0.1 serodan, serotina, serotini, serotino.
0.2 Lat. serotinus (DELI 2 s.v. seròtino).
0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.). 2.3.
0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Dante, Convivio, 1304-1307.
In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.).
N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.
0.6 A Doc. sen., 1235: Serotino; Doc. fior., 1255-90: sSerotino da Suviglana; Doc. prat., 1296-1305: Serotino f. Boristori Gianelli.
0.7 1 Relativo alla sera. 2 Che giunge tardi; lo stesso che tardivo. 2.1 [Bot.] [Detto di una pianta, di un frutto:] che germoglia o matura tardi. 2.2 [Zool.] [Detto di un animale:] che nasce alla fine del periodo previsto. 2.3 Che giunge troppo tardi (per essere efficace). 3 Fig. [Rif. all'età:] avanzato. 3.1 Proprio dell'età avanzata. 4 Estens. [Detto di un pianeta:] posizionato nell'emisfero occidentale.
0.8 Angelo Raffaele Caliendo 14.09.2023.
[1] Dante, Convivio, 1304-1307, II, cap. 2, pag. 69.6: Cominciando adunque, dico che la stella di Venere due fiate rivolta era in quello suo cerchio che la fa parere serotina e matutina secondo diversi tempi...
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 15.141, vol. 2, pag. 260: Noi andavam per lo vespero, attenti / oltre quanto potean li occhi allungarsi / contra i raggi serotini e lucenti.
[3] Gl Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 15, v. 141, pag. 1238.25: ragi serotini. Çoè missi dal sole quand' è in la piaga ocidentale.
[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 15, 139-145: Contra i raggi serotini; cioè contra li raggi del Sole che si calava in ver la sera, come ditto fu di sopra...
[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 142, S. Remigio, vol. 3, pag. 1249.2: Questi vedendo ciò, venne là e, per lo freddo de l'etade e del tempo serotino, sì si cominciò a scaldare...
[6] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 5, vol. 7, pag. 36.5: [24] E non dissono nel loro cuore: temiamo Iddio nostro Signore, il quale ci dà piova temporanea (cioè quando deve essere) e serotina quando richiede lo tempo; la plenitudine della ricolta annuale conservandola a noi.
2 Che giunge tardi; lo stesso che tardivo.
[1] Paolo Gherardi, Corso luna e sole, XIV po.q. (fior.), pag. 82.35: Kalendi Giennaio quando viene in Sabato il verno sarà ventoso, ongnj frutto sarà fatichoso, la biada si vuole serbare, la vendemia sarà serotina...
2.1 [Bot.] [Detto di una pianta, di un frutto:] che germoglia o matura tardi.
[1]Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 2, pag. 268.8: Onde dice santo Iacopo apostolo nella sua Pistola: «Ecco lo agricola aspetta lo prezioso frutto della terra, pazientemente sostenendo infino che riceva lo temporaneo e lo serotino».
[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 21, pag. 159.6: Ne' luoghi troppo freddi debbiamo porre e' fichi primaticci, de' quali tosto vegnano i lor frutti, anzi che 'l freddo gli tocchi: ne' caldi quelli che son serotini, e che tardi si maturano.
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 8, cap. 3, pag. 217.6: Il pero, e 'l melo in luoghi freddi aguale innestati ho provato che sono advenuti. E di questo mese negli arbori serotini si voglion diradare i pomi, o frusti...
[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 9, vol. 1, pag. 303.13: [32] Ma lo grano e lo farro non sono magagnati, perciò ch' egli erano serotini.
- [Prov.] Sost.
[5] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 115, pag. 106: Sichè semina adoncha primadiço / Prima che vegna el fredo e 'l striço / Che 'l primadiço fa caspo e radiçe, / Ed è vero quelo che 'l proverbio diçe: / Loda el serodan e tienti al primadiço...
- [In una similitudine].
[6] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 133.3: e per lo subito dolore fu mutula; e diventó ismorta come, essendo levate l'uve de la serotina vite, sono ismorte le fronde...
2.2 [Zool.] [Detto di un animale:] che nasce alla fine del periodo previsto.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 5, cap. 10, pag. 184.11: Di questo mese si tondano le pecore ne' luoghi caldi: e lor figliuoli, che nacquer serotini, di questo mese si segnino.
2.3 Che giunge troppo tardi (per essere efficace).
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 9, pag. 336.42: sì come si legge in delo Ovidio, De remedio amoris, alo incominciamento contasta et ala fine arai medicina: quando li mali sono invecchiati serotina è, che non farà pro.
[2] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 5, pag. 28.15: Onde santo Agostino, sponendo il Salmo, dice: La penitenzia tua, acciò che sia fruttuosa, non sia serotina nè tardi.
3 Fig. [Rif. all'età:] avanzato.
[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 53.25: Se desideri giovana, troverra'vine mille, sì che sarai costretto di non sapere la tua volontà. E se, per aventura, serotina e pió savia età ti diletta, credemi, amadore, che gran compagna ve n'ha.
3.1 Proprio dell'età avanzata.
[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 104.23: E se conceduto fusse, tu potresti posponere Hermione ad Helena, e meglio di Gorge era la sua madre. Chiunqua vuoi venire ad amore e diletto serotino, se tu pur duri, sì n'arai degni guigliardoni.
4 Estens. [Detto di un pianeta:] posizionato nell'emisfero occidentale.
[1] Lancia, Chiose Par., 1341/43 (fior.), c. 8, vv. 10-12, pag. 957.5: Et da costei, stimando ch'ella fosse stata femina e deyficata, pigliavano il vocabol della stella che 'l sol vaghegia or da coppa, cioè capo di dietro, ora da ciglio, cioè dinanzi, cioè di Venus pianeto, che alcuna volta la mattina precede il sole, e allora è da ciglio, alcuna volta la sera il seguita, e allora è da coppa. La mattina è orientale, la sera serotina.