VOLUTTÀ s.f.

0.1 voluptà , voluptade, voluptae, voluptate, voluttà , voluttade, voluttadi, voluttate. cfr. (0.6 N) volutile.

0.2 Lat. voluptas, voluptatem (DELI 2 s.v. voluttà ).

0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1308 (pis.).

In testi sett.: Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. Montecassino, XIV (luc.); Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.).

0.5 Locuz. e fras. divina voluttà 2.1.

0.6 N La forma volutile in Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 4, cap. 40, pag. 266.8: «le miserie volutile de la carne», è prob. una corruttela dell'originale lat. «a carnis suae voluptatibus» (cfr. Greg., Dial., IV, 40).

0.7 1 Piacere derivato dallo smodato soddisfacimento dei bisogni e dei desideri del corpo. Estens. Aspirazione a godere di tale piacere. 1.1 [Personificato]. 1.2 Vizio della gola. 2 Estens. Piacere. [Con rif. alla filosofia epicurea:] piacere consistente nell'assenza di dolore. 2.1 Divina voluttà : piacere spirituale (derivante dallo stato di beatitudine eterna).

0.8 Marco Bertuccelli 26.06.2017.

1 Piacere derivato dallo smodato soddisfacimento dei bisogni e dei desideri del corpo. Estens. Aspirazione a godere di tale piacere.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 9.19: i Romani [[...]] per neuna voluttà o morbidezza si rompieno... || Cfr. Veg., Mil., I, 3: «nullis deliciis».

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 4, vol. 3, pag. 224.4: in luogo di quattro fiumi che rinfrescano il paradiso, e gli danno arbori, ha l'anima quattro virtudi che la rinfrescano, e le danno molti soccorsi contro alla voluttà della carne...

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1308 (pis.), cap. 5, pag. 386.18: molto è da piangere, e da sospirare, pensando, che l' antico serpente l' uomo cacciato del Paradiso della verginità anche tenta, ed induce ad illeciti cibi e voluttadi...

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, pag. 221.1: Rallegrati, giovane, della tua adolescenza; - e poi dopo non molto soggiunge tutto lo contrario e dice: L' adolescenza e la voluttà sono cose vane.

[5] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 52, pag. 20: che tu non ha' d'aver assa' <speranza> letitia, / e da la Gola, ghiotta, mullisina, / dicata a corruptibel voluptate / che lo so templo face la cusina...

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 1, pag. 112.6: passando [[scil. Benedetto]] l' etae per costumi, a nixuna voluptae e a nexum desordonamento sotemisse lo so animo.

[7] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 20.13: Et de capu dice la Scriptura: la voluptate habe pene (et) la necessitate aparicchia la corona...

1.1 [Personificato].

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 69.114, pag. 293: Una ancilla venne cortise, - che a lor facea le spise, / e Voluttate sì se disse, - essa l'ha prese a governare.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 2.44, pag. 342: \Voluttà \ Non anderai, ma, per Santa Maria!

[3] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 50.1, pag. 464.42: per la quale Psice intende qui l'autore la speranza, la quale quante volte viene o dimora con amore nella mente dello innamorato, cotante volte generano questa figliuola, cioè Voluttà ; la quale s'intende qui per uno diletto singulare che l'anima sente dentro a sé, sperando d'ottenere la cosa amata...

1.2 Vizio della gola.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 82, vol. 3, pag. 511.11: Li peccati criminali sono sette: superbia, invidia, ira, lussuria, voluttà , accidia, avarizia.

2 Estens. Piacere. [Con rif. alla filosofia epicurea:] piacere consistente nell'assenza di dolore.

[1] Gl Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 296.2: E però [che] tra 'l diletto e lo dolore non ponea mezzo alcuno, dicea che 'voluptade' non era altro che 'non dolore', sì come pare Tulio recitare nel primo di Fine di Beni.

2.1 Divina voluttà : piacere spirituale (derivante dallo stato di beatitudine eterna).

[1] Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.), pag. 161.1: tutto el suo [[scil. dell'anima contemplativa]] studio de co(n)vertire a Dio p(er) atto d' oratione, e de sforçare la sensualità corporale e levare la mente sua e co(n)te(n)plare e desiderare la devina voluptade e premesione de Dio, et da queste cose no(n) se partire se no(n) p(er) carità e co(n)passione de (Cristo)...