ZAMPA s.f.

0.1 çampa, çampe, çanpa, zampa, zampe, zampi, zampora, zanpa.

0.2 Etimo incerto: prob. alterazione di zanca con attrazione di gamba (Nocentini s.v. zampa).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

0.5 Nota zampi plur. in Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 24.23, per esigenze di rima.

0.5 Locuz. e fras. dare della zampa 1; darsi delle zampe 1.

0.6 A Lett. fior., 1291: Ugolino Zanpa; Doc. merc. Gallerani, 1304-1308 (sen.), [1304]: Ugolino Çanpa.

T Itinerarium volg., XIV sm. (tosc.occ.): Dello regno Zampa.

0.7 1 Arto di un animale o di una bestia mostruosa. 1.1 [Gastr.] Parte inferiore dell'arto dell'animale, usata in cucina nell'alimentazione umana. 2 [Astr.] Parte di una costellazione zoomorfa.

0.8 Angelo Raffaele Caliendo 15.09.2023.

1 Arto di un animale o di una bestia mostruosa.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 455, pag. 116: I han lo grogn tirao, la lengua sanguanente, / Oreg a moho de porci, dond ex lo fog ardente, / Le zampe com de orso, le ong d'azal ponzente...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 18, pag. 91.2: Tutti gli altri animali contradicono, chi coll'unghie, chi co' denti, chi colle zampe, e qual grida; ma la pecora, l'agnello, nulla di queste cose fa.

[3] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375/77 (castell.>tosc.), L. 15, cap. 18, pag. 681.24: Anche se averai uno granchio e mozzeragli tutte le zampe e poi lo metti sotto terra putrefatto, ne nascerà uno scarpione e però lo resomiglia. || Corpus OVI.

- Fras. Darsi delle zampe, dare della zampa: colpire con la zampa.

[4] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 40, pag. 43.35: allora lo rosso dragone si rivolse contro al bianco e llo bianco contro a llui. [19] E combatterono tutto quel dì infino presso alla sera insieme, e mordevansi e pettoreggiavansi da[n]dosi forte delle zampe.

[5] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1374] 1, pag. 254.15: 15] Non ti dico de' crudeli lupi i quali di mezzo dì io ho veduti allato a nnoi, i cui visi paiono terribili dimoni. Vidi tale che ll'orso gli diè tale della zampa, che gli scorticò tutto il capo; e però non ci venire.

1.1 [Gastr.] Parte inferiore dell'arto dell'animale, usata in cucina nell'alimentazione umana.

[1] Doc. fior., 1360-63, pag. 182.37: a Guido quocho per savor biancho lb. j s. x; per j ventre et per j paio çampe di vitella s. xvij...

2 [Astr.] Parte di una costellazione zoomorfa.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 173.24: VI. Quella che è nella çampa mancha dinanzi si è in Gemini IIJ gradi e XVIIJ minuti.

Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 207: La meridionale delle due che sono nella çampa del lupo si è in Scorpione 14 gradi e 28 minuti.