0.1 remesurato, remesurò, rimisuralo, rimisurando, rimisurano, rimisurare, rimisurargliele, rimisurato, rimisurerò.
0.2 Da misurare.
0.3 Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1320]: 1.
0.4 In testi tosc.: Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1320]; Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Doc. aret., 1349-60.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.
0.8 Andrea Riga 13.09.2023.
1 Misurare di nuovo o con più precisione.
[1] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1320], pag. 479.38: anche un pezo di terra con casa staiora 16 panora 3 posto ivi presso confinato dal primo via, dal secondo e terzo monna Giovanna, e Cristiana pinzochera, dal quarto Gadino Amadore: i quali poderi e terre si feciero rimisurare di concordia e trovarsi meno staiora 1 panora 1 che non dicono le partite.
[2] Doc. fior., 1306-25, pag. 78.4: poi ne rip(r)endemo, contando i· letto del'aqua, insino i(n)n istaiora LV pa. IIIJ come dovea es(er)e, e avenvi fatti porre *** alberi, dì XXVIIJ di febraio. E faciemo rimisurare li altri due pe(z)zi di te(r)ra ke lavora.
[3] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 22, par. 1, vol. 1, pag. 389.1: Conciosiacosaché en ragione divina e humana scritto sia quilla ragione che ciascuno contra altre ordenerà esso quilla medesma ragione usare degga, e altroie "de quilla medesma mesura con la quale mesurerete sirà remesurato a voie"...
[4] Doc. aret., 1349-60, pag. 176.21: VJ st. fra tre volte enfine a dì VIIJ de settembre. 1352, dì XXX d' ottobre. Marcho e Mencho de Nichola d' Agaççi dieno dare, el quale represtai p(er) semenare e·llo mio podere, ch' elli àno tolto a lavorio ad Agaççi da me, staia tre de grano, el quale remesurò Ginaio mio bailo da sam Fiorenço; fo dì detto de sopra.
[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 92, pag. 213.25: - Come nove braccia? oimè! che di' tu? - Il cimatore il truova, e dice: - Vedilo, misuralo tu. - Rimisuralo, e non lo truova più; e dice: - Per lo corpo della madre di Jesu Cristo, che mi serà stato furato. -
- [In contesto fig., con valore espressivo].
[6] Pistole di Seneca (red. III), XIV m. (fior.), 95, pag. 300.32: Elle beono, quanto i maschi, e la notte vegghiano a bere, e ungonsi a pruova cogli uomini, e mangiano tanto, che conviene loro rendere la vivanda fuori dello stomaco, e rimisurano il vino, ch'ell'hanno bevuto, e mangiano la neve per raffreddare l'arsura dello stomaco, e non son meno lussuriose de' maschi.
2 Fig. Compiere di nuovo (lo stesso percorso).
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 2, pag. 226.28: "Ed ora che sono iti col vento alle cittadi di Micena del paese loro, apparecchiano l'arme e li dèi a la compagnia loro e, rimisurando il mare, improvisi da voi tornaranno un'altra volta".