0.1 mala uçança, mala usança, mala usanza, mala uzansa, male usança, male usançe, male usanze, mali usançe, mali usanci, malusança, mal'usanza, mal' usanza, mal usanza, malusanze, mara usanza, mar uzansa.
0.2 Da malo e usanza.
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1295; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Stat. cort., a. 1345; Stat. volt., 1348; Stat. lucch., XIV m.; Lett. prat., 1386.
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Stat. viterb., c. 1345.
In testi sic.: Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).
0.7 1 Comportamento moralmente riprovevole o nocivo che si ripete con costanza nel corso del tempo, cattiva abitudine. 2 Estens. Costume contrario alle leggi morali o civili.
0.8 Giovanni Spalloni 09.02.2023.
1 Comportamento moralmente riprovevole o nocivo che si ripete con costanza nel corso del tempo, cattiva abitudine.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 2, pag. 181.20: Cassiodero disse: mala usanza è a ddispregiare la verità...
[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2703, pag. 269: Questi non va a messa, / né sa qual che si' essa, / né dicer paternostro / in chiesa né nel chiostro. / Così per mal' usanza / si gitta in disperanza...
[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 14, pag. 178.8: ellino crederanno che i diletti del corpo contra ragione sieno buoni e da seguire, sì come ei loro malvagi compagni lor diranno, e perciò è molto da schifare, a' giovani le male usanze.
[4] Stat. sen., 1295, cap. 3, pag. 4.15: ciascuno de' frategli sia tenuto per obedienza di denunziare al Priore segretamente qualunque de' frategli de la Compagnia sapesse che non fusse di buona vita, o che facesse male usanze.
[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 70.37, pag. 298: 'n amare lo prossimo è grann'esvalianza, / ché 'l trovi deformato, pieno de niquitanza: / poter amar suo essere, orrir la mal' usanza / ène essaminanza - de l'amor approvato.
[6] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 92.33: Uno cherico fu ch'era molto vano (et) di mala uzansa...
[7] Stat. tod., 1305 (?), pag. 280.13: tucti gli enfrascripti e gli quagli scripti serò degano essere e solliciti e actenti ad tucte quelle cose che siano honor de Dio e buonu exemplo al proximo e che non degano avere le mali usançe...
[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.130, pag. 157: Monto persone àm mara usanza / de meter De' su la baranza / de lor asdeiti monto via / per far acreer la boxia.
[9] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 29, Giovanni l'Elemosiniere, pag. 1311.15: molti per la mala usanza, ditto 'l vangelio, uscivano dell'ecclesia e stavano di fuora a parlottare...
[10] Stat. cort., a. 1345, cap. 8, pag. 132.16: vetiamo che non sia receuto neuno el quale fosse stato de l' aretica pravità, cioè contra la fede de la sancta romana ecclesia, overo che prestasse ad usura, overo che fosse d' altre male usançe...
[11] Stat. viterb., c. 1345, pag. 156.31: tutti quelli dela fraternitate siano tenuti quanto più poççu di guardarsi dale male usançe...
[12] Stat. volt., 1348, cap. 12, pag. 24.23: ciascheduno si guardi da le male usanze quanto può...
[13] Stat. lucch., XIV m., pag. 207.15: quale fusse per mala uçança vitiosa delle decte cose debbia stare scioverata...
[14] Lett. prat., 1386, 3, pag. 486.25: tornò a Prato (e) à fatto per male usançe um poco a ssuo senno...
[15] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 176, pag. 257.13: grandi peccatu est spenderi lu tempu in mali usanci...
2 Estens. Costume contrario alle leggi morali o civili.
[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 21, pag. 150.7: s' elli stava in quella contrada, ei convenia mantenere e giurare quella mala usanza, e però se ne partio d' essa contrada.
[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 62, pag. 109.28: volete voi ched io v'aporti al'isola de' Gioganti? E non sapete voi la mal usanza dell'isola?
[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 28, pag. 199.5: abiando la dita mala gente de li Longibardi prisi forsa quatrocento omi, segundo lor mala usança, sacrificavam a lo diavo una testa de crava...