj del pesco vale a sospendervi suso la spartea legata, cioè que' vimi di che le sporte si fanno; ovvero erba che sia.

- Femm. [Usato come frusta].

[4] Tommaso di Giunta, Rime di corrispondenza, XIV pm. (tosc.), 2.2, pag. 145: Né mica fuor d'arroganza t'isforme, / la qual batter solei con aspre vime, / mostrando lucid'arte con alchime...

1.1 [Con valore collettivo:] insieme di ramoscelli.

[1] Stat. sen., 1301-1303, cap. 31, pag. 22.16: La soma del vime, o strame, IJ denari kabella; et passagio IJ denari.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 58, vol. 2, pag. 36.8: o vero far fare, sopra la strada, o vero presso ad essa, cannicci, o vero vime o vero stoie.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 11, pag. 445.11: Altri non lenti fanno la bara ed intessolla di verghe d'arbuto e di vime di quercia... || Cfr. Verg., Aen., XI, 64: «arbuteis texunt virgis et vimine querno».

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 17, pag. 102.13: Ed in questo modo puoi mettere due, o tre ramuscelli, o più in un medesimo tronco intornogli [[...]] E allora con vinco, o con olmo, o con vime si vuole legare stretto il tronco dintorno.

2 Estens. Legame (in contesto fig.).

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 20a.12, pag. 484: Prendete la canzon, la qual io porgo / al saver vostro, che l'aguinchi e cimi, / ch'a voi ciò solo com' a mastr' accorgo, / ch'ell' è congiunta certo a debel' vimi...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 29.36, vol. 3, pag. 479: nel mezzo strinse potenza con atto / tal vime, che già mai non si divima.

[3] Gl Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 28, v. 100, pag. 2520.14: vimi. Çoè constrengemento.

2.1 Fig. Lo stesso che lignaggio.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 8.103, pag. 45: fu il primo / lo quale invocasse il nome di Dio. / Discese Enoch di questo buono vimo.