PILTRA s.f.

0.1 piltra.

0.2 Lat. philtrum.

0.3 Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.): 1.

0.4 Att. solo in testi di provenienza non univoca.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Per errore di trad. o fraintendimento dell'originale:] pianta non identificabile a cui si attribuivano proprietà magiche.

0.8 Giovanni Spalloni 19.09.2023.

1 [Per errore di trad. o fraintendimento dell'originale:] pianta non identificabile a cui si attribuivano proprietà magiche.

[1] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 2, pag. 435.9: Circes con quelle erbe avarebbe ritenuto Ulisse e Giansone Medea, se solamente l'amore si potesse ritenere con quelle arti magiche; né data piltra che ffa impalidire [[...]]; quella piltra nuoce agli animi e hanno forza di furore. || Cfr. Ov., Ars am., II, 106: «Nec data profuerint pallentia philtra puellis; / Philtra nocent animis vimque furoris habent».

[2] Comm. Arte Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 84, pag. 962.15: Piltra è una erba che si dae alle fanciulle per farle impalidire.