0.1 dreça, dreçça, dreççe, treça, trecce, trecçe, trecci, trecci', treccia, treccie, trece, treçe, trecie, tresa, tresia, treza, treze, trezza, trezze, trichi, trici, tricza, triza, trizi.
0.2 Lat. volg. *trichia (Nocentini s.v. treccia).
0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Doc. sang., XIII ex.; Stat. sen., 1301-1303; Ingiurie lucch., 1330-84, [1335]; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.); Stat. pis., 1322-51; Doc. fior., 1360-63.
In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Poes. an. mant., XIII/XIV; Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Poes. an. umbr., XIII/XIV (2); Manfredino, a. 1328 (perug.); Doc. assis., 1354-62 (2).
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).
0.5 Anche s.m. (trecci).
Locuz. e fras. a treccia 2.1; farsi le trecce 1; in trecce 1.1, 1.2; in treccia 2.2.1; pigliare per le trecce 1; prendere per le trecce 1; sciogliere le trecce 1; sperare in trecce e in bende 1.4; tagliarsi le trecce 1.3; tirare per le trecce 1; trecce avvolte 1; trecce sciolte 1.
0.6 N Già att. in doc. lat. venez. del sec. XII: cfr. Sella, Gloss. lat. it., s.v. trecia.
0.7 1 Gruppo di tre ciocche di capelli avvolte l'una sull'altra in modo alternato a formare un'unico elemento, portato come acconciatura (prevalentemente femminile). 1.1 [Rif. a una persona:] locuz. agg. In trecce: che ha i capelli intrecciati. Estens. Acconciato in modo femminile. 1.2 [Rif. a una persona:] locuz. agg. In trecce: che ha il capo scoperto. 1.3 Tagliarsi le trecce (rinunciando alla propria femminilità per prendere i voti). 1.4 Fras. Sperare in trecce e in bende: affidarsi a una donna. 2 Avvolgimento di fili o di altri elementi sottili e flessibili. 2.1 Locuz. agg. A treccia: intrecciato (in contesto fig.)? 2.2 Confezione di prodotti alimentari infilzati o legati insieme. Resta (di agli), filza (di fichi).
0.8 Irene Angelini 12.12.2022.
1 Gruppo di tre ciocche di capelli avvolte l'una sull'altra in modo alternato a formare un'unico elemento, portato come acconciatura (prevalentemente femminile).
[1] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 6.35, pag. 193: Donna, per vostra 'noranza / sicurastemi la vita, / donastemi per amanza / una trecc[i]a d'auro ponita / ed io la porto a membranza.
[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 253, pag. 184: E tanto vi diraggio, / che troppo era gran festa / il capel de la testa, / sì ch'io credea che 'l crino / fosse d'un oro fino / partito sanza trezze...
[3] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 217.14: Ma li romani quelle ke pilgiavano vive tucte le feceano scorticare e per le treçe le capora faceano appendere.
[4] Poes. an. mant., XIII/XIV, 11.30, pag. 238: La soa boc'à vermeyeta, / blanç à li dent, / y ocli var al à [...] / el vis avinent, / li so treçe è blondele[te], / par d'arient.
[5] Poes. an. umbr., XIII/XIV (2), 12: Donagli da mia parte esta girlanda / che de le trecçe mee l'agio levata.
[6] Nicolò de' Rossi, Rime (ed. Brugnolo), XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 375.7, pag. 210: e per vergogna cum le dreççe blonde / copre quel volto che m'à il core uciso.
[7] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 78.16: Item la blacha de la dreça sì è la mior blacha che sia.
[8] Ingiurie lucch., 1330-84, 18 [1335], pag. 22.3: Sossa ria fem(m)ina tignosa (e) po(r)ti le treccie bionde...
[9] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 28, pag. 144.21: E li capegli suoi erano sì belli, che si cambiavano a oro, e esso ne faceva una treccia; e per questa sua vanità morì, chè 'l fecie rimanere attacchato all' alboro.
[10] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 2, cap. 15, vol. 2, pag. 268.4: Onde però l' Apostolo vieta alle giovani maritate gli ornamenti delle trecce, e delli vestiri preziosi, e delli fornimenti inorati.
- Trecce avvolte (intorno al capo).
[11] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), disc. 5.80, pag. 115: trecce sciolte - ni avolte - ni adolte, / né bruna né bianca...
[12] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9.35, pag. 92: Mustrarà la misera ch' aia gran trecceavvolte: / la süa testa adornase co' fossen trecce accolte...
[13] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 7.3, pag. 723: La gaia donna che, del mio paese, / vidi fra l' altre donne ch'eran molte, / con velo in capo e colle treccieavvolte, / acconcia adornamente a la lucchese...
- Farsi le trecce.
[14] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 59, pag. 294.22: E, tra l'altre volte, faccendosi ella con grandissima diligenzia le trecce...
- Sciogliere le trecce; trecce sciolte.
[15] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), disc. 5.80, pag. 115: treccesciolte - ni avolte - ni adolte, / né bruna né bianca...
[16] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 347.1: Né non pensare ch'egli ti sia sozza cosa di sciogliere le trecce, come la madre di Phylis, e ripiega il collo co li sparti capelli.
- Pigliare, prendere, tirare per le trecce (per trarre a sé con violenza).
[17] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 181.28: Intanto Cassandra era tirata per le trecce fuor del tempio di Minerva, e levava a cielo li abrasciati occhi.
[18] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 8 [Ermione ad Oreste], pag. 496.2: Ma elli, più sordo che 'l tempestoso mare, mi prese per le scapigliate treccie, sempre chiamando io il nome d'Oreste, e tiròmmi nella sua camera.
[19] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 37.7: Et intandu Cassandra, la figlia di re Priamu, era tirata per li trizi fora da lu templu di Minerva...
[20] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 26, pag. 235.2: A queste paravole lo capitanio aitra resposta non deo, se non che prese questa soa figlia per le trecce e con un cortiello li partìo la testa dallo vusto.
[21] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 12.10: E se cosa è ch'el fugga e non sia saldo, / coregli dietro e piglial per le trezze...
- [In similitudine, con rif. alla scia della cometa].
[22] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 5, v. 37, pag. 1028.14: E quelle sono appellade comete, perché 'l vapore aceso fa fumo e par quase come una treça.
[23] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 24, pag. 525.13: Comete, sono vapori viscosi, caldi, montati alla terza regione suprema dell'aere, ed ivi accesi ed enfiati appaiono come stelle con chiome, cioè con treccie; e però sono appellate comete...
[24] Antonio da Ferrara, XIV s.-t.q. (tosc.-pad.), 30.35, pag. 288: Ne la sua treza el gran Saturno ombreza, / ché quando i suo capilli intorno gira / pagon a chi lor mira / cometi che dal ciel notturno piove...
1.1 [Rif. a una persona:] locuz. agg. In trecce: che ha i capelli intrecciati. Estens. Acconciato in modo femminile.
[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 3.34, pag. 593: vegla en treçe per parir polcella...
[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 121.4, pag. 160: Tu se' armato, et ella in treccie e 'n gonna / si siede, et scalza, in mezzo i fiori et l'erba, / ver' me spietata, e 'ncontra te superba.
1.2 [Rif. a una persona:] locuz. agg. In trecce: che ha il capo scoperto.
[1] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 3, cap. 125, Meretrice convertita dal fratello monaco, pag. 1174.15: corse fuore di casa scalsa e in trecce, com'ella stava impudicamente...
1.3 Tagliarsi le trecce (rinunciando alla propria femminilità per prendere i voti).
[1] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 48, pag. 179: Se tut[t]o adivenissemi, tagliàrami le trezze, / e consore m'arenno a una magione, / avanti che m'artoc[c]hi 'n la persone.»
[2] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 77, Margherita detta Pelagio, pag. 1533.24: racomandosi a dDio e uscitte del letto arditamente, e tagliosi le trecce e missesi un vestimento del marito, e fuggitte ad un monestero di santi monaci molto lungi dalla città.
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 87, S. Teodora, vol. 2, pag. 770.11: Sì che tornata che fu a casa, non essendovi il marito, un die, tagliandosi le treccie de' capelli e prese le vestimenta del marito e misselesi indosso ratto, [s'affrettò] in via ad uno monasterio di monaci che stava da lungi VIII miglia, e domandò d'essere ricevuta co' monaci.
1.4 Fras. Sperare in trecce e in bende: affidarsi a una donna.
[1] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 213.107, pag. 272: Deh, che sia maladetto chi t'attende; / E spera in treccie e 'n bende.
2 Avvolgimento di fili o di altri elementi sottili e flessibili.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 34, pag. 39.22: La buona siepe si fa in questo modo. Tolli di state le more de' rovi, e mischia con farina d'ervo, e isfregala in treccie d'alcuna paglia...
[2] Stat. pis., 1322-51, cap. 102, pag. 550.23: una barcha bene concia et fornita di tutti li suoi corredi, et anchore du', et du' trecie, per aiutoro delli legni et de le piatte che entrano in della Foce.
- [Come ornamento].
[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 3, pag. 11.35: in le nobel coverture e in selle d'avolio lavorae a tarssia, o in cordelle o trece d'oro ligae e tessue in choaçinne, o in lo bel frontal...
[4] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 209r, pag. 136.7: Plecta cte... nexus ex virgulis vel papiris, que dicitur tricza.
2.1 Locuz. agg. A treccia: intrecciato (in contesto fig.)?
[1] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.8.8, pag. 173: mal hai cercato del tesor sua specchia, / ché nel tuo dire ti mostre fantasmo, / ed ogne tuo parlar si rende pasmo / d'enfermità, a treccia con' funecchia. || L'ed. Mancini, Poeti perugini, vol. I, p. 192 ha «atreccia».
2.2 Confezione di prodotti alimentari infilzati o legati insieme. Resta (di agli), filza (di fichi).
[1] Doc. sang., XIII ex., pag. 78.13: Item di ciascuna <soma> treccia di fichi den. J.
[2] Doc. assis., 1354-62 (2), pag. 96.37: Anchi per una treccia d'algli 6 den..
2.2.1 [Detto di frutti secchi, spec. dei fichi:] locuz. agg. In treccia: infilzati.
[1] Stat. sen., 1301-1303, cap. 24, pag. 20.21: La soma de' fichi, J soldo kabella; et se fussero in treccia, J soldo kabella; et passagio IJ soldi.
[2] Doc. fior., 1360-63, pag. 231.24: A dì xxx giuovedì sancto per libbre iiij.o di fichi sechi in treccia per hoggi et per domane comperò Ruchino s. vj...