VETTA (1) s.f.

0.1 vecte, vetta, vette.

0.2 Lat. vitta (Nocentini s.v. vetta).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

0.6 N Con sviluppo semantico meton. da 'benda' a 'cima' (Nocentini s.v. vetta).

0.7 1 Parte o punto più alto di qsa, cima. 1.1 Estremità (di un ramoscello). 2 [Agr.] Bastone corto del correggiato.

0.8 Irene Angelini 12.10.2022.

1 Parte o punto più alto di qsa, cima.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 10, pag. 381.4: una torre di braccia sessanta d' altezza, la cui vetta era iguale colla fonte, acciò che a pari balestrare e lanciare si potesse...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 2, pag. 242.9: quello arbore sempre si mena e, fatta tremare, essendo mossa, la sua sommità, inclina qua e là la coma per la vetta sua, per le ferite che riceve...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.47, vol. 2, pag. 92: io dico di Beatrice; / tu la vedrai di sopra, in su la vetta / di questo monte, ridere e felice».

[4] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 24.73, pag. 113: volendo il destino / romper di quel capel che nella vetta / del capo a Niso stava...

[5] GlFrancesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 6, 34-48, pag. 129.27: cioè Beatrice, in su la vetta; cioè in su la cima, Di questo monte...

- Fig.

[6] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [JacBol] madr. 1.1, pag. 29: Aquila altera, ferma in su la vetta / de l'alta mente l'ochio valoroso, / dove tuo vita prende suo riposo, / là è 'l parer e là l'esser beato.

1.1 Estremità (di un ramoscello).

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 338.9: inganna quella lettera, la quale fia fatta colla vetta del lino umidetto e la pura tavoletta porterae occultamente le scritture. || Cfr. Ov., Ars am., III, 629-630: «Fallet et umiduli quae fiet acumine lini, / Ut ferat occultas pura tabella notas».

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 162.20: e la verga che fae lo 'ncenso, sparte a poco a poco le barbe per la terra, si levò, e ruppe la sepultura con la vetta.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 126, Natività Maria, vol. 3, pag. 1117.14: da poi ch'ebbe portata la verga sua, ed ella ebbe messi i fiori, e ne la sua vetta fue discesa la colomba e riposatavisi suso...

1.1.1 [Bot.] Germoglio di una pianta.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 10, pag. 94.8: togliesi un tralce non tagliandol dalla madre; ma piegandolo si mette la vetta per lo mezzo del fondo del vaso, e riempilo di terra viva...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 41, pag. 293.12: se poni talli o vette poni d'aprile all'uscita, [[...]] e se sono i· lluogo freddo fa' cappelli di canna ale vette.

2 [Agr.] Bastone corto del correggiato.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 3, cap. 76, vol. 1, pag. 415.18: nelle più contrade, fu assai ubertosa ricolta, in quello di Siena e di Ravenna fu agra; e nondimeno sotto la vetta valse per tutto soldi XLII...