RISARCIRE v.

0.1 resarcio, resarcir, resarcire, resercio, risarcire, risarcirono, risarcisce, rrisalcilla.

0.2 Lat. risarcire (DELI 2 s.v. risarcire).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Ameto, 1341-42.

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 Riparare (qsa che si è danneggiato), mettere di nuovo qsa in condizioni atte per l'uso. Anche pron. e in contesto fig. 1.1 Restaurare (un edificio, una costruzione). 1.2 Fig. Rimediare (a un fatto neg.) con una soluzione. 1.3 Fig. Compensare (qno). 2 [In contesto fig.:] aver cura (del proprio corpo).

0.8 Andrea Riga 15.09.2023.

1 Riparare (qsa che si è danneggiato), mettere di nuovo qsa in condizioni atte per l'uso. Anche pron. e in contesto fig.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 7, pag. 695.13: Ma acciò che il male grazioso tempo non passi perduto, in acconciare reti, in rimpennare saette, in aguzzare li spuntati ferri e in risarcire li faticati archi e le loro corde lo spende.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 3, par. 12, pag. 90.2: e li cari vestimenti e li preziosi ornamenti, non altramente che il cavaliere per la futura battaglia risarcisce le sue forti armi dove bisogna, li feci belli, acciò che in quelli più ornata paressi nel suo tornare...

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 25, pag. 138.26: Tu non potesti ne' nostri animi generare inimicizia, e 'ngegnastiti di mettervi cosa equivalente, e oltre a ciò gravissima doglia e angoscia. I tuoi ingegni, per addietro rotti col nostro senno, si risarcirono per altra via, e inimica a lui parimente e a me, con li tuoi accidenti porgesti cagione di dividere da me l' amato giovine con lunga distanza.

1.1 Restaurare (un edificio, una costruzione).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 273.16: E sso suo nome correxe molti legi et a Rroma cresceo molte dificia e resercio molte tenpia...

[2] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 292.29: Et poi Vespasianus abbe molte victorie et destruxe lo rege de Partia et de Iudea provincia fece ville et destruxe Hierosolima pro dementicamento de Cristo. Et poi in melio resarcio Capitolio et raconzao molte hedificia.

- Sost.

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1119, pag. 260: Mille florini d'oro lo coprire custone / Colli plancati facti che mistero ne fone, / E collo resarcire delle mura che besognone, / Et anchi collo ferro che le legna chiovone.

1.2 Fig. Rimediare (a un fatto neg.) con una soluzione.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 74, pag. 342.11: Alcuni a questa spezie aggiungono il commettere questo peccato tra congiunti, il quale di sopra fu nominato «stupro»; e per avventura non senza sentimento s' aggiugne, per ciò che questo pare male da non potere in alcun tempo con futuro matrimonio risarcire, per ciò che, come la monaca sacrata mai maritar più non si puote, così né tra congiunti può mai intervenire matrimonio, dove nell'altre spezie potrebbe intervenire.

1.3 Fig. Compensare (qno).

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 31, pag. 150.23: Et quamvisde' che Cristo habia descoverto le lor falcitae e fachio cognosse' le soe gran menççogne, e per tuto 'l mondo sia dachia la gran rota a tute le soe ydole e sian andachij in frasso hi so' altar e gexie e quî gran re inperaor e principi chi per amor de gle ydole perseguivan Criste e ulcivan hi cristian hi quai no volevan adorar hi demonnij e quî so' de' falci, issa si è muó e cambió mainnera e 'l mondo ha dachio volta, ché per amor de Criste hi re perseguan gl'idole, anchor perçò no cessa questo ragno malegno de resarcir le ree e in çò ch'el pò el se rincavala e tira gli homi for de l'amor de Criste.

2 [In contesto fig.:] aver cura (del proprio corpo).

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 22, par. 5, pag. 370.27: E però un poco apresso nella persona di tutti fedeli parlando l'appostolo disse: «Niuno unque ebbe la sua carne inn odio, ma lla nodrì e rrisalcilla * siccome e Giesù Cristo la chiesa, ché nnoi siamo i menbri del suo corpo».