REMARE v.

0.1 rema, remando, remare.

0.2 Da remo.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); <Cavalca, Disc. Spir., a. 1341 (pis.)>.

In testi mediani e merid.: Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Poes. an. perug., c. 1350.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Spingere un'imbarcazione facendo leva con i remi nell'acqua. 1.1 Sost. 1.2 Fig. [Con rif. al movimento dei piedi di un nuotatore].

0.8 Michele Ortore; Zeno Verlato 26.10.2023.

1 Spingere un'imbarcazione facendo leva con i remi nell'acqua.

[1] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 33.3, pag. 436: chi canto playa [r]ema no va ad sì gran pagura / como chi i(n) alto mar(e) va con vela a ventura. || Cfr. Dist. Cat., IV, 33: «litus carpere remis / tucius est multo quam velum tendere in altum».

[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1341 (pis.)>, cap. 1, pag. 12.15: Siccome l' uomo posto in una navicella, che sia in un fiume corrente, è dall' acqua per se medesimo menato in giù, se per forza non rema, e non si argomenta, e non briga d' andar in su...

[3] Poes. an. perug., c. 1350, 404, pag. 26: Se non v'achosterite ver le sponde / del bel navilio cho· cholui che rema / stancho de navigar per glie profonde...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 12.49, pag. 288: Per molte isole si naviga e rema / in quella parte, com son Lite e Edia / e Silia nigra, Sanso e Finema.

1.1 Sost.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 42, pag. 186.10: I quali corrimenti [[delle maree]] con grande scaltrimento si vogliono schifare, perchè non si vincono per neuna fortezza di remare...|| Cfr. Veg., Mil., IV, 42, 5: «Neque enim auxilio remorum rheumatis impetus uincitur».

1.2 Fig. [Con rif. al movimento dei piedi di un nuotatore].

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 1, pag. 351.21: per uno de' suoi cavalieri, che sapea assai di nuoto; il quale con due otri legato, ed egli stando nel mezzo, e remando co' piedi, sette miglia notò. || Cfr. Veg., Mil., VI, 2, 14: «plantisque subremigans».

[2] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 39, Malco, pag. 1361.21: saglimovi su e remando co' piedi, come potavamo, passamo di là; ma passando lassamoci correre segondo il corso del fiume più in giù...